Palermo, “timpulate” e “braccino”: ma Eleven ci dà… una mano. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PUGLIA

Il Palermo esordisce finalmente e noi ci adeguiamo restando a casa nostra sul divano. Se ci avessero detto “un giorno il Palermo giocherà in casa e voi non sarete allo stadio “, avremmo candidamente risposto “se vabbè, manco ci fosse una epidemia…”. Con questo pensiero che ci frulla in testa, accettiamo ma non condividiamo che la Favorita rimanga con i cancelli sbarrati e, armati di sciarpa e copertina, ci posizioniamo davanti la Tv, con qualche perplessità su Eleven Sport. Perplessità purtroppo confermate di lì a breve.

Il modulo resta quello di domenica scorsa ma Boscaglia si traveste da Silvan e tira fuori dal cilindro Peretti, il neo acquisto Luperini che esordisce accanto a Broh e Lucca dal primo minuto. Insomma, in avanti in due non arrivano neanche agli anni dei vostri cronitifosi e noi speriamo nella spensierata irriverenza dei giovani (ex?) granata per riuscire a veder segnare il primo gol della stagione. Poco prima del via Accardi, che fa pure da capitano, sostituisce Marconi che era in distinta. Speriamo solo non si tratti dell’ennesimo infortunio, altrimenti cominciamo a temere che quelli che ci hanno venduto siano fuori garanzia e incollati con la sputazza!

A noi l’Avellino piace perché ci ricorda la serie A degli anni 80 e ci aspettiamo sempre di vedere ballare Juary accanto alla bandierina. Le squadre si affrontano a viso aperto e dopo lo scempio calcistico a cui abbiamo assistito lo scorso anno ci sembra quasi che sia una partita di calcio vera. Dopo 13 minuti la prima occasione arriva per il Palermo, con Valente che di testa la mette alta di poco.

L’inquadratura di Eleven sembra presa da un palazzo di viale del Fante quindi facciamo fatica a capire che succede dal lato della gradinata. I giocatori del Palermo ci sembrano però più confusi di noi forse e al 20’ stanno a guardare il centrocampista biancoverde che pesca dentro l’area tutto solo Santo D’angelo che, con un splendido tiro al volo, buca Pelagotti. L’Avellino aveva certamente fatto la partita più dei rosa ma il gol ci è sembrato davvero una timpulata senza preavviso. E non è una cosa bella!

Al 28esimo esce anche Doda ed entra Kanoute per un Palermo a trazione anteriore, che però appare confuso e non crea nessun pericolo agli irpini che sembrano quasi giocare la partitella del giovedì. A quattro minuti dalla fine un’azione in area ci fa capire tutti i problemi che abbiamo in avanti: almeno tre colpi di testa a un passo dalla porta non producono neanche un calcio d’angolo. L’arbitro fischia, il Palermo sembra il lontano parente sciancato della squadra vista a Terni e noi apriamo la prima bottiglia di una stagione che si preannuncia più alcolica del solito.

Al ritorno in campo il Palermo segna ma su fuorigioco mentre tra gli avversari entra anche anche Maniero e noi confermiamo la nostra sensazione che gli attaccanti per fare gol li abbiano comprati solo gli altri e che dalle parti di viale Del Fante si sia operato con il braccino corto. Al 57esimo, su un nuovo errore difensivo, segna anche Fella con un grandissimo gol a giro. Era un altro di quelli che era stato accostato ai rosa ma appare evidente che non ci serviva!

Al 70esimo Eleven, che già avevamo abbondantemente maledetto perché nonostante il 60 pollici non riuscivamo a vedere la palla, interpreta bene il nostro umore, capisce che non è più il caso di farci soffrire e stacca il segnale. Quindi torniamo al nostro Talisker 18 regalo di compleanno e cerchiamo di finirlo tutto.

Purtroppo tutti sanno che non siamo dei veri giornalisti e quindi non abbiamo avuto neanche un accredito per la tribuna stampa, anche appollaiati sulla bandiera della gradinata sopra il solitario presidente a noi sarebbe andato bene. Invece, la nostra cronaca si conclude qui anche perché il segnale torna solo all’80esimo, salta, ritorna ed alla fine mandiamo a quel paese Eleven, il Palermo e pure il nostro amato direttore che ci “mobbizza” per seguire uno spettacolo così deprimente, in cui trovare qualcosa che faccia ridere è una impresa titanica.

Il Palermo ha giustamente perso. Prima partita in casa (fortunatamente con lo stadio vuoto) e sconfitta, 4 gol subiti e neanche un gol fatto. La partita di Terni ci aveva lasciato una buona impressione, il Palermo visto ieri può al massimo lottare per non retrocedere. La verità forse starà nel mezzo e noi speriamo abbia ragione Sagramola a dire che è solo questione di tempo. Noi ci limitiamo a osservare che il campionato è cominciato e il tempo, così come l’amalgama, non riusciva a comprarlo neanche Massimino. Forza Palermo!

Pelagotti 5: forse sui gol non ha responsabilità ma certo non è che possiamo dare un voto superiore ad uno che si becca 4 gol in due partite. Inerme.

Accardi 5,5: considerato che non doveva neanche giocare alla fine non risulta neanche tra i peggiori. Peccato per il gol annullato per fuorigioco. Sfigato.

Lancini 3: continua ad inanellare prestazioni negative risultando spesso decisivo in negativo. Inguardabile.

Peretti 4,5: il giovane promettente ed esplosivo della scorsa stagione finora è solo un triste ricordo. Imballato.

Doda 4: dopo neanche mezz’ora viene gentilmente fatto accomodare in panchina. Lapalissiano.

(dal 28′ p.t. Kanoute) 4,5: un po’ più presente e vivace rispetto a Doda. Ma non ci voleva molto. Scarso.

Luperini 5,5: poco sotto la sufficienza ma solo perché è appena arrivato e speriamo possa cambiare il centrocampo rosa in futuro. Chi vive sperando…..

Odjer 6: uno tra i pochi sufficienti tra i rosa, se non altro per la corsa senza sosta a tutto campo e per la miriade di palloni recuperati, purtroppo non adeguatamente valorizzati. Fondista.

Broh 5: per correre corre, ma totalmente “ad minchiam” come direbbe uno dei nostri idoli. Scoglio (la citazione non lui).

(dal 19′ s.t. Santana sv): già Eleven non ci faceva vedere più nulla. Segnale non disponibile.

Valente 6: è l’unico che cerca di creare qualcosa e solo per questo vogliamo cercare almeno un barlume di positività non bocciandolo. Sei politico.

Lucca 4: se dobbiamo sperare su giocatori così per segnare siamo a mare. Nullo.

(dal 19′ s.t. Saraniti sv): vedi Santana vedi Eleven, anzi non si è visto nulla. Segnale non disponibile 2.

Rauti 5: sembra sempre sul punto di fare qualcosa ma alla fine non fa nulla. Evanescente.

(dal 26′ s.t. Silipo) s.v.: vedi Santana, vedi Saraniti, vedi Eleven. Segnale non disponibile 3.

Boscaglia 4,5: dalla partita di Terni avevamo avuto la certezza di avere almeno l’allenatore giusto. Ora abbiamo perso pure quella. Delusione.

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20 thoughts on “Palermo, “timpulate” e “braccino”: ma Eleven ci dà… una mano. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Ciao ragazzi. Non mi va di aggiungere niente: troppo perplesso, troppo depresso. Basti dire che l’unica cosa buona di ieri pomeriggio è stata Eleven Sports: circa mezz’ora di budella fradice in meno. Volete mettere ?

  2. I CAMPIONATI DI MISTER BOSCAGLIA INIZIANO TUTTI COSI, SONO FIDUCIOSO.
    IN QUESTA TRISTEZZA TOTALE LE VOSTRE PAGELLE MI FANNO SEMPRE RIDERE .

  3. La squadra ha bisogno di tempo per trovarsi.Però la società c’ha messo del suo,in quanto serviva come il pane un centrocampista con buona visione di gioco,ed uncentravanti forte.Pazienza…

  4. Da Hera Hora a ‘Hera’ e non c’è più. Non è una questione di segnale, il Palermo non c’è più ed è per questo che non si vede, neanche con un televisore a 60 e più pollici . ‘Blow up’, le impressioni e la realtà, la differenza tra ciò che si vede e ciò che si comprende. Quella partita a tennis è infatti mimata, la pallina non c’è. Oppure è (semplicemente) una questione di attasso e allora basta trovare i colpevoli, attassini malevoli, stregoni, occultatori di giocatori in rosanero, certamente strisciati o ( cosiddetti ) ‘vedovi di zampalesta’. Ricerca non ardua, sono infatti esclusi quelli che la partita la guardano in tv, Eleven alibi di ferro. Lo stadio quindi, ma è chiuso, a parte però la tribuna stampa, alquanto affollata di ‘giornalisti’, ai limiti dell’ assembramento. Il cerchio dunque si stringe. 

  5. Kanoutè ha giocato molto meglio di Valente.
    Kanoutè che è stato uno dei migliori in campo, da lui sono partite le azioni più pericolose.
    in pochi minuti kanoutè ha fatto più cross di tutto il palermo in 3 partite.
    le azioni più pericolose del Palermo da quando è entrato Kanoutè sono partite da Kanoutè. Ad esempio il gol divorato da Lucca è partito da un’azione iniziata da Kanoutè. E Kanoutè ha servito rauti e valenti in altre 2 occasioni. Al secondo minuto del secondo tempo, grandissima azione di Kanoutè che prima duetta con eleganza con Odjer, poi fa un bel dribbling e crossa al centro per Lucca, ma la difesa salva miracolosamente in angolo.

  6. Pure Broh merita la sufficienza. Broh e Kanoutè sono tra i pochi con odjer e accardi ad avere lottato su ogni pallone e ad avere impensierito l’avellino.
    I tifosi sin dall’inizio dicono che Odjer, Broh e Kanoutè devono essere titolari fissi. Hanno qualità e possono fare la differenza, inoltre si impegnano e lottano anche quando si sta perdendo 2 a zero

  7. Non ho visto (per colpa di eleven sports che non l’ha fatta vedere in diretta) la splendida azione di kanoutè al 30′ s.t.. cito testualmente da diretta di stadionews: ” KANOUTE! Bella progressione sulla sinistra, entra in area poi rientra sul destro: Forte costretto a respingere in angolo”.
    Insomma nonostante sia entrato a freddo per infortunio di Doda, Kanoutè ha ampiamente meritato la sufficienza per quantità e qualità di gioco, impegno, corsa e per avere dato il via a tutte le azioni pericolose del Palermo.

    1. Scusa Giuseppe, ti posso fare una domanda ? Sei lo stesso Giuseppe che ai “bei tempi” difendevi gli slavi a prescindere dalle loro prestazioni ? Adesso prendi per partito preso le difese dei giocatori africani. A noi della nazionalità, e men che meno del colore della pelle, ce ne frega meno di niente. A noi basta che onorino due colori solamente: il rosa e il nero. Se poi sono slavi o indiani, gialli, neri o a pallini è un problema che non ci riguarda.

      1. veramente ho difeso ieri anche Accardi che è palermitano. Io difendo chi si impegna e chi lotta su ogni pallone. A prescindere Kanoutè ha pure giocato bene, oltre a lottare su ogni pallone.

  8. Guardando la nazionale con tanti ex rosaneri…mi viene da piangere…come si fa a fare una squadra con tanti svincolati a parametro zero…ci lamentavamo di zamparini…ma credo che siamo caduti in brutte mani…pazienza…ci rifaremo…non so quando

    1. tutti regalati da zampa, belotti 4 soldi al toro, darmian regalato, emerson non riscattato per solo 1 milione (quanto lo ha ceduto la Roma ? ), glik regalato… zampa ne capiva di calcio…ntam.!

  9. Le pagelle sono condivisibili, ma finalmente qualcuno che solleva qualche dubbio sul “fuoriclasse” che abbiamo in panchina.

  10. Ingeneroso il voto per Kanoute. È uno dei pochi che ha crossato palloni pericolosi in area avversaria. Nel secondo tempo, ha prodotto anche un’occasione da gol, dopo una bella serpentina in area. Purtroppo, il blackout di Eleven non ha permesso di vedere quella che è stata una delle due più belle azioni. Voto: 6. In rodaggio.

  11. Per il direttore Guido Monastra: l’eccesso di annunci pubblicitari rende difficoltoso leggere e commentare le notizie. Un vero peccato per una bella testata come la vostra. 😉

  12. Non sono d’accordo con il voto a Kanoute, per me è uno dei pochi che ha provato a fare qualcosa, fa fatto dribbling, cross e un tiro in porta che eleven non ci ha fatto vedere, andate a rivedere gli highlights.

  13. I voti non sono giusti.
    Sono giustissimi!
    Eleven Sport Zero! non posso dare manco il due!
    P.S. SE MI RIDANNO INDIETRO I MIEI SOLDI, TOLGO IL DISTURBO!
    Saluti.

  14. Meno male che Francesco Bonelli ma anche noitifosi del Palermo e tantissimi altri tifosi (basta leggere i social) la pensano come me su Kanoute’. Non si può dare lo stesso voto insufficiente a Kanoute’ che ha lottato su ogni pallone e che ha iniziato tutte le azioni più pericolose del Palermo e ad altri giocatori che invece o non hanno toccato palla o hanno sbagliato le poche palle che hanno toccato!

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