Palermo, una triste “ubriacatura” dopo la gloria: l’incubo continua

FOTO PEPE / PUGLIA

Se non fossi un professionista serio e pure antico che rispetta gli appuntamenti – e che a questo qui su Stadionews24 tiene in modo particolare – vi assicuro, cari amici del Vulcanico rosanero, che oggi non avrei scritto neanche una riga. Anche se la buona conoscenza delle cose del pallone mi ha insegnato che le sorprese sono sempre all’ordine del giorno e che è sempre possibile tutto e il contrario di tutto, vi debbo dire sinceramente che il Palermo travolto e mortificato dalla Juve Stabia allo stadio Barbera mi “fici cariri u latti”, ben al di là del peggiore degli incubi calcistici. Una vera schifezza, insomma, del tutto imprevedibile dopo la oggettivamente grande impresa allo stadio Massimino di quattro giorni prima.

La domanda più semplice che gira in queste ore tra i tifosi rosanero, in fondo la madre di tutte le domande, è: qual è il vero Palermo, quello che ha vinto il derby in trasferta in dieci contro undici, con una prestazione di grande valore tecnico e agonistico, oppure la squadra allo sbando che, dopo un inizio scoppiettante che sembrava rispettare le previsioni e faceva profilare una nuova facile vittoria contro la formazione campana peraltro scesa in campo decimata, ha dato l’impressione di essersi presa una vera e propria ubriacatura, lasciandosi infilzare a ripetizione dagli avversari e finendo per perdere nel proprio stadio con un risultato umiliante, reso meno pesante dai due gol di Gregorio Luperini, finalmente il buon giocatore che ci aspettavamo? E poi c’è la domanda conseguente: Giacomo Filippi è quel mago che sembrava avere fatto rinascere la squadra nel derby, oppure è il tecnico distrutto dalla Juve Stabia insieme ai suoi giocatori?

La verità, a mio modesto avvio, sta sempre nel mezzo e va guardata, calcisticamente parlando, da vari punti di vista. Dico poche cose per esprimere, visto che ci sono, il mio punto di vista. Innanzitutto credo che la squadra sia arrivata alla sfida con la Juve Stabia – tra l’altro importantissima per la classifica – un pochino stanca dopo la battaglia dello stadio Massimino, ma soprattutto ubriaca di gloria, forse fin troppo. Sentirsi considerati improvvisamente promossi a grandi, eroici giocatori da schiappe consolidate, non fa bene a nessuno, soprattutto a quelli che grandi giocatori non sono, ma un cocktail di qualche buon elemento per la categoria e di giovani anche promettenti che devono crescere.

La seconda cosa è che la formazione schierata da Filippi contro la Juve Stabia era già in partenza molto meno solida e rassicurante, per cause di forza maggiore, di quella di Catania: il trio difensivo Peretti – Palazzi – Accardi com’era prevedibile ha dimostrato fragilità e insicurezza rispetto al terzetto iniziale dello stadio Massimino, composto da Somma, Palazzi e Marconi. Sembra una questione di lana caprina, una spiegazione insufficiente, ma alla resa dei conti si è visto che non lo è affatto. Appena ha cominciato a giocare dopo la fase iniziale di frastornamento che ha consentito a Luperini di segnare il gol dell’1-0 sfruttando un errore da “mai dire gol”, la squadra ospite – che tra tante assenze schierava un attaccante marpionazzo e pericoloso come Alessandro Marotta autore di una doppietta – ha affondato i colpi con grande agevolezza e facilità in una difesa rosanero che è sembrata di burro, anche perché il filtro a centrocampo è mancato del tutto.

Insomma, anche se in queste ore viene data la croce addosso al portiere Pelagotti, che certamente sta dimostrando limiti grossi e preoccupanti nella fase decisiva del campionato, non è solo lui il principale responsabile del tracollo rosanero. Così come non va sopravvalutato l’atteggiamento non “amico”, per non dire ostile, dello stucchevole arbitro Cudini, che ha visto certamente con sguardo diverso per le due squadre un po’ di cose successe in campo, ma che non poteva non cacciare l’ingenuo Lucca per i “santioni” sparati dopo l’intervento di Bovo che gli aveva strappato i pantaloncini. Espulsione per bestemmie dunque, più che giusta e nuovi guai per Filippi per la sfida di sabato prossimo sul campo della Paganese.

Riecco dunque nuove nubi nere sul cammino rosanero, riecco di nuovo ricomparsi molti problemi dell’era Boscaglia, che evidentemente non è finita nelle gambe e nella testa di vari giocatori. Appuntamento con curiosità e apprensione alle prossime verifiche.

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22 thoughts on “Palermo, una triste “ubriacatura” dopo la gloria: l’incubo continua

  1. Non ho più neanche la forza e la voglia di commentare…non vedo più le partite, non organizzo più la mia vita in funzione del calendario del Palermo come facevo primo….insomma mia moglie è l’unica a ringraziare MIRRI per il suo concetto di “senso di appartenenza”. Saluti

  2. Chiunque sieda su quella panchina oterrà gli stessi risultati di Boscalia e Filippi per il semplice che la rosa è mediocre ed è composta unicamente da panchinari di C,svincolati ormai sulla via del tramonto, e giovani sbarbatelli dal futuro roseo ma con nessuna esperienza in categorie professionistiche , inoltre la società esenta il ridicolo con un presidente e dirigenza che proclamano chiarezza e poi fanno diffide contro i giornalisti che criticano il Palermo, che minacciano di lasciare lo stadio per avere gratis il canone annuo,che scelgono per sede del ritiro un terreno di gioco non regolamentare,che chiedono ai giocaotri fatti fuori di fare un provino per restare perchè la rosa è troppo corta ed il tecnico non può fare le partite durante il ritiro ecc……..
    FINCHE’ MIRRI E LA SUA BANDA NON SI FANNO DA PARTE E CEDANO LA SOCIETA’ IL PALERMO RESTERA'(SE TUTTO VABENE) NEL LIMBO DELLA C PER TANTI ANNI.

  3. Forse non è così facile, fare l’allenatore di calcio; per questo quelli bravi, in serie A,  se li litigano a suon di milioni. E forse non è per niente facile, fare il presidente di una squadra di calcio. Difficilissimo poi dev’essere arricchirsi, facendo il presidente di una squadra di calcio. E allora dite quello che vi pare, chiamatelo come vi pare, ‘lestofante’ o ‘zampalesta’, ma lui si che, evidentemente, era un drago.

    1. Caro (si fa per dire) chitarrista dei mie cabbasisi.
      Sono stanco di leggere le tue esternazioni (che non meriterebbero di essere discusse se non all’interno di uno studio psichiatrico) ma lo sono ancora di più quando tiri in ballo quello squallido personaggio friulano artefice di questa situazione attuale.
      Per la prima volta ieri sera, per caso, mi sono imbattuto nell’articolo di Stadionews di Gennaio relativo all’ultima intervista rilasciata dal tuo caro Zamparini e il fegato mi si è attorcigliato ogni volta che ho letto le tue risposte offensive nei confronti di coloro che osavano esprimere il loro parere in merito a quell’essere immondo.
      Io, fino a ieri, pensavo che tu soffrissi di disturbi di personalità e vivessi in una realtà parallela. In un certo senso mi facevi soltanto un po’ pena. Ieri sera invece ho capito che sei una persona pericolosa. Non so dove vuoi andare a parare ma il tuo operato disonesto è ormai chiaro a molti di noi.
      Forse ti diverti a condizionare le menti più malleabili e le personalità più deboli? Fai attenzione: di te non mi importa nulla; quello che mi dispiace davvero è leggere i commenti di altri ominicchi che, sulla tua scia, venerano il lestofante e ancora lo ringraziano per averci fatto vivere qualche anno ad alto livello in serie A. Mi dispiace leggere che c’è gente che baratterebbe una vittoria con qualche strisciata per un po’ di dignità. Ma come si suol dire “ogni testa è tribunale” e oltre il mio personalissimo rammarico lascio ad ognuno la libertà di pensarla come vuole.
      Quello che non tollero è che ci siano personaggi squallidi come te che, PER PROFESSIONE, mistificano la realtà e approfittano della debolezza di certa gente per raggiungere certi obiettivi che non voglio neanche approfondire.
      Sei libero di fare tutte le citazioni assurde per ingigantire a dismisura il tuo ego fradicio; sei libero, se ti fa piacere, di tirare in ballo tutti i Gigginelli di Pallavicino e del mondo intero; ma, almeno, usaci la cortesia di non venirci più a parlare di Zamparini perchè fai venire il voltastomaco.

      1. ‘Gigginelli’? Quali Gigginelli? GIGIniellu GIGI Idk (GIGI tutto maiuscolo), tuttinick. Come ti ho già ripetuto, ieri, intorno alla mezzanotte, DISTANZA! Via! Avanti un altro (nick). 

    2. Lestofante? Ma quale lestofante? Delinquente! Letteralmente: soggetto uso a delinquere, come accertato dalla Magistratura.
      Patetici i nostalgici.
      Cantaci che le canzonette, che quello è il livello tuo.

        1. Chissà se capirai mai di stare sulle palle a una moltitudine. Il tuo (inspiegabilmente) ego ipertrofico non ti consente di ammettere te stesso che non è soltanto uno che cambia nick, ma siamo quasi tutti che la pensiamo allo stesso modo: sei un male per qualunque sito nel quale ti esibisci.
          Per la cronaca. chi fa l’apologia di un delinquente è un delinquente tanto quanto, Marcello La Noce.

          P.S. Mi scuso con il signor Perricone, che avrebbe diritto a leggere dei commenti al suo interessante articolo, non le zozzerie di costui.

          1. Reato di violazione della privacy (recidivo). Ecco ad esempio il reato ed ecco chi è il delinquente (ignoranza e disagio sociale, attenuanti minime). GIGIniellu GIGI Idk e la sua ‘moltitudine’ di nick. Ti lascerò perdere, anche stavolta. V. pure: ‘solvibilità creditizia’, capirai, monolocale in zona Ballclose, sanatoria immobiliare ’46. Vai, vai e pensa al tuo ‘fegato attorcigliato’, ci vuole un epatologo o forse basta una brava maglierista.

          2. No, no. Se vedi un reato devi fare quello che ti limiti a minacciare da un decennio, da bravo leone da tastiera: mi devi querelare. Così finalmente saremo costretti a trovarci faccia a faccia. Prendo l’aereo e vengo a Roma. A quel punto sono problemi tuoi, problemi serissimi.

          3. Abbiamo pubblicato questo scambio di “opinioni” nel rispetto della pluralità che è propria di questo giornale. Poiché il dibattito si sta inutilmente incattivendo, diventando sterile, la direzione invita a un robusto abbassamento di toni altrimenti si vedrà costretta a bloccare i commenti.

    1. Certo che c’è…sei un sociopatico senza speranza di cura….continua ad ammorbare questo sito con le tue farneticazioni…

  4. GRANDISSIMO SIGNOR ROBERTO 73 CON IL SUO MESSAGGIO HA FOTOGRAFATO COME MEGLIO NON POTEVA LO STATO D’ANIMO DEL VERO TIFOSO COMPLIMENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. Il solito brodino caldo del dottor Perricone: mai una parola fuori posto contro una società di dilettanti allo sbaraglio.

  6. ULTRAS NON FATE ENTRARE I NOSTRI CAMPIONI AL RENZO BARBERA STANNO DISSACRANDO IL NOSTRO MITICO STADIO TROPPO IMPORTANTE PER LORO !!

  7. Le assenze di Marconi e Odjer hanno inciso troppo e per questo motivo è ancora più gravosa la loro responsabilità. D’altro canto chi era in campo non ha saputo sopperire. A centro campo da diverse giornate c’è un De Rose che da quando è in diffida toglie sistematicamente il piede, vedi secondo gol Juve Stabia. In difesa Palazzi purtroppo è poco adeguato e quando Accardi si addormenta (vedi mancata copertura sul terzino che poi crossa al centro per il terzo gol) sono dolori. Tanti altri sono ancora i problemi ma la verità è che per un motivo o per un altro non c’è mai la possibilità di mettere sempre la stessa formazione ed i doppioni non servono a nulla se poi ogni domenica cambi anche l’assetto. Il “nuovo” allenatore doveva (deve) badare a consolidare la squadra, rinforzando il centro campo per non rinunciare a fare filtro e risolvere i principali equivoci dell’organico (Accardi o Almici? Palazzi o Peretti/Lancini?).

  8. Bene. E allora torno all’ ‘INCUBO’. ‘Rosebud’, ‘Rosa-bella’, l’incubo di una caduta rovinosa, uno slittino (l’innocenza dell’adolescenza) in fiamme. E’ questo il peggior Palermo di sempre? Non lo so, quello della Battipagliese mi regalò comunque una giornata bellissima (perché vincere fuori casa una volta era rarissimo e quindi bellissimo). Un 3 a 0, c’era Arcoleo e c’erano tanti tifosi rosanero. Ne conterò appena 9 in seguito, contro la Lazio, in Serie A, all’Olimpico, a campionato appena iniziato. Non mi ha mai deluso la squadra, in questi ultimi anni, mi hanno deluso i tifosi (guardate cos’è diventato il web rosanero, cosa rimane nei social). Ed è forse loro la colpa, del mio distacco, che sento purtroppo definitivo ma ancora insostenibile, proprio come un incubo.

  9. Boscaglia, Pelagotti, Filippi, Luca, l’arbitro, il campo, il meteo, l’orario… oh è proprio colpa di (quasi) tutti. Ormai sta diventando stucchevole come cosa.

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