Palme, tappine e il fantasma di… Aleesami. Le pagelle ironiche di A&F

Il clima è balneare con 50 gradi all’ombra e palme tropicali al posto dei pali. Siamo molto preoccupati perché il Marina di Ragusa potrebbe essere avvantaggiato in quanto borgo marinaro: ha fatto la preparazione sulla spiaggia in tappine e costume e con una borraccia di mojito come ricostituente. La squadra ospite ci sembra abbia comprato ai saldi una maglia del Barcellona di almeno tre stagioni fa e per questo pensa di intimorirci.

Neanche il tempo di mettere la crema solare che il Palermo segna sulla tipica fagiolata in area da serie D, risolta da Ricciardo praticamente disteso con un telo sulla linea di porta. Quando già eravamo pronti a una partita tutta di riposo ecco che pareggia subito il Marina di Ragusa, con una incornata del numero 10 Mistretta che la difesa del Palermo lascia solo come un venditore di pollanche a Mondello nel mese di ottobre.

Il Palermo si butta in avanti e non c’è praticamente partita perché il Marina di Ragusa cerca di giocare solo in contropiede e quando riesce a uscire sbaglia sempre almeno un passaggio. I giocatori rosa pressano praticamente sulla linea di porta e creano occasioni su occasioni. Però finisce il primo tempo e restiamo sull’1 a 1 e ci preoccupiamo: se cominciamo a soffrire con il Marina di Ragusa arriviamo a fine campionato con il bypass coronarico.

Il Palermo ricomincia come aveva finito, con gioco, qualità e intensità e al 5’ passa subito con un bel diagonale di Santana pescato in area da Kraja che dopo un altro minuto fa pure il terzo gol, dando alla partita un risultato più consono a quanto visto in campo. La partita continua più o meno sullo stesso binario (morto) e l’unico momento di entusiasmo è al 30’ quando il portiere del Marina di Ragusa esce sulla linea dell’area come un pazzo in preda a un raptus e senza ragione: nonostante 7 batti e ribatti la palla non entra e noi ormai ci esaltiamo con poco.

PALERMO – MARINA DI RAGUSA, GLI HIGHLIGHTS

Anche l’arbitro è talmente annoiato che si improvvisa medico visitando più volte Accardi per verificare se sanguina ancora e dando vita a un siparietto che accende gli spalti tipo i pazienti con codice bianco al Civico. Resta il tempo solo per una bella sgroppata di Baldeh del Marina di Ragusa che tira in curva nord superiore a tu per tu con il portiere: benvenuti in serie D! Poi l’arbitro fischia e ci godiamo la quarta vittoria su quattro partite.

Ve lo confessiamo: a noi tutta questa prosopopea del calcio autentico di provincia e delle squadre simpatiche e sportive di paese francamente ha rotto le palle. Per noi la serie D resta la cucina dell’inferno e vogliamo uscirne al più presto per andare nell’inferno della serie C. Le vogliamo vincere tutte e non parlarne più! Forza Palermo!

Pelagotti 6: Incolpevole sul gol, inattivo per il resto della gara, accalorato per lungo tempo, falciato senza pietà in chiusura. Sopravvissuto.

Doda 6: Non lo ricordiamo in nessuna azione degna di nota. Nel mucchio e nel dubbio viene promosso. Imboscato.

Crivello 7: Nettamente il migliore dei difensori per autorità e sicurezza. Certo non è veloce né alto e in qualche occasione soffre ma compensa in qualche modo. Utilitarista.

Lancini 6: Prende la sufficienza solo perché si vince ma non la meriterebbe. Ma con quello che abbiamo visto di recente e non, figuratevi se bocciamo uno quando vinciamo 4 partite di fila. Miracolato.

Vaccaro 6: Per spingere spinge ma non azzecca un cross che sia uno. Aleesami.

Martinelli 6,5: Recupera, randella e riparte. 3R.

Martin 7: Ha in mano le redini del centrocampo (da tanto volevamo usare questa frase!) ed anche in copertura ci mette mestiere (ed anche questa!). Luogo comune (noi).

(dal 47′ s.t. Mauri s.v.)

Kraja 8: Un gol, un assist e mezzo, ed una capacità di inserirsi prepotentemente in mille azioni. Altro che under! Spaccatutto.

(dal 42 s.t. Langella s.v.)

Santana 8,5: Vedi la pagella di Kraja ed aggiungi 18 anni. Altro che over! Standing ovation.

(dal 26′ s.t. Accardi s.v.): Una botta terrificante sul naso. Sfigato.

Ricciardo 7,5: Un gol, una traversa, uno strapotere fisico dirompente. Cecchino.

Felici 6: Vorrebbe finalmente segnare e così gioca peggio che in altre occasioni. Ossessionato.

Pergolizzi 7,5: Quattro vittorie, belle trame di gioco, una mentalità giusta e consapevole per ammazzare il campionato ma senza farsi prendere da frenesia. Anche noi avevamo dei dubbi iniziali ma onestamente non capiamo chi ancora lo critica. Capolista.

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4 thoughts on “Palme, tappine e il fantasma di… Aleesami. Le pagelle ironiche di A&F

  1. “Ve lo confessiamo: a noi tutta questa prosopopea del calcio autentico di provincia e delle squadre simpatiche e sportive di paese francamente ha rotto le palle.” A me no. Affatto. Meglio questa Serie D che quelle Serie A e Serie B. Per una volta dissento

    1. Concordo. La novità di quest’anno è che si può tornare a parlare di calcio. L’inferno, quello vero, era il mondo di plusvalenze e bancomat personalizzato degli scorsi anni, dove un procuratore slavo o una contabile amministrativa contavano più di un centravanti brasiliano e parlare di calcio giocato era, nella migliore delle ipotesi, ingenuità fanciullesca.

  2. ‘Il Palermo affonda il Marina di Ragusa’. La realtà non consente ulteriore ironia. Ci vorrebbe del cinismo. Già fatto però, dai maestri del cinismo, più di dieci ani fa ( il genio è anticipo). Cipri e Maresco, nella Spalermo de ‘I migliori nani della nostra vita’.

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