“Quasi A(l)mici”: a Palermo per diventare protagonista e leader

FOTO PEPE/PUGLIA

“Quasi A(l)mici, come il film. Due mondi che si scontrano”. Così Salvatore Geraci inizia sulle pagine del Corriere dello Sport il proprio racconto/analisi sul momento di Alberto Almici, diventato eroe dei rosa a Catanzaro propiziando il gol del pareggio nei minuti finali. Verona e Atalanta non l’avevano ritenuto all’altezza, a Palermo vuole diventare… l’uomo della provvidenza.

Ipotesi autogol di Evacuo? Almici – racconta Geraci – rivendica con orgoglio e convinzione il gol del pari di mercoledì: “Quella prodezza, Alberto Almici la sente sua e non accetta altre versioni. Se non il consenso dei compagni per una dedica speciale: gol di tutti, da Boscaglia confinato in tribuna dietro il plexiglass dello skybox al capitano Santana rimasto a Palermo con altri non ancora guariti dal virus”. E per ora è lui ad avere portato entrambe le reti e i punti del Palermo: dall’assist per il gol di Luperini a Bisceglie al suo gol a Catanzaro.

Nessun dubbio dunque sull’assegnazione della rete per il terzino, che a distanza di 2 anni ritrova la gioia del gol (una prodezza all’esordio in B con il Verona nel 2018 nel derby col Padova) che era stato sin qui l’unico in 10 anni di carriera. “Ma il secondo è fuori del comune perché per il Palermo potrebbe rappresentare il momento della svolta”, sottolinea Geraci. “Alla soglia dei 28 anni, Almici gira pagina. Mantenendo la promessa fatta appena messo piede a Palermo. Protagonista e … cannoniere in una squadra che fatica a segnare. Almici ci ha preso gusto e ora si prenota per un altro derby”.

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