Repubblica – “Il Palermo è di Zamparini, dava ordini tramite la moglie”

“I magistrati non hanno dubbi: il Palermo è ancora di Zamparini”. Questo il titolo scelto da Repubblica Palermo che oltre a riportare le parole di Stellone e Foschi in conferenza stampa, dedica ampio spazio ad un report in merito alla conferma dei domiciliari per Maurizio Zamparini. Il tutto mentre la Procura attende gli sviluppi societari e le mosse di Dario Mirri (che ha una prelazione sull’acquisizione delle quote) per presentare eventualmente una seconda istanza di fallimento.

FOSCHI: “ZAMPARINI NON C’ENTRA PIU’ NIENTE”

Nell’articolo di Francesco Patané, emergono nuovi retroscena del “giro di valzer” citato dal gip Gioacchino Scaduto. Frasi intercettate come “Voi rappresentate la società, ma ve lo mettete in testa o no che io vi pago tutti?” oppure il riferimento (contestato dai pm) al fatto che Zamparini sia entrato in possesso di alcuni documenti riservati, come i contratti stipulati dalla De Angeli con Sport Capital Group e la Damir.

I sostituti procuratori poi accusano: “A partire dal 25 gennaio 2019 si è evidentemente avvalso della propria moglie convivente Laura Giordani, al fine di impartire ordini all’esterno, se non di altri mezzi di comunicazione illeciti”. Per i pm (si legge) quanto proposto nell’istanza difensiva finirebbe per aggravare la posizione di Zamparini, che va tenuto sotto custodia cautelare “per evitare che possa danneggiare ulteriormente la società”.

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ZAMPARINI RESTA AI DOMICILIARI. E LA PROCURA…

48 thoughts on “Repubblica – “Il Palermo è di Zamparini, dava ordini tramite la moglie”

  1. L’ho scritto ieri buttate via le chiavi e accattatici u parrapicca… Ha già fatto troppi danni…

  2. Io lo ho detto che il Palermo se lo si vuole salvare andrebbe temporaneamente gestito da gente superpartes perché questi sono solo puoi.
    Sinceramente mi é sembrata una mossa azzardata dello spregiudicato zampalesta. I tifosi e i giornalisti puoi pure prenderli in giro come hai sempre fatto ma ai giudici con le quote in mano alla tua ragioniera vuoi farli fessi?

  3. E questa è l’ennesima dimostrazione che di vendere non ha mai avuto intenzione, solo commedie per tenere buoni i tifosi e proseguire i suoi affari. Con decine di vendite nessuno aveva mai fatto una due diligence, persino ora che doveva vendere pur di non mollare l’osso fa il gioco delle tre carte

  4. Mi sembra abbastanza chiaro il quadro: la Procura dice al domciliato o vendi seriamente o ti facciamo fallire, non ci sono altre alternative, vedremo a che punto il “coso” si spingerà, vedremo se ha il coraggio di farci fallire. VERGOGNATI

  5. Qualora ci fossero ancora dei dubbi ,ha davvero una mente perversa come l’hanno descritto i PM di Palermo,votata al male.Ma questo lo si era da sempre capito.Solo gli ingenui lo hanno potuto difendere e credere alle sue palesi fandonie.

  6. E gli è andata pure bene con i domiciliari.Meriterebbe ben altro,l’isolamento.Non a casa però,ma in un’isola del Pacifico …..

  7. Chiedo ai sig.ri giornalisti,come mai,mentre tutti sospettavano traffici più o meno leciti,voi ,acclarati professionisti,indubbiamente,non vi siete accorti di nulla ?

  8. E quel Foscolo che fa la commedia che lui e la de zamparinis hanno salvato il Palermo.
    Io mi auguro che la magistratura passi ai raggi x un eventuale cessione perché con questo senza scrupoli non c’è da stare tranquilli

  9. Questo è il mio ultimo regalo alla città.e ricordate che lui ha messo 100 mln e lo ha venduto a 10 euro.
    E sarebbe pure cittadino onorario

  10. Chissà chi ha telefonato a facile per dirgli di non firmare con follieri.
    Questi americani che spuntano sempre per offrire di più e Fare saltare qualsiasi trattativa di cessione. Saranno americani di New Friuli

  11. Come ho già scritto il vecchio zampalesta é fa tempo che vuole losco presidente perché sa che è amato dalla Piazza ed è il parafulmine perfetto.
    Fosco per cui avevo stima evidentemente ha più a cuore il domiciliato visto che prima si è prestato alla farsa inglese e poi recita la parte del Salvatore che ha riconsegnato tutto nelle mani della ragioneria. É solo un altro burattino

    1. Non è come dici, lui mi sembra sincero, mentre dell’appestato ai domiciliari tutti capivano che era un baro con grandi capacità camaleontiche …..

  12. E dire che c’era ancora chi diceva o scriveva che Zamparini, essendo agli arresti domiciliari, non poteva telefonare a Facile per bloccare la firma di cessione quote a Follieri e magari un normalissimo utente faceva loro notare come Zamparini non fosse esiliato all’isola di Sant’Elena, ma coabitasse con sua moglie e fosse quindi perfettamente in grado di passare gli ordini che preferiva a chi preferiva.

    Ma secondo voi gli Inglesi o Facile che prima vengono presentati come i nuovi proprietari e poi chiedono la parcella per le prestazioni, che tipo di prestazioni hanno fornito, se non di tipo artistico, teatrale nella fattispecie? Mi auguro che nel prossimo bilancio non siano inseriti pure gli oneri Enpals, perché agli attori per la prestazione oltre al compenso devi pagare pure i contributi, a meno, e non vorrei pensare male (non mi sembra proprio il tipo Zamparini), a meno che non li abbia assunti in nero.

    Per finire: mettiamoci tutti in testa che fino a quando ci sarà la possibilità di ottenere i 50 milioni di entrate derivanti dalla promozione in A, il gigante friulano intesterà le quote pure ad un autista di Uber, ma col c…o che cederà veramente. In questo senso una statua andrebbe fatta alla Procura, unico vero elemento di contrasto all’azione criminale di un uomo che, favorito da oggettive situazioni locali, vedi stampa beatamente interessata a tutto tranne che alle stranezze delle operazioni e della condotta degli ultimi 7 anni, non mesi, anni, almeno, ha creduto di potere fare il bello e cattivo tempo senza alcun rischio.

    Palermo-Lecce? Ma per piacere…

  13. Pacrecchi IP di gente che scrive quì sono localizzati a CT e provincia (come ho fatto a scoprirlo sono fatti miei). Ragione per cui: ADIOS… naturalmente augurando una lunghissima permanenza in serie C e, perché no? anche una bella retrocessione in serie D.

    1. Caro Pit, mi spiace ma con questo tuo commento cerchi di fuorviare la situazione ed attaccarti alle cavolate! Posso dirti che sono nato a Palermo ma dal 2013 non sto più in Sicilia per questioni lavorative… Impegnarti a controllare tutti i vari IP della gente che contesta (come me) tutto lo schifo imperante che si sta palesando nella società Palermo Calcio da anni a questa parte mi sembra davvero una cosa poco felice… Tolto questo dubito fortemente che gli IP provengano quasi tutti da Catania e provincia! Allora io che abito in Lombardia dovrei essere uno strisciato, vero? Sinceramente e personalmente mi sento più tifoso rosanero di tanti altri tifosi, un saluto.

      1. Tranquillo e ti credo, la mia era soltanto una provocazione (però non tanto campta in aria) e gentilmente ti rispondo per come merita il tuo altrettanto gentile approccio. Di certo noi palermitani non abbiamo mai festeggiago in piazza una retrocessione del Catania… ma è questione di cultura ed anche di politica e storia…

  14. Lo sapevano tutti tranne gli zampafan e i giornalisti locali che in 7 anni di presa per il culo da parte di questo essere non hanno mai fatto una domanda, sono stati solamente ad ascoltare le minchiate del friulano e adesso della ragioniera e del presunto presidente ( quest’ ultimo una delusione).

  15. Mi viene difficile visto che sto in UK, ma stessi ancora a Palermo non metterei piede allo stadio fino a quando non fossi certo che Zamparini fosse realmente il passato. E per essere chiari, se per assurdo il Palermo fosse in champions league, non cambierei idea. Della serie di appartenenza me ne frego, mi importa soltanto sapere che in campo ci si va per i tre punti, non per fare plusvalenze e “buchi di bilancio”.

    Rispetto chi va allo stadio, ma non condivido. Tutto qui.

  16. Io non ho mai difeso Zamparini, né sono rimasto incastrato in una sorta di gratitudine (per averci fatto respirare la serie A dopo oltre trent’anni di attesa), ed oltretutto con i suoi ultimi comportamenti ha tolto ogni senso ad ogni possibile forma di riconoscenza. Però, quello che non mi va a genio, è lo scandalizzarsi bigotto per ciò che nella sporcizia del mondo del calcio è da considerare, ahimè, normale. Siamo tutti pronti a lapidarlo, ed in primis la procura, questo “adultero” che ha tradito la purezza ove s’aggirava nell’itinere dei propri affari. Ragazzi (voglio chiamarvi così perché quando parliamo di calcio è come se non avessimo differenti età), ma di cosa stiamo parlando? Certamente ci ha fatto del male, ha reso amari parecchi dei giorni ed insonni le notti di chi veramente ama il Palermo con infinita passione, ma abbiamo mai creduto, e mi riferisco ai giorni più belli, che fosse uno noi? Abbiamo mai davvero pensato che all’indomani di una sconfitta lui se ne stesse al lavoro triste nel silenzio e col musone per come è successo a parecchi di noi? Anche adesso, non mi sento di difenderlo, però non posso far finta di ignorare che la nostra passione era per lui soltanto un investimento, un modo per far soldi, un sistema per incrementare la sua ricchezza ed il suo patrimonio, eravamo una delle sue molteplici attività imprenditoriali (null’altro), ed anche un chiavistello per aprire le porte dei palazzi che contano al fine di incrementare la sua espansione imprenditoriale. Tutto ciò noi lo sapevamo sin da subito, e con noi lo sapevano tutti, giornalisti compresi. Purtroppo, o per fortuna, le cose non sono andate nel modo previsto, ed il progetto personale dell’imprenditore Zamparini è naufragato inevitabilmente. Quello che mi chiedo e vi chiedo è: Ma di cosa stiamo a scandalizzarci? Chi sta per annegare fa di tutto e si aggrappa a tutto per evitarlo, è ovvio e naturale; di cosa ci scandalizziamo guardando a questo mondo marcio del pallone, dove il più pulito ha la rogna? Di cosa ci scandalizziamo di fronte a situazioni ancora più gravi, di fronte a gente che è stata scoperta con le mani nella marmellata mentre comprava decine di partite? Di cosa ci meravigliamo nel mentre assistiamo alla dilagante corruzione di tutto il sistema, corruzione che coinvolge anche arbitri e alte cariche istituzionali? Quale grido di orrore è oggettivamente giustificabile, nel mentre che gente come Blatter o Platini ha approfittato del potere detenuto per mangiare a più non posso? Ripeto! Ma di cosa stiamo parlando? Ciò che non riesco a mandar giù è proprio questo: Il gridare “al ladro” in un covo di ladri. E’ questo che rimprovero anche alla procura, l’attaccare colui che in questo momento non è in grado di difendersi, colui che sta annegando, ed al contempo risparmiare coloro che son “forti”, pur sapendo che se, si utilizzassero in egual misura gli indizi (e le conosciute prove), di essi non si salverebbe nessuno ed esploderebbe l’intero sistema. Oggi è frequente il riferimento alle “caste” e tale riferimento non è casuale: le caste esistono e comandano scambiandosi reciprochi favori ed interessi. Ecco cosa non mi va giù: Che le caste sacrifichino Zamparini come “capro espiatorio” per salvare il sistema che le garantisce e le favorisce.
    Adesso, se volete, è lì a pochi metri e pressoché inerme; scagliate pure la prima pietra! Io, pur non giustificandolo e non perdonandolo per aver rovinato la mia passione, la mia pietra la terrò in tasca, perché dovrei altrimenti lapidare migliaia di persone forse più colpevoli di lui, ed il lanciarla mi proietterebbe in uno stato di ipocrisia che non mi appartiene e mai mi apparterrà.

    1. Scrivi cose condivisibili ed altre meno, almeno per quanto mi riguarda. Per esempio l’immagine dello Zamparini inerte e che sta affogando sotto i colpi della Procura non la condivido assolutamente, perché pur in un mondo di ladri, Zamparini probabilmente (perché non è ancora un condannato, ricordiamolo) è sì uno dei tanti, ma ladro per disonestà non per necessità, perché non è accusato di essere entrato in un negozio disperato e di avere rubato prodotti alimentari, quello di cui viene accusato è ben diverso e poco importa se come lui ce ne sono altri e questi altri ancora la fanno franca. Non perché alcuni, molti, troppi la fanno franca, chi invece viene beccato deve di conseguenza essere risparmiato.

      I comportamenti tenuti da Zamparini,oltretutto, sono stati spesso odiosi, in quanto ha sempre avuto la pretesa e l’arroganza di trattare quello che era il suo vero cliente, il pubblico tifoso, simpatizzante o semplicemente incuriosito dalla squadra di calcio, alla stregua di un minus habens, uno che doveva soltanto pagare e non pensare.

      L’entusiasmo che si era creato a Palermo con risultati inimmaginabili qualche tempo prima, l’entusiasmo creato da lui stesso, è stato sperperato, svilito a colpi di “non mi frega niente dell’Europa League”, “non mi frega nulla degli abbonati, i soldi li prendo dai diritti TV”, dalle decine di interviste settimanali per la radio o la tv locale della squadra da affrontare, in cui sembrava il presidente di tutti, tranne che del Palermo, la continua opera di demonizzazione e di isolamento di tutti i personaggi amati dai tifosi, un nome per tutti Eugenio Corini, questo ha fatto Zamparini, prima ancora che avere guai con la giustizia.

      Secondo la Procura Zamparini avrebbe commesso una bella sfilza di reati, reiterando la sua azione delinquenziale, provando a corrompere giudici, fregandosene bellamente di avvisi di garanzia, indagini, perquisizioni, intercettazioni ambientali e perfino di rispetto degli obblighi derivanti dagli arresti domiciliari. Tantissima gente per molto meno la hanno sbattuta in carcere, altro che domiciliari!

      Per finire, il calcio di oggi fa sicuramente schifo rispetto a quello, che so, del 1920, ma anche nello schifo attuale ci sono graduatorie da considerare: tutti i proprietari vogliono quanto meno non perderci, sanno che possono fare soldi indirettamente sfruttando il calcio ed i risultati come veicolo importantissimo per la propria immagine o per quella dei gruppi che rappresentano. Tutto questo non è il massimo della vita, ma in un mondo in cui i milioni girano a centinaia, credo sia inevitabile. Il Palermo di Zamparini invece è stato, soprattutto negli ultimi 7 anni almeno, qualcosa di molto più radicale ed estremizzato. Io andavo allo stadio e vedevo una macchina di plusvalenze, non una squadra che cercava i tre punti e la migliore classifica in campionato. Questo nei momenti in cui ancora non si parlava di Alyssa, Mepal, di voragini di bilancio, di giocatori sconosciuti pagati milioni e di parcelle ai procuratori messe a bilancio a cifre a volte superiori a quelle dei loro stessi assistiti.

      Per me il Palermo come squadra di calcio è finito da un pezzo, è stato ed è soltanto un macchinario di una fabbrica che deve generare denaro per il suo proprietario. Se questo stato di fatto può essere interrotto, se si può ritornare a vedere la partita pensando solo ai tre punti e non ai gol che Dybala dovrà fare per poi poterlo abbanniare tutta la settimana e venderlo al miglior offerente, ben venga l’azione della Procura, dello sciamano, dell’esorcista o di chiunque ci possa liberare da questa cancrena.

      1. Templare, non avevo intenzione di fare un’analisi di carattere generale sui mali del calcio e sono d’accordo sul fatto che chi sbaglia deve pagare. L’essenza del mio discorso (a parte l’espressione figurativa di “Zamparini inerme” senz’altro e volutamente esagerata per rafforzare il mio discorso) concerneva il gridare ipocritamente allo scandalo, quando situazioni simili, identiche o ancora più gravi, sono conosciute e tenute al riparo proprio da coloro che sono tenuti a vigilare (come sta avvenendo adesso contro il Palermo). Anni addietro, ad esempio, la Lazio doveva fallire per enormi debiti fiscali, ma cosa successe? Ricordi? Lotito fu salvato da una legge “spalmadebiti” fatta su misura e quei debiti (un buco di bilancio pazzesco) furono rateizzati per un periodo assurdamente lunghissimo: “Dopo un’estenuante trattativa con l’Agenzia delle Entrate di Roma, il presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito ottiene, in virtù dell’applicazione della legge 178/02, la dilazione in 23 anni del pesante debito accumulato dalle precedenti gestioni nei confronti del Fisco”. Ecco ciò che contesto davvero: Le “caste” e coloro che ne fanno parte e da qui il mio sfogo contro ogni forma di applicazione della tacita legge sempre vigente nel mondo del calcio “due pesi e due misure”.

  17. Se le persone di Catania o di Messina o chissà dove decidono di scrivere godendo dei problemi della società di Palermo a me non interessa , facciano pure ……ma….iddi si taliaro??

  18. Al diavolo Foschi scudiero di Zampalesta, che dava ancora ordini tramite la moglie. Speriamo che Mirri trovi un buon acquirente, sennò sarà la fine.

  19. Ovviamente che il Palermo passi di mano ce lo auguriamo tutti… ed anche che ciò avvenga realmente ed al più presto… Speriamo che siano mani il “meno sporche” possibile, perché dove gira tanto denaro mani pulite mi sa che non ce ne stanno… Speriamo bene! Forza Palermo sempre!

  20. Sembra una pagina che parla di mafia e non di calcio… data l’età usava i pizzini come ha imparato in loco se ci scappa il morto il gioco è fatto ed il movente si trova. ” Occhio Foschi a chi vendi o il Friulano ti fa sparire” XD XD

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