Rispoli a Trm: “Vi racconto i miei 5 anni a Palermo. Il futuro societario… “

Andrea Rispoli si racconta ai tifosi rosanero. Il giocatore del Palermo si è concesso per una lunga intervista a TRM  e a Massimo Minutella , parlando del suo futuro, del campionato di Serie B e molto altro. “Sogno nel cassetto? Più che altro un obiettivo che mi può cambiare la vita, che è il matrimonio con Nadine. E poi c’è la Serie A”.

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“Sono qui a Palermo da 5 anni e mi trovo benissimo. – racconta – È una città che da tanto a livello lavorativo e come stile di vita. La gente riesce sempre a farti sentire il proprio calore e il proprio sostegno. Ad inizio anno le voci di mercato che mi riguardavano non erano causate da me. Io sto davvero bene qui a Palermo e quando smetterò di giocare resterò a vivere qui”.

“Io non sono mai voluto andare via da questa piazza – ammette il terzino rosanero – e a prescindere dal numero di partite che ho giocato sono comunque felice dell’obiettivo che la squadra vuole raggiungere. Mi restano gli ultimi due mesi di contratto e sono disposto ad ascoltare la società qualora volesse trattare il mio rinnovo di contratto. Metto da parte la mia situazione personale per pensare al bene della squadra e spero che arrivi la nuova proprietà”.

Il giocatore rosanero ha commentato le difficoltà societarie vissute nel corso della stagione dai rosanero: “Inizialmente un po’ di preoccupazione per la questione societaria l’ho avuta, ma grazie a Rino Foschi che per noi è un punto di riferimento siamo andati avanti. Gli stipendi erano in discussione, ma l’importante era evitare il rischio penalizzazione”.

Rispoli racconta i suoi inizi nel mondo del calcio: “Per coltivare l’amore per il calcio ho lasciato la mia terra a 15 anni per fare un provino col Brescia. La differenza tra la gente del Sud e del Nord l’ho avvertita e un po’ te la facevano pesare. Per diventare un calciatore poi non basta avere talento, bisogna anche mantenere uno stile di vita sano e dedicare la vita al lavoro. Solo l’equilibrio e l’atteggiamento giusto ti permette di arrivare ad alti livelli. Uno dei ricordi più belli della mia carriera è l’esordio col Brescia, contro il Modena, poi ho avuto la fortuna di essere anche il capitano del Palermo e per me questo conta tantissimo: un giorno potrò raccontarlo ai miei figli”.

Il calciatore rosanero ha successivamente elogiato il pubblico rosanero: “Il tifoso palermitano, nonostante i risultati della squadra negli ultimi anni non abbia raggiunto grandi traguardi, è sempre presente e ci incita costantemente, anche per strada. Apprezzo questa tifoseria perché è stata sempre presente con tutte le problematiche societarie: la città merita la gioia della Serie A”.

“Quest’anno il gol mi manca, è vero, ma non è un’idea che mi ossessiona; sicuramente ci penso. Ogni calciatore vorrebbe giocare sempre ed essere fondamentale per la propria squadra, io ho 30 anni e giocherò finchè il mio corpo me lo consentirà. Stellone è un allenatore molto equilibrato e siamo felici sia il nostro allenatore. Sto già pensando a cosa fare in futuro ma per ora  penso solo a giocare con la maglia rosanero. Cosa faccio se andiamo in Serie A? Mi posso rasare i capelli ma sicuramente dopo il matrimonio (ride, ndr)”.

“In mente ho due obiettivi chiari – dichiara il terzino rosanero – ovvero la Serie A che può essere fondamentale per questa società e il matrimonio che cambierà la mia vita. Questa Serie B è stata una sorpresa, soprattutto per quanto riguarda il Lecce e Brescia. La sfortunata finale play-off contro il Frosinone ci ha segnato sicuramente, bisogna far rispettare le regole per il bene dello sport e non ripetere più eventi simili”.

Infine Rispoli ha parlato del talento più forte con cui ha giocato: “Sicuramente Dybala è il calciatore più forte con cui abbia mai giocato. Si vedeva già in allenamento che Dybala era un talento vero e proprio, per fermarlo bisognava sparargli (ride, ndr.)”.

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