Sperandeo al CorSport: “Se il Palermo non sale in A è finito. Zamparini…”

Parla Tony Sperandeo. Lo storico tifoso rosanero si concede per una lunga intervista sul Corriere dello Sport in cui commenta la situazione del Palermo.

Vedo che è andata perduta la passione – dice – . Bisogna andare allo stadio. Perché se il Palermo non sale in Serie A è finito. Fallisce. Vedo questa disaffezione dei tifosi nei confronti del Palermo. Il mio è un appello. I tifosi mi conoscono, sono uno di loro. A Palermo la squadra è nostra, vogliamo tenercela stretta. Ma con Maurizio Zamparini questa percezione è venuta meno. È stato un presidente padrone, è come se volesse sentire il Palermo suo e solo suo”.

Sperandeo commenta il cammino dei rosa in campionato: “È una squadra che non diverte. Porta a casa risultati e in una situazione di incertezza è molto. Abbiamo commesso lo stesso errore dello scorso anno: ceduto Struna, che in difesa serviva, zero arrivi. Ma nessuno si arrende. Se arrivasse la A, io mi terrei anche Stellone“.

L’attore parla anche di Rino Foschi e del suo tentativo di “salvare” il Palermo: “Una degnissima persona che si sta facendo carico dei problemi per amore del Palermo e della città. Messo alla porta due volte, due volte è tornato. Non ci fosse lui sarebbe già andato tutto a scatafascio. Ma non è più tempo di soluzioni d’emergenza

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5 thoughts on “Sperandeo al CorSport: “Se il Palermo non sale in A è finito. Zamparini…”

  1. Tutti scienziati e depositari della verità ….Sperandeo nel 2002 Zamparini compro il Palermo pagandolo 15 milioni secondo te il padrone chi e’? Tirali fuori tu i milioni se non vuoi padroni

    1. Mic, hai ragione nel dire che “comanda” chi esce i soldi… Giusto, legittimo, anzi sacrosanto!!! Però c’è modo e modo di farlo, non è giusto prendersi gioco di una tifoseria e di un’intera città come ha fatto da anni, non è giusto cacciare allenatori ai quali la piazza era affezionata solo perché si sveglia la mattina con il piede sinistro (es. Delio Rossi) così come dirigenti nel corso degli anni creando così scompiglio all’interno della società stessa e destabilizzando un’intera tifoseria, non è giusto parlare dei potenziali acquirenti come gente che non offre garanzie (quando lui è stato il primo a non averlo fatto), non è giusto avvalersi del Palermo al fine di coprire tutti i traffici loschi che ha fatto nel corso degli ultimi anni e, non di meno a questo, i 40 e passa milioni di debiti non li ho fatti io e nemmeno tu e adesso per il suo sporco operato si rischia fortemente che il Palermo Calcio sparisca dal calcio professionistico. Ti sembra poco? Io non credo lo sia…

    2. Mic quindi comanda chi esce i soldi, quindi la gente è libera del proprio denaro di fare cosa crede, quindi la gente è libera di non acquistare il biglietto stadio in assenza di calcio di qualità cioè di serie A.

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