I tifosi del Palermo, la libertà di espressione e il “coltello” della nonna

(gm) Proprio ieri abbiamo dovuto compiere per la prima volta un’operazione che mi ha mortificato: l’eliminazione dai commenti di un lettore che ha più volte e ampiamente travalicato i confini del codice civile per testimoniare il suo disappunto nei confronti di protagonisti della vita quotidiana rosanero. Capita a “fagiolo” questa riflessione di Vitogol, amico, collaboratore e a volte anche “critico” di questo giornale, che correttamente valorizza una delle peculiarità di questo giornale, quello di dare ampio spazio ai commenti anche critici, rispettando la libertà di espressione e il libero confronto. La parola chiave è “rispetto”, difendiamo e difendete un patrimonio di tutti.

Questo giornale online è probabilmente il più seguito tra quelli che si occupano di cose rosanero. Esso ha l’originalità e la vivezza che derivano dal contributo dei lettori che, piuttosto che riflettere tra sé e sé su ciò che hanno letto, possono esprimere liberamente e pubblicamente le proprie idee. E spesso la lettura dei commenti è ben più interessante e stimolante di quella degli articoli stessi. Una palestra di libertà se è vero, come diceva il grande Gaber, che “Libertà è partecipazione”.

Ci sono articoli con le notizie di routine; e su questi il dibattito langue. Per contro, quando gli articoli riportano opinioni o interviste, più o meno gradevoli, sulle ultime tribolate e poco limpide vicende della nostra squadra la discussione si ravviva fino a sfociare in veri e propri duelli all’arma bianca con alcuni ospiti fissi i cui interventi, da una parte o dall’altra, si somigliano tutti. Più volte m’è sorto il sospetto che, per conferire la forza dei numeri alle proprie rispettabilissime opinioni, alcuni si firmino con nickname diversi. Anche se il trucchetto è spesso svelato da una lettura attenta della terminologia e dello stile di scrittura.

Negli ultimi giorni ho assistito con disagio ad un ulteriore inasprimento dei toni del dibattito, in particolare sui commenti alle ennesime interviste urticanti di personaggi come il procuratore “palermitano-ma-non-troppo” o come “il miglior presidente della storia del Palermo” che non smetterà mai di dividerci. Se posso esprimere la mia opinione, trovo che costoro sconoscano il senso di parole come “decenza”, “riserbo”, “opportunità” e soprattutto di quella che riassume tutte le precedenti, ossia “rispetto”.

Tuttavia, la violazione di questo sacro valore da parte di alcuni non esime tutti gli altri dal dovere di osservanza. Il fisiologico confronto delle opinioni qui si è talora trasformato in aggressione verbale con qualche sconfinamento nei campi della maleducazione e del cattivo gusto. Per carità, nessuno auspica un giornale “omologato”, pieno di “Bene, bravo, bis”. Sarebbe una noia mortale. Anzi, è proprio dalle differenze d’opinione che deriva l’arricchimento per chi legge. Ma si può discutere senza insultare, dissentire senza aggredire, non apprezzare senza disprezzare.

E’ una questione di civiltà, se ancora questo termine ha un senso in questa nostra città. In fondo, nel chiuso della propria stanza, un lettore può sbraitare contro un articolo di Feltri o di Scalfari o una trasmissione di Vespa. E se proprio certi articoli diventano intollerabili, si può anche disertare l’edicola o cambiare canale. Perché mai non si dovrebbe cancellare il sito dai preferiti del proprio browser visto che, a differenza di quanto avviene con il giornale di carta, qui è tutto gratis ?

Nel comporre queste poche righe ripensavo alle parole di mia nonna che un giorno mi disse: “Tu con un coltello puoi tagliare il pane ai tuoi figli oppure uccidere un uomo. Dipende da come lo usi”. Ho la speranza che il coltello che adesso è sui nostri schermi possa servire solo per nutrirci del pane del confronto delle idee, piuttosto che essere brandito in fieri duelli all’arma bianca. Per favore, non sporchiamo questo spazio di confronto; d’immondizia a Palermo ne abbiamo fin troppa.

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9 thoughts on “I tifosi del Palermo, la libertà di espressione e il “coltello” della nonna

  1. Buongiorno Dott. Monastra è evidente che non si può non essere d’accordo con lei. Però io dico due cose :mi sembra che lei non tuteli i suoi lettori di estrema sinistra, questo non è un sito in cui si dibatte di politica, ma nelle rarissime occasioni in cui c’è stato modo di parlarne i miei messaggi non sono dotati pubblicati. Capisco che è stucchevole e penoso leggere di insulti e quant’altro ma credo che la piazza sia stata estremamente civile fino ad oggi con personaggi inqualificabili nei confronti della stessa per cui per quanto ingiustificabile, un linguaggio incivile in altri contesti ce lo di può anche aspettare. Ma da evitare assolutamente.

    1. Non ricordo i suoi commenti, guardandone decine al giorno non posso ricordarmi di tutti. Farò più attenzione la prossima volta. Di certo la politica non è gradita in questa sede, nè estrema sinistra nè destra. (gm)

    2. Caro Filippo, posso dare atto a Monastra e alla redazione di aver trovato in questo giornale l’unico spazio di autentica libertà di espressione anche per idee eretiche come le mie, che sarebbero senz’altro di estrema sinistra se vogliamo usare il metro di classificazione tipico dell’epoca storica che viviamo (classificazione che a me non piace ma dobbiamo tenerne conto perchè i canoni di riferiment sono quelli della società dominante). Contrariamente a tanti altri siti non ho mai avuto censurato nessun commento e sono totalmente d’accordo con l’articolo di Vitogol trovando in questo sito una vivacità di dibattito e una ricchezza di contenuti assente altrove. Naturalmente non ha alcun senso, e lo dico da lettore di “estema sinistra”, utilizzare questi spazi per affrontare argomenti estranei al calcio e allo sport. Io ho sempre espresso le mie idee rivoluzionarie e avverse al sistema calcio business dominante e Monastra le ha sempre pubblicate. Mi sono sempre attenuto al rispetto degli altri, e non sono mai caduto nella trappola degli insulti e della volgarità che spesso sono strumentali a dei “trolls” professionisti che magari perseguono altri obiettivi. Non siamo fessi. Monastra ha dato spazio spesso a questi trolls, e capisco la sua linea editoriale, anche se ogni tanto qualche censura è necessaria quando si supera ogni limite tollerabile al senso profondo delle relazioni umane.Un ringraziamento sentito a Monastra e alla sua redazione e un saluto a tutti e un grande Forza Palermo che prosegue nella splendida marcia di questi mesi!

  2. Concordo
    ho sempre apprezzato il confronto, specie se portato avanti con argomentazioni solide.
    Un po’ di controllo comunque era necessario, lo auspicavo da tempo.

  3. Concordo con VItogol, ….. e RISPETTO x IL DIRETTORE della testata giornalistica più democratica del panorama locale sportivo

  4. È il paradosso dell’intolleranza di Carl Popper. Si può tollerare tutto tranne l’intolleranza appunto, che finirebbe con l’annientare la tolleranza stessa (scusate se l’ho detto male, ma non sono un filosofo): Bravo Guido, hai fatto bene!

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