Tutti in piedi per applaudire Paolo Borsellino

Venticinque anni fa Paolo Borsellino veniva ucciso in via D’Amelio. Un’auto imbottita di tritolo, sotto l’abitazione della madre del giudice, ha letteralmente dilaniato l’uomo che insieme a Giovanni Falcone aveva più di tutti combattuto il fenomeno mafioso, facendo segnare importanti vittorie dello Stato nell’ambito di una guerra che non è ancora finita. Insieme a Paolo Borsellino, in quel drammatico pomeriggio del 19 luglio, sono morti cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Qualcuno dirà: che c’entra l’anniversario della strage con un sito che parla di calcio? La risposta è semplice: ricordare Paolo e il suo coraggio c’entra sempre, è un dovere. Oltre che un piacere. Visto che questo è un sito che ha un grande numero di lettori giovani, visto che questo giornale online è letto da molti giocatori e dirigenti del Palermo che vengono da altre città italiane o da molti altri paesi europei, può essere utile ricordare uno dei veri eroi di questa città, tra l’altro tifoso del Palermo e appassionato di calcio.

La sua battaglia contro la mafia; il suo andare avanti a testa alta nonostante una “condanna a morte” praticamente certa dopo la strage di Capaci di due mesi prima (Borsellino intimamente sapeva a cosa stava andando incontro); la sua dedizione al dovere: tutto ciò vale certamente una “copertina” nel giorno dell’anniversario e siamo ben felici di dedicargliela, tralasciando per un attimo i più ameni problemi di modulo o di campagna acquisti.

Se anche un solo lettore si sarà incuriosito della vita (e della morte) del giudice “con la schiena dritta” e avrà voglia di cercare i dettagli su Wikipedia (anche con l’opportuna traduzione) avremo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Chi gioca a Palermo o tifa per il Palermo ha il dovere di conoscere la storia della città. E Paolo è una bella storia di questa città.

5 thoughts on “Tutti in piedi per applaudire Paolo Borsellino

  1. Grande uomo che assieme a Giovanni questa nostra terra non meritava…noi Guido, eravamo di quella generazione che tanto ne parlava Paolo nei discorsi che riferiva a tutti noi…e noi non capivamo quanto questi Uomini erano immensi. Poi da grandi abbiamo capito l’enorme perdita di questi Palermitani EROI.

  2. Ben detto Guido, anche un solo lettore incuriosito vale questa tua ” copertina ” . Complimenti per la tua puntualita’ per le cose veramente importanti. MONICA

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