Viva “il” Palermo e S. Rosalia: quando la Santuzza si volta dalla parte giusta

Certe partite si ricordano per gli episodi del campo, per una magnifica giocata, per un gol decisivo sbagliato maldestramente o per un rigore non dato. Altre per gli episodi degli spalti, per un commento sagace uscito dal cuore di un vicino. Ognuno di noi ne avrebbe tanti da raccontare; figurarsi chi come me vanta oltre mezzo secolo di frequentazione della Gradinata (oops, Tribuna Monte Pellegrino).

Il primo episodio si riferisce alla stagione 1977-1978, conclusa dal Palermo del compianto Gringo Veneranda al 6° posto, a soli quattro punti dalla promozione in Serie A. Era la stagione d’esordio del mio grande Vitogol, pescato in Serie C nella diffidenza generale. In quegli anni non c’era l’anello superiore dello stadio e il guano dei piccioni, invece di depositarsi su verdi sedili di plastica, si confondeva con il tufo dei gradoni. I posti non erano né assegnati, né delimitati.

Alla partita d’esordio di Vitogol contro il Napoli in Coppa Italia, lo stadio era stracolmo. Uno spettatore, giunto all’ultimo minuto, si piazzò davanti a me e, alle mie proteste, rispose richiedendo a tutti i vicini uno sforzo solidale per trovare posto a sedere: Cucì, tu t’arrassi anticchia. Chiddu ammutta a chiddu, chiddu ammutta a chiddu e ci trasu puru iu”. Che geniale gestione degli spazi vitali; oggi si chiamerebbe “Facility Manager”.

Il mio fastidio verso l’intruso fu moltiplicato dal primo commento che eruttò alla vista del mio Vitogol: “Ma chistu, cu sta panza unni u ieru a pigghiari. Perché in effetti Vitogol sembrava un pizzaiolo un po’ in carne; una bomba più che un bomber. Vitogol giocò una partita memorabile segnando una doppietta e facendo ammattire gli avversari con il famoso giochino della bicicletta. Nonostante la sconfitta per 3-2, l’intruso lasciò lo stadio soddisfatto ripetendomi, ma con un senso diametralmente opposto, le parole del suo incipit: Cucì, u viristi a Chimenti. Ma unni u ieru a pigghiari ?”.

Ecco, mi sono fatto prendere la mano da un ricordo del mio Vitogol, mentre in effetti volevo raccontarvene un altro. Saltiamo quasi tutta la stagione e giungiamo al 21 maggio 1978. Il Palermo gioca una partita da vincere a qualunque costo contro la Ternana, diretta concorrente per la promozione. Partiamo benissimo e andiamo in vantaggio al 15’ del primo tempo con un gol, manco a dirlo, di Vitogol. Per tutta la partita, il Palermo attacca alla ricerca del gol della sicurezza. Ma la porta avversaria sembra stregata: Poerio Mascella, portiere della Ternana, si esibisce in una serie di parate straordinarie e colpiamo per un paio di volte i pali.

Seduto accanto a me, un vecchietto con il cappellino di carta di giornale, seguiva la partita in silenzio ma, come diceva Baglioni, “gli si leggeva chiaro in faccia che soffriva”. A metà del secondo tempo in una delle sue poche azioni offensive, la Ternana riuscì a pareggiare con tal Gelli. Palla al centro e di nuovo l’assedio alla porta ternana. All’ennesimo miracolo di Mascella, il vecchietto si alzò di scatto e, paonazzo in volto, si girò in direzione di Monte Pellegrino svelando al popolo il suo capolavoro: Santa Rusulia, ma comu sì uorba ? E vòtati di ‘sta banna”. Potete immaginare l’esplosione di risate che suscitò quel capolavoro, vagamente blasfemo ma ricco d’amore e fede per la Santuzza. Fatto sta che la Santuzza finalmente si vutò e a sei minuti dalla fine, Magistrelli segnò il gol di una vittoria che poi si rivelò ininfluente ai fini dall’agognata promozione.

Cosa c’entrano il mio grande Vitogol e il vecchietto di Palermo-Ternana del 1978 con l’attuale contingenza? Lo so che con tutti i problemi di Palermo la Santuzza avrebbe cose ben più serie cui pensare. Ma ricordando quell’ignoto compagno di sofferenze che oggi certamente continua a soffrire osservando le vicende del Palermo da lassù, posso solo ripetere nel giorno del Festino la sua invocazione alla Santuzza affinché non resti indifferente alla prece dei Palermitani che vibrano di fede per Lei e per la bandiera rosanero. E vòtati di ‘sta banna, Santa Rusulia.

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14 thoughts on “Viva “il” Palermo e S. Rosalia: quando la Santuzza si volta dalla parte giusta

  1. Grandissimo Vitogol,e speriamo veramente che Santa Rosalia faccia fare la scelta migliore per il nostro Palermo….Un grande ciao al mitico centravanti dei miei tempi,Gianni De Rosa…..

  2. Grande Vitogol. I miei ricordi cominciano qualche anno prima ma la Santuzza era “chiamata in causa” già da allora…

  3. Andavo in terza media e da quell’anno il mio sangue si è tinto di rosanero. Vi sembrerà strano ma ho nostalgia di quei tempi piuttosto che degli ultimi dieci anni.

  4. Molti danno per certa la D che non è certa. I tempi stringono. Il comune chieda slittamento della D al 15 settembre, come l’anno scorso ottenuto da Bari e altre.

  5. purtroppo anche se si gira dalla parte giusta c’è sempre qualcuno che fa il miracolo, vedi l’uomo sciarratu con lo schampoo e il suo bando ad ok per il duo Mirri Sagramola che a me ricordano Matta e Schillaci o Polizzi e Ferrara.

    1. Rispetto per un tifoso vero come Mirri, l’unico a “cacciare il grano” nel momento del bisogno. Poi su quale sia la soluzione migliore per il Palermo ognuno ha il diritto di avere una sua opinione senza bisogno di anticipare sentenze o sinistre assonanze.
      PS: Prima di parlare di litigi con lo shampoo, sarebbe il caso di riappacificarsi con la lingua italiana: quel “ad ok” vale da solo il prezzo del biglietto.

  6. Signor Sandro il suo messaggio è a rischio querela. Infatti sta accusando il comune per un bando per favorire un privato. Un’accusa gravissima e infondata. Mi auguro che Orlando e Mirri querelino molti utenti del web e destinino il risarcimento danni al nuovo Palermo

  7. Io però non capisco come mai la Santuzza negli due mesi sia stata girata proprio dalla altra parte. Fprse per non vedere quelle facce che sono piombate nel nostro Palermo e delle quali faccio veramente fatica a decidere quale sia la peggiore ed a fare una classifica.
    Al primo posto metterei Lucchesi . Altro che Blak List. La fucil++++++ ci voleva per evitare che certi personaggi vadano ancora in giro ad accompagnare alcune società al funerale. Lucchesi, per esempio, si è …..proprio specializzato nella pianificazione, organizzazione e realizzazione di fallimenti pilotati e preventivati per consentire ad imprenditori di liberarsi di una massa di debiti. In alcuni casi il lavoro continua con la fase della speculazione con la quale altri soggetti, apparentemente non legati, rilevano i cadaveri a zero euro pronti per resuscitare. Sicuramente una persona ancora più visc++++ del suo alter ego “Mi vedete preoccupato? alias Tuttolomondo sa quanto sono falso” Io gli darei una laurea “Peggioris causa” in Comunicazione. La xcapacità di questo uomo di prendere per il culo l’intera umanità è davvero elevata (almeno così lui crede). Le vere sorprese sono state rappresentate però da chi meno te lo aspetti considerando la territorialità. Ovvero dai palermitani Macaione e Albanese. Il primo una vera e propria serpe che esludendo che sia uno scemo totale con consapevolezza e malvagità ci ha letteralmente venduto…per quattro denari o meglio ci ha lasciato sbranare dagli sciacalli di turno. Per Albanese entro veramente in crisi perchè non riesco a capire se questo uomo è un imbecille totale o niente. L’altra impotesi sarebbe anche peggiore poichè se era consepovele di chi erano questi personaggi la cosa sarebbe molto grave e con aspetti anche legali/penali come ha detto anche Ollando. Stiamo ancora aspettando di sapere da lui come possa essere successo tutto ciò che doveva essere il nostro garante. Penso che a questo signore non rimanga altro che organizzarsi un chiiosco di stigghiole o frittola. Altro che Associazione degli industriali. Ovviamente in questa classifica hanno trovato posto soltanto le new-entry. Zamparini, De Angelis e Foschi sono fuori concorso dato che li conoscevamo già troppo bene anche se Foschi che ha sempre saputo tutto poteva………………………………………..
    Mi piacerebbe leggere la classifica di qualcuno altro. Buon Festino

    1. al primo posto io ci metto il palermitano medio, attore passivo, ma non per questo meno responsabile, dei tanti lestofanti (a cominciare dal capo banda friulano) succedutisi in questa tragedia sportiva. Ci meritiamo questa situazione e ci meritiamo pure lo sdegno di Santa Rosalia che si gira dall’altra parte perchè schifata di noi!

  8. Antico tifoso, pure a me diverte più l’idea della D, piuttosto che rivivere l’incubo vissuto da dopo la finale di coppa Italia a oggi. Un calvario. Pensate a quest’anno. Dopo ogni vittoria succedeva sempre qualcosa o di giudiziario o di sportivo o di societario. Un incubo. Meglio senza pensieri in d. Meglio un bel palermo latina in d o palermo turris piuttosto che parlare del Palermo in a e in b per inchieste, processi, squalifiche e condanne.

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