Il Vulcanico – Vernazza, che “cannonata” di centravanti…

Due anni fa arrivava dal Sudamerica una notizia di quelle che non poteva passare inosservata per un vero tifoso del Palermo: moriva all’età di 89 anni Santiago “Ghito” Vernazza, ex calciatore argentino, leggenda del calcio rosanero con 115 presenze e 61 gol tra il 1957 al 1960.

Fu un grosso dispiacere. Non ho mai visto giocare dal vivo Vernazza. Avevo quattro anni quando lui lasciò il Palermo e io debuttai allo stadio della Favorita con mio papà un paio di anni dopo.

Ma le gesta sportive di Ghito hanno popolato per tanto tempo la mia fantasia di giovanissimo tifoso. Mio padre e mio zio mi riempirono a lungo la testa di storie e il cuore di emozioni, raccontandomi dei tiri potentissimi e dei grandi gol di questo formidabile “bomber”, come si dice oggi, argentino dal soprannome breve e fascinoso. Nel mio immaginario di piccolo fan rosanero pieno di entusiasmo, Vernazza è stato per sempre il centravanti del Palermo dalle irresistibilicannonate“.

Lo è rimasto fino ad oggi. Resistendo alla grande, nella mia memoria e nel mio cuore, alle gesta ben più fresche ai miei occhi di Tanino Troja, dello sciagurato Egidio Calloni, di Gianni De Rosa, di Luca Toni, di Edinson Cavani, di Carvalho Amauri, di Fabrizio Miccoli, di Paulo Dybala.

Vernazza era Vernazza e basta. Cioè intramontabile mito rosanero. Anche per chi, come me, non lo ha mai visto giocare, ma ha sognato le sue grandi cannonate e i suoi fantastici gol attraverso i racconti di papà e zio.

Onore a Ghito e lunghissima vita al meraviglioso mito delle sue cannonate. Che riposi in pace, con tutto il nostro affetto…

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2 thoughts on “Il Vulcanico – Vernazza, che “cannonata” di centravanti…

  1. Bel ricordo, Gaetano. Neppure io ho mai visto giocare Ghito Vernazza, che era l’idolo di mio padre. Tuttavia, a proposito di potenza di tiro, mio padre citava sempre i “sasizzuna” del turco Sukru. Uno di essi, quando non esistevano ancora moviole e VAR, causò una contestazione accesissima in campo in quanto gli avversari sostenevano che un gol da lui segnato non era valido: la palla aveva sfondato la rete ed era uscita dalla porta. Detto questo, come inserire in questo contesto “lo sciagurato Egidio” Calloni ? A parte i tre gol al Milan nel giorno del mitico 3-1, ho pochissimi bei ricordi di lui. Al suo posto avrei messo Vito Chimenti, il mio grande Vitogol che ho rivisto con piacere commosso allo stadio e in una recente intervista e che pare sia un idolo del Presidente Mirri. Egidio, chi era costui ? Saluti rosanero.

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