Zamparini – Foschi “ter”: falsa partenza. Ci dite come stanno le cose?

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Rino Foschi è il direttore sportivo del Palermo. Anzi no. Forse sì. Non ancora. Considerato il rapporto decennale tra Zamparini e Foschi, turbolento, a volte esplosivo ma in fondo affettuoso, potrebbe sembrare un problema di dettagli.

Zamparini negli ultimi quindici giorni non ha nascosto nulla di quella che dovrebbe essere la sua strategia. Vuole affidare a Foschi l’area tecnica del Palermo, gli ha già preparato da giorni un contratto biennale e a sentire tutti gli operatori di mercato sono cominciate le trattative per la cessione dei pezzi più pregiati nel tentativo di fare “cassa”.

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Eppure Foschi sente il bisogno, in una dichiarazione a gds.it, di sottolineare che non ha firmato nessun contratto. E per la verità l’ha fatto con la concitazione di chi sembra addirittura infastidito da un simile accostamento. Non ha detto, come ci saremmo aspettati, che non ha ancora firmato ma che è solo una questione di ore o di dettagli. No. Anzi ha precisato che queste voci le ha dette lui, Zamparini, ma che lui non ha firmato nulla. E poi ha aggiunto: “Sto dando una mano a Zamparini perché a non fare un cazzo dalla mattina alla sera mi stanco”.

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Verrebbe da pensare che… se nel frattempo Foschi trova qualcosa da fare durante la giornata smette di “dare una mano” al Palermo. O, ironia a parte, che l’accordo non si è chiuso perché tra le parti c’è qualche problema non banale ancora da risolvere. E ovviamente il pensiero va alla seconda avventura di Foschi al Palermo, quella di due anni fa durata pochi giorni e conclusasi in modo non proprio felice.

Il “Foschi-ter” parte – se parte – in modo poco chiaro. Inutilmente poco chiaro.

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3 thoughts on “Zamparini – Foschi “ter”: falsa partenza. Ci dite come stanno le cose?

  1. Mi domando cosa ci sia di chiaro nella gestione del Palermo degli ultimi dieci anni. Foschi mi è definitivamente caduto dal cuore nell’anno in cui ha dichiarato che lasciava il Palermo per motivi di salute mentre invece era chiaro che stava benissimo e che non condivideva le strategie di Zamparini. Tanto è vero che dopo pochi giorni firmò per il Cesena rimangiandosi ciò aveva detto solo alcuni giorni prima. La pantomima dimostrò quanto siano tenuti in considerazione i tifosi del Palermo sbeffeggiati in continuazione dal padrone e dai suoi sodali. Foschi avrebbe dovuto avere un briciolo di dignità invece di adeguarsi ai modi irrispettosi di Zamparini. Non lo ha fatto, calpestando la sua dignità di professionista e ignorando i tifosi; pensò solo alla pagnotta e al quieto vivere, strategia che adesso (forse) lo ripaga. Ma dignità, serietà e correttezza sono parole ignote al Palermo. Per Zamparini e per Foschi. Detto questo, Foschi è più bravo a vendere che a comprare e il suo mandato è chiarissimo. A meno che non abbia qualcun altro che gli fa la corte e a questo punto forse s’ammalerà di nuovo…

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