Zamparini, l’intervista immaginaria: “Accolto da Armandino e Barbera…”

Buongiorno, presidente. La disturbo?

“Come ha fatto a trovarmi?”.

Ho le mie fonti, lo sa… Dirle come va è una battutaccia?

“No, per carità, va bene perché sono qui con Armandino. Mi dispiace molto aver lasciato però gli affetti di tutti i giorni”.

Come è successo?

“E che ne so… (ride, ndr). Tutto all’improvviso. Stavolta sono stato io ad essere… esonerato”.

Come si sta?

“Mi devo ambientare, ovviamente, ho la fortuna di avere in Armandino il mio Cicerone. Diciamo che si tratta del mio secondo “travaso”, dopo quello di Venezia”.

Il più doloroso…

“Punti di vista, come detto, mi dispiace aver lasciato gli affetti, mia moglie, i miei altri figli, gli amici veri, ma qui ho accanto a me la persona per cui ho più sofferto negli ultimi mesi. Diciamo che da buon padre sono andato a cercarlo. Cosi, per vedere come stesse”.

Che effetto le fa essere stato esonerato?

“Penso all’effetto amaro che hanno patito gli allenatori che io ho esonerato. Ma lo facevo solo perché cercavo il bene delle mie squadre, per dare la classica scossa. Alcune volte m’è andata bene, alte volte no”.

Palermo?

“Mi manca. Come credo che mi mancherà la vita in generale anche se qui è un posto bellissimo, dove potrò finalmente realizzare uno stadio di proprietà (ride, ndr). Mi manca l’affetto dei palermitani, una buona parte della loro cultura: dico ‘una parte’ perché alcune sfaccettature non le ho mai comprese. Mi mancherà la città e la squadra di calcio per cui ho speso passione, soldi, nervi, concentrazione”.

Cavolate?

“Chi non le ha fatto nella vita, le cavolate? Chi è senza peccato scagli la prima pietra: c’è scritto qui, all’ingresso”.

Quante ne ha fatte?

“Tante ma come ho detto prima solo per amore, tentando a volte di trovare il bandolo della matassa. Sono stato uno che come tutte le persone ha indovinato ed ha errato”.

Fiero?

“Fiero di aver regalato anni felici ai tifosi palermitani, fiero di essermi regalato momenti prestigiosi con il calcio che sembravano irraggiungibili. A Palermo ho dato tanto ma Palermo mi ha dato tantissimo”.

Errori?

“Quelli di aver ascoltato e dato retta a molta gente, non capendo che erano accanto a me per sfruttare il mio nome e, probabilmente, i miei soldi. Ma torniamo al punto di prima: sono stato una persona che ha anche sbagliato, cosi come tutte le persone”.

Quali ricordi s’è portato con sé?

“Tutti. Belli e brutti. Le retrocessioni mi hanno fatto male. La prima promozione, la finale di Roma, la prima in Europa sono i ricordi più belli che si coniugano alla gioia dei palermitani. Qui, ai tanti palermitani morti come me e che m’hanno riconosciuto, ho detto di conservare sempre il ricordo di un periodo bellissimo, dei tanti campioni che hanno calcato l’erba del Barbera.

A proposito, Renzo Barbera…

“Dovrei non dirlo ma sapete che non ho peli sulla lingua: è stato lui ad accogliermi qui”.

E…

“Mi ha abbracciato e m’ha detto: Maurizio, grazie per tutti gli anni felici che mi hai fatto trascorrere”.

Continuiamo con i ricordi. Il rosa.

“Il rosa sono tutti i ragazzi che ho preso a Palermo e che poi sono diventati importanti attori del calcio. Penso a Dybala ma non escludo nessuno. Tutti sono stati figli acquisiti. Con alcuni il rapporto magari non è stato bello fino alla fine ma accade in ogni famiglia”.

Il nero?

“Tutto ciò che mi ha travolto. Le inchieste, gli arresti domiciliari, le incomprensioni con i tifosi palermitani, taluni amici che mi hanno voltato le spalle, la cessione del club, i probabili acquirenti che non ho mai inquadrato bene. Insomma, i miei casini di uomo non infallibile ma assolutamente innamorato del Palermo”.

Cosa vorrebbe dire adesso ai tifosi.

“Li ringrazio per l’enorme affetto che mi hanno dato in queste prime ore vissute oltre la Terra. Ho letto tutto, nessun commento, nessuna attestazione mi è sfuggita. E ringrazio per l’affetto che mi è giunto anche dalle persone che m’avevano insultato, condannato, oltraggiato, perché nella vita vince chi fa un passo indietro e di fronte alla morte si seppellisce sempre l’ascia di guerra”.

E’ vero che se ne vanno sempre i migliori?

“Non è vero, perché io non sono stato il migliore. Migliori sono stati quei tifosi che hanno preferito un pasto in meno alla settimana pur di compare il biglietto per vedere la partita del Palermo, quelli che hanno messo da canto aperitivi e pizze per comprare il biglietto di un treno o di un aereo per andare a vedere i ragazzi a San Siro. Non sono stato il migliore, ma un uomo che ha creduto in un sogno a tinte rosa e nero, che ha avuto una visione di vita, che ha coltivato l’interesse per la famiglia e per il calcio, con le sue fragilità e le sue lacrime, con la sua asprezza e la sua voglia di fare sempre bene”.

Per finire, argomento a piacere.

“Spero solo che a Palermo si ricordino di me, di quel friulano dai mille difetti e dalla grande passione che ha sposato Palermo ed il Palermo. Sono stato Maurizio Zamparini. Sono stato una persona vera, nel bene e nel male. Sono stato una persona che ha saputo dare e che ha saputo ingoiare. Insomma, una persona che ha dato e ricevuto il rosa ed il nero, il dolce e l’amaro, come dite voi”.

Saluti ad Armandino.

“Grazie di cuore, lo farò. Forza Palermo”.

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22 thoughts on “Zamparini, l’intervista immaginaria: “Accolto da Armandino e Barbera…”

  1. un capolavoro questo pezzo! complimenti davvero! parole che entrano nelle vene e arrivano al cuore! anche di quei tifosi che certo alla fine non lo hanno amato tanto…

  2. Visto che hai avuto la possibilità di intervistarlo lì dove non è possibile dire bugie…. potevi chiedergli perché ad un certo punto ha deciso di farci fallire….
    R.I.P. Presidente oggi voglio ringraziarla solo per le gioie rcevute

  3. Non credo che avrebbe mai detto queste cose, ma il pezzo mi ha commosso. Grazie di cuore. Zamparini sempre nel nostro cuore!

  4. Sig. Maurizio legga l’intervista di Grasso e la risposta a cio’ che chiede riesce a trovarla da solo …..il Palermo e’ fallito per colpa del comportamento dei palermitani e chi e’ causa del proprio male pianga se stesso……i tifosi del Milan e dell’Inter non potrebbero mai rinnegare i meriti di Berlusconi e Moratti nonostante gli anni bui della fine dei loro percorsi, i club non sono falliti ma i tanti anni senza successi o senza nemmeno partecipare alle coppe per loro sono equivalsi a un fallimento……ma quei tifosi hanno avuto l’intellegenza di essere riconoscenti….
    .. Zamparini adesso e’ storia indelebile e il rovinoso finale non può certo cancellare quanto ci ha letteralmente e generosamente regalato, ad oggi rimane indiscutibilmente il più grande Presidente della storia e l’unico che ci ha fatto vivere la sensazione di essere protagonisti. RIP Presidente Maurizio Zamparini

    1. I palermitani, “certi” palermitani, c’entrano di sicuro tantissimo (vero Macaione? Vero Micciché?), ma i padri di quel fallimento furono tanti (anche Federazione e Lega furono ampiamente coinvolti). Non parliamo poi di personaggi i cui interessi travalicano l’ambito delle multiproprietà …

  5. Sig. Mic… i tifosi hanno anche le loro colpe ma io non riesco a dimenticare le umiliazioni che abbiamo dovuto sopportare, i 9 esoneri in una stagione, le conferenze di baccaglini & C. e la continua vendita di ogni giocatore al quale noi tifosi ci affezionavamo….proprio non ci riesco.
    Oggi comunque non è il giorno delle polemiche quindi le mie più sentite condoglianze alla famiglia Zamparini e grazie ancora per i primi splendidi anni.
    R.I.P

    1. Ci sono palermitani che contano veramente (perché stanno nelle stanze dei bottoni) e palermitani che contano marginalmente in quanto solo tifosi …

  6. Splendida intervista postuma che ha lasciato alla mia non tenera età parecchia commozione e tanto rimpianto. I miei complimenti vanno all’estensore di siffatta tenerissima scrittura, unica tra tutto il panorama della stampa sportiva e non. Un sincero affettuoso ricordo a chi tanto ci ha donato e tanto ci ha fatto gioire.

  7. Grazie ! di Cuore a chi ha scritto questo Pezzo!
    IO NO! IO NO! IO NO! NON TI DIMENTICHERÒ!!
    Grazie! Maurizio Zamparini.
    Saluti.

  8. la trovo “vera”…bravissimo
    forse la condividono di piu’ quelli che nel 2003 avevano un’eta’ che sapevano da dove venivamo e dove siamo arrivati.
    discorso di generazioni…per molti Barbera…per noi Zamparini…per i ragazzi in nulla…
    che cosa vi siete persi !!!
    forza Renzino…forza Maurizio….

  9. Mic proprio non capisco come fai a dire che il Palermo sia fallito per colpa di non si capisce ben quale comportamento dei palermitani e soprattutto come fai a dire che Grasso sia portatore di verità assoluta nella sua intervista…mah…

  10. Preside’ lasci perdere, se permette parliamo di donne, il sorriso della vita, la vita, preside’ e ce l’atturrano con l’altro mondo. Forse non l’hanno ancora avvisata, ma è arrivata da voi, proprio oggi, Monica Vitti. Antonioni, ‘mi fanno male i capelli’, Alberto Sordi, ‘se la banana non ce l’hai’, lasci perdere, arrieri. Le gambe, Maurizio, le gambe! Le più belle gambe del cinema italiano e le ‘gambe delle donne sono compassi che regolano il mondo’. Questo mondo, che è l’unico possibile, vecchio Zampa, l’unico e già ti manca, di sicuro. Il pane fatto in casa, le bruschette per Armandino, il vino buono (il vero lusso), le marmellate di Silvana, gli animali della casa, certamente i più addolorati per la tua assenza improvvisa (ché gli animali nulla capiscono di morte e di consolazione). E i fantasisti, Presidè! I grandi poeti del calcio, in via d’estinzione, Zauli, Ilicic, Pastore, Miccoli, Dybala, Vazquez. Cosa? Che ha fatto il Palermo? Ha pareggiato 2 a 2 con il Messina (non so quale Messina). Un derby, i derby, come dovresti ancora ricordare, sono sempre partite imprevedibili. Da tripla. Per il resto, va tutto bene, non c’è problema.

  11. Grazie Presidente che ci hai dato le risposte che sapevamo che non potevano altro che essere quelle.Che DIO la benedica per tutto il bene che ha fatto.

  12. Erano anni che non leggevo un pezzo così commovente e inedito nel suo genere, davvero un capolavoro. D’accordo con tutto ciò che dice Mic. Leggete le parole di Grasso e capirete finalmente , forse . E non parla solo di tifosi. Leggete e capite .

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