Zamparini: “Palermo, grazie ma sono stanco. Europa? Con gli inglesi si può”

Pochi minuti per dirsi addio, per fare un tuffo nel passato e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Maurizio Zamparini lascia il “suo” Palermo agli inglesi, dopo stagioni di successi e gli scontri degli ultimi anni. “Non so se dire che per me oggi è un giorno triste o bello. Lo sono tutti e due”, esordisce l’ormai ex patron rosanero in conferenza stampa.

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“Il calcio è stata una cosa importante della mia vita. Ho avuto la fortuna di trovare qualcuno che possa continuare il mio lavoro. Penso di poter fare l’ultimo regalo della mia permanenza a Palermo. Le società inglesi sono di livello e di solidità. Avete interpretato male il mio pensiero: sono cinque anni che voglio vendere e che cerco persone. Alcuni hanno cercato di truffare me e il Palermo, io li ho elusi. Mi ha fatto male al cuore quando dicevate che erano invenzione mia”, spiega Zamparini ripercorrendo le tappe precedenti a questa cessione.

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Palermo è una città fantastica. I 7 mila di domenica scorso non sono pochi, ma ricordo ancora gli 8mila della gara di Coppa Uefa contro lo Schalke 04. Questa è la fotografia della vostra città, non è colpa di Zamparini. Mi ritengo un imprenditore capace o onesto. Ho dovuto dare la società in mano a persone che mi aiutavano: Foschi e Sabatini. Il grande mio errore non è stato sbagliare allenatori ma dirigenti. Lascio il Palermo e sono molto stanco, questo ultimo anno e mezzo mi hanno dipinto come non sono. Sono un imprenditore di grande livello. Viviamo in un mondo fatto di pochi valori, senza cuore. Sono una persona perbene, che può fare degli errori come tutti”, sottolinea.

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Voglio bene a tutti, anche a quelli che mi criticavano senza conoscere. Non ho mai fatto una fattura falsa, i media italiani mi hanno dipinto così in Europa. Nessuna banca mi apre un conto a causa di questi attacchi. Sono orgoglioso di dare una mano a tutti. Non vi raccontavo delle bugie: immaginatevi di un Palermo durante l’istanza di fallimento… – continua  Zamparini – . Ho seminato nel mondo quello che sono. Anche oggi mi hanno salutato con affetto. Sono contento di lasciare e vi chiedo di supportarli, non indagarli. L’advisor è una grande impresa e se vi dice una cosa, dovete crederci. Ripeto: non vi ho mai detto bugie. Vi ringrazio con il cuore e spero che mi accettiate nel futuro anche se non più il proprietario. La società di Londra mi ha chiesto di aiutarli in questi anni e ho accettato gratuitamente. Loro non conoscono i meandri della nostra cultura. Ho perso nel Palermo 90 milioni del patrimonio della mia famiglia, ricavandone 10 euro. Spero che i rosa possano tornare in Europa, loro hanno i mezzi per farlo”, conclude così l’ex patron.

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