Salini (Comm. Med. FIGC): “Studiata modifica del protocollo”

Vincenzo Salini, professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Locomotore Università San Raffaele e membro della Commissione medica FIGC, è stato intervistato per Radio Punto Nuovo e ha parlato di una modifica al protocollo che sarà operativa dalla prossima settimana.

“Ci siamo riuniti lo scorso pomeriggio – afferma – con il Presidente Gravina e gli altri esecutivi. Abbiamo discusso del protocollo. Al CTS è stata inoltrata la richiesta di rivedere alcuni aspetti logistici, soprattutto per le società di Serie C e D. E nel nuovo protocollo, avremo disponibili, solo ed esclusivamente per il giorno gara, i nuovi tamponi molecolari rapidi, che in 15 minuti daranno esito negativo o positivo”.

Salvaguardare ad ogni costo il campionato? In linea teorica sì – continua – . anche in caso di nuovo lockdown. È chiaro, tutto questo poi andrà modulato e contestualizzato alle varie situazioni. Noi del mondo del calcio siamo fuori da quello che può rappresentare lo status di cittadinanza, ma se il quado epidemiologico peggiorerà senza controllo, si può andare anche verso un blocco. Io lo escludo, personalmente, e le dico che non ne abbiamo neanche discusso in sede di riunione. Il protocollo, se eseguito in maniera corretta, protegge da qualsiasi cluster o focolaio“.

Salini parla anche dell’ipotesi “bolla”: “Se io ho un giocatore positivo, questo viene isolato, mentre tutto il gruppo squadra viene chiuso in un ritiro fiduciario, dove devono stare 15 giorni, senza avere contatti con il mondo esterno. Un modello ‘NBA bubble’? Allo stato attuale no“.

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