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Il Palermo di Inzaghi è il migliore dell’era City: ma per vincere non è ancora abbastanza

È il miglior girone d’andata del Palermo nell’era City Football Group. A una giornata dal termine della prima metà del campionato, la squadra guidata da Inzaghi ha già raggiunto 33 punti dopo 18 giornate, superando quanto fatto nelle tre stagioni precedenti. Un dato che certifica la crescita dei rosanero e conferma i frutti del lavoro intrapreso dall’attuale gestione tecnica.

Il confronto con le stagioni precedenti

Analizziamo le statistiche. Nella scorsa stagione, con Dionisi in panchina, il Palermo chiuse il girone d’andata a 24 punti dopo 19 giornate, lo stesso bottino della stagione 2022/23, la prima con Corini in panchina. Meglio fece la squadra guidata da Corini nel 2023/24, capace di toccare quota 32 punti dopo 19 turni, salvo poi andare incontro a un girone di ritorno in calo (con cambio di allenatore nel finale). Oggi, invece, la squadra di Inzaghi ha già superato quel bottino con una gara ancora da disputare (l’11 gennaio a Mantova), dando prova di maggiore continuità e solidità.

Non solo punti: difesa e attacco al top

Il Palermo è migliorato in molte classifiche parziali. La squadra rosa vanta infatti la migliore difesa del campionato, con appena 13 gol subiti, un dato reso possibile soprattutto dalle prestazioni di Joronen, probabilmente sottovalutato ai nastri di partenza ma già protagonista di numerosi interventi importanti e con ben 8 clean sheet stagionali, l’ultimo dei quali contro il Padova. Solo Jankovic del Venezia ha fatto meglio, con 9.



Anche il reparto offensivo risponde presente: con 28 reti realizzate, quello rosanero è il terzo miglior attacco del torneo, alle spalle soltanto di Frosinone (34) e Venezia (31). Non sorprende quindi che il Palermo possa contare sul miglior marcatore del girone, Pohjanpalo, che non sembra intenzionato a fermarsi. I suoi 12 gol in 18 partite rappresentano numeri di grande rilievo e, se mantenesse questa media per tutto il campionato, il suo score personale potrebbe arrivare fino a 25 reti. 

Il paragone con il Pisa di Inzaghi

Il confronto con il Pisa promosso l’anno scorso in Serie A sotto la guida di Inzaghi è inevitabile. Dopo 18 giornate, i nerazzurri avevano raccolto 37 punti, quattro in più rispetto agli attuali 33 del Palermo, ma con la stessa differenza reti. I toscani avevano segnato e subito quattro gol in più, in un campionato però molto più spaccato: lo scorso anno il distacco tra il primo posto (occupato dal Sassuolo) e il quarto (occupato dalla Juve Stabia) era di 15 punti, mentre oggi la forbice è ridotta a sole 5 lunghezze. Un dettaglio non da poco, che rende il campionato molto più equilibrato e avvincente e che probabilmente può avere l’effetto di abbassare la quota promozione.

È innegabile che la squadra abbia via via metabolizzato la mentalità del proprio allenatore. Il Palermo ha chiuso il 2025 con sei risultati utili consecutivi, mostrando spesso più personalità. I rosanero, pur essendo poco spettacolari, riescono a vincere anche le partite più sporche, come dimostrato contro il Padova. Senza quello sbandamento a cavallo tra ottobre e novembre, con tre sconfitte in quattro gare, le prospettive sarebbero ancora migliori.

Ma è stato quello il momento di svolta, con qualche scelta difficile di Inzaghi che ha rilanciato il rendimento della squadra che ha toppato solo ad Avellino, dove a un minuto dal termine ha sprecato la ghiotta occasione di vincere una gara che non avrebbe meritato ma che avrebbe avuto un peso enorme su classifica e morale. Il ritardo in classifica è ancora più che rimediabile, anche se Frosinone e Monza stanno indovinando quasi tutto, ma il Palermo dovrà crescere ancora.

Obiettivo 36 punti e sguardo al futuro

L’obiettivo immediato è chiaro: raggiungere quota 36 punti battendo il Mantova alla ripresa del campionato. Ma il vero banco di prova sarà il girone di ritorno, con gli scontri diretti in trasferta contro Modena, Monza, Frosinone e Venezia. Nella prima metà di stagione, il Palermo in casa ha raccolto appena tre punti in queste gare. La svolta passa anche da qui. 

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