È morto Pelé, “O Rei” aveva 82 anni

Dopo giorni di ‘lotta’ nell’ospedale di Albert Einstein di San Paolo, è morto Pelé. “O Rei” aveva 82 anni e già da giorni non rispondeva più alla chemioterapia, a cui era sottoposto per un tumore all’intestino che gli è stato diagnostico nel settembre del 2021 e che ha colpito anche polmoni e fegato.

Dato il peggioramento delle ultime settimane e, appunto, il fatto che la chemio non stava facendo più il suo effetto, Pelé è stato sottoposto dai sanitari a cure palliative che servono per alleviare il dolore e facilitare la respirazione. Non sono bastati gli interventi dei medici, però, per l’ex attaccante brasiliano che adesso, almeno, potrà mantenere la promessa fatta il 25 novembre 2020: andare “lassù a giocare con Maradona”. 

Pelé, insieme alla leggenda argentina, ha fatto la storia del calcio. Il brasiliano fa parte, chiaramente, della National Soccer Hall of Fame ed è stato votato Pallone d’Oro FIFA del secolo. Ha stabilito record su record con il Santos, ma soprattutto col suo Brasile. Con i ‘verdeoro’ ha segnato 77 gol ed è il miglior marcatore nella storia della Nazionale (ma occhio a Neymar, che ormai è molto vicino).

Un altro record con la Seleçao è quello dei tre Mondiali vinti, più di tutti . Pelé vince il primo in Svezia, nel 1958, a soli 17 anni. Ed è già protagonista: segna per la prima volta al Mondiale contro il Galles a 17 anni e 239 giorni (ancora oggi è il più giovane) e chiude il torneo con 6 gol e dunque come secondo miglior marcatore (dietro a Fontaine).

Il secondo, Cile 1962, lo vince invece da non protagonista. Questo per un infortunio arrivato proprio durante il Mondiale, nella seconda partita, dopo un debutto strepitoso con gol e assist contro il Messico. Dopo che nel ’66 viene eliminato dal Portogallo di Eusebio, ma Pelé si riscatta nel 1970, in Messico: il Brasile batte 4-1 l’Italia con gol della leggenda, la quarta nel suo terzo – ed ultimo – Mondiale vinto.