Francesco Ghirelli è intervenuto in conferenza stampa dopo la rielezione a presidente della Lega Pro per il prossimo quadriennio e ha presentato le linee guide del suo programma, che si sviluppa su un punto principale: la riforma dei campionati.
“I nostri obiettivi sono due: sostenibilità economica e riforma dei campionati – afferma – . Abbiamo alcune priorità: fuori i banditi, dentro i virtuosi, dopo la tragedia della famosa partita che ha coinvolto la Pro Piacenza e che ha fatto parlare anche il New York Times. Il nostro obiettivo è diventato quello di portare a termine il campionato con tutte le squadre, mi dispiace per il Trapani ma questo ha rappresentato un cambiamento radicale, se non si rispettano determinati parametri si fa fuori dal torneo”.
Ghirelli ha parlato di uno dei grossi problemi che ha affrontato nell’ultimo periodo, quello con Eleven Sports: “I tifosi erano arrabbiati visto che non potevano neppure andare allo stadio. Abbiamo reagito cambiando passo, rimettendo in piedi Eleven e dando un colpo di reni molto forte. Con Sky abbiamo fatto un accordo che inseguivamo dal 2011. Inoltre sfruttiamo la partnership con la Rai e abbiamo intrapreso un’esperienza nazionale con il canale tematico della Ternana. Senza dimenticare l’accordo che ci permetterà di trasmettere le partite in italiano in tutto il mondo. Contemporaneamente stiamo lavorando su Youtube e Amazon. Quella di diversificare è stata una scelta strategica e l’ abbiamo fatta nel momento in cui stava cambiando il mercato globale”
E sul futuro, dice: “Non sono spaventato, grazie anche al mio carattere, se lo fossi me ne sarei andato. Ero più emozionato l’altra volta, adesso sono più consapevole di ciò che abbiamo davanti, l’esperienza di questi due anni mi è servita. Ritengo che ci siano delle potenzialità enormi. Questo è un momento di crisi, al quale arriviamo senza grandi risorse finanziarie. Mi conforta la squadra che abbiamo messo in piedi, mi dà la consapevolezza che le competenze possano consentire a questa Lega di avere grande convinzione”.
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