Napoli, Sarri: “Abbiamo fatto il massimo, turnover col Verona”
La legge del “San Paolo”. Il Napoli non fallisce la gara di andata dei preliminari di Champions League. Gli azzurri stendono il Nizza per 2-0. Mertens e Jorginho permettono alla squadra partenopea di avere un buon vantaggio in vista della gara di ritorno. Brutta sconfitta invece per i francesi, che perderanno Koziello e Plea causa espulsione. Favre potrebbe ritrovare però Balotelli e Snejder.
“Abbiamo fatto il meglio che possiamo fare in questo momento della stagione”, afferma Maurizio Sarri al termine della gara. “Ci manca un pizzico di lucidità sotto porta – prosegue nella sua analisi – , ma in questo momento sono soddisfatto di cosa ha fatto la squadra”. Il tecnico azzurro è quindi soddisfatto, visto anche che la sua squadra si è adattata al modulo del Nizza: “Non ce l’aspettavamo che loro giocassero a cinque dietro, nell’intervallo abbiamo fatto un riepilogo di quello che facciamo contro difese a cinque, economizzando certi movimenti. Ci siamo rimessi in ordine mentale, anche perchè questa è una squadra ormai pronta ad affrontare ogni tipo di modulo”, spiega.
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Dopo la gara di Champions, testa al campionato e il primo mini tour de force per gli azzurri: “I recuperi non sono un problema insormontabile, credo che adesso i giocatori possano giocare abbastanza spesso, questo è senza dubbio un bene. Cambieremo sicuramente qualcosa in vista della partita di sabato contro il Verona, al momento il problema può essere più la brillantezza più che il recupero”, ammette Sarri a Premium Sport.
Sarri annuncia dunque il primo turnover stagionale. E chissà che negli undici titolari troverà spazio Milik, subentrato a Mertens questa sera e protagonista di un gol clamoroso sbagliato a pochissimi metri dalla porta: “Ha sbagliato un’occasione da gol, un movimento ma non è stato l’unico. Non è entrato male, ha fatto un ottimo lavoro difensivo e questo è un ragazzo che negli ultimi sette-otto giorni si sta muovendo bene in allenamento”, la difesa di Sarri al suo attaccante. Primo atto quasi perfetto per i partenopei.