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Osti: “Siamo contenti dei 33 punti e di aver scelto Inzaghi. Sull’addio di Brunori…”

E’ il direttore sportivo a prendere la parola per primo dopo la vittoria del Palermo sul Padova. Il dirigente rosanero ha tirato le somme di questa prima parte di stagione.

Volevo fare un primo bilancio di quello che è stato il girone d’andata anche se manca una partita. Quando abbiamo costruito questa squadra sapevamo che l’impronta sarebbe stata questa, le squadre di Inzaghi basano la propria forza sull’aspetto della fisicità nell’ambito della partita. Sono soddisfatto di quello che la squadra ha prodotto fino a oggi”.

Sono contento dei 33 punti – prosegue Osti -, speriamo di andare a Mantova e giocare la nostra partita come sempre. Si può sempre migliorare ma il compito di un allenatore è migliorare la rosa che ha. La squadra ha già la miglior difesa e il terzo miglior attacco: capire dove perfezionare non è facile”.



La serie B, per il ds, è ancora lunga. “Siamo contenti del quarto posto. In questo campionato si gioca per 20 minuti ma poi la fisicità la fa da padrona. Vedremo come questa squadra riuscirà a ripartire”. Poi, il vicino addio di Brunori.Se Matteo deciderà di lasciare il club è chiaro che il Palermo lo accetterà e asseconderà la sua scelta. Il discorso è lungo e il mercato non è ancora cominciato”.

Sapevamo che sarebbe stata una squadra più fisica che tecnica – prosegue -. Io ritengo che la qualità migliore di un allenatore sia quella di riuscire a caratterizzare una squadra nel minor tempo possibile. E penso che Inzaghi ci abbia messo poco. Siamo contenti di averlo scelto, quest’arrivo ha creato un grande entusiasmo in città”.

Infine, il mercato. “Io non penso serva molto, Palermo è una squadra forte e ritengo coperta in tutti i ruoli. Valuteremo attentamente quello che saranno le opportunità di mercato e ci ragioneremo. Magnani? Se n’è parlato tanto, ma è una situazione delicata. Al momento siamo soddisfatti, ma questo campionato ogni domenica riserva delle sorprese”.

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7 thoughts on “Osti: “Siamo contenti dei 33 punti e di aver scelto Inzaghi. Sull’addio di Brunori…”

  1. Dalle parole di Osti (“non penso serva molto, Palermo è una squadra forte e ritengo coperta in tutti i ruoli”) si capisce che a Gennaio non arriverà alcun rinforzo, e sottolineo RINFORZO, non mero innesto.

    Molti giornalisti non capiscono sta differenza, e , spesso con sprezzo del ridicolo, definiscono “rinforzo” l’innesto di qualsiasi giocatore per quanto insulso, anche di un Appuah qualsiasi.

    Ovviamente non è vero che il Palermo è coperto in tutti i ruoli, e, se il Palermo ambisce a giocarsi la promozione diretta, non è vero nemmeno che “non serve molto”.

    Se invece l’obbiettivo è chiudere nelle prime 4 posizioni, per poi disputare i playoff partendo da una posizione di vantaggio, allora è vero che “non serve molto”. Tutto è relativo, insomma.

    D’altronde non si può negare che Osti sia un ottimo DS; la scorsa estate gli era stato evidentemente chiesto di snellire il monte ingaggi facendo un mercato quasi a zero, e lo ha fatto. Ma dato che la Proprietà, la scorsa estate, non aveva messo a disposizione un budget importante per il calciomercato, era prevedibile che a Gennaio il trend non sarebbe cambiato….e le parole di Osti sembrano appunto confermarlo

  2. Insomma non arriva nessuno. Complimenti ai cretini illusi che pensavano ad un grande mercato a gennaio. Insomma, addio A. A conferma che chi non vuole andare in A è la proprietà.

  3. Quanto ai punti fatti faccio notare che l’anno scorso la terza (Spezia) alla fine dell’andata girò a 38 punti. Ed aveva 9 punti di vantaggio sulla quarta.
    Qui il Palermo girerà al massimo a 36 punti (vincendo a Mantova, tutt’altro che facile) a meno due dallo Spezia e data probabilmente quarta. Ma di che si esalta Orsi?

  4. Altra considerazione: speriamo che la società Palermo “Pyongyang” FC prima o poi consenta anche ai giornalisti di fare SEMPRE domande ai suoi tesserati, sia nel pre che nel post-partita.
    Ste domande preconfezionate – tipo “qual è il suo colore preferito”, o “bella vittoria eh” – che il dipendente della società impiegato nel reparto comunicazione/marketing pone all’allenatore o al DS o al giocatore di turno sono imbarazzanti

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