Parma, l’avv. Chiacchio: “Retrocessione? Richiesta inammissibile. Pene eccessive”

Parla l’avvocato Eduardo Chiacchio. Il legale del Parma ha commentato ai microfoni della Gazzetta di Parma l’esito dell’udienza: “Le pene comminate, sia per la società che per il calciatore, sono decisamente eccessive. Credo oggi, ancor più di prima, che il tentato illecito non ci sia stato così come non si identifica, nel caso specifico, la responsabilità oggettiva del Parma”.

PALERMO, CALPESTATO IL “SENSO DELLA GIUSTIZIA”

“Retrocessione? Abbiamo sempre creduto che quella fosse una richiesta inammissibile anche perché – continua – e questo è uno dei nostri punti di forza, in quel caso il Parma avrebbe avuto il diritto di disputare i playoff. Lo ripeto, è stato un elemento importantissimo ai fini della decisione finale”.

SENTENZA CHIEVO, IL DISPOSITIVO INTEGRALE

L’avvocato analizza il futuro prossimo, che prevede il ricorso sia del Parma che del Palermo: “Mi stupirei molto se la Procura Federale presentasse ricorso, visto che la pena subordinata richiesta per il Parma è stata accolta quasi in toto dal tribunale. Se l’accusa non si appellerà, ci troveremo in secondo grado con sole due parti, il Parma e il Palermo. La mancata presenza della Procura un handicap per il Palermo? Credo di sì, facendo un parallelo con il processo ordinario, sarebbe come se la parte civile si presentasse in secondo grado senza la presenza del pubblico ministero“.

SENTENZA PARMA, IL DISPOSITIVO INTEGRALE

“Sicuramente chiederemo che il resto venga derubricato da tentato illecito sportivo a slealtà sportiva; c’è il precedente Napoli-Giannello che ha fatto scuola -conclude – . Il calciatore venne condannato in primo grado per tentato illecito mentre alla società vennero comminati due punti di penalizzazione. In appello quella sentenza venne completamente ribaltata e al Napoli venne inflitta un’ammenda. I tempi? L’udienza dovrebbe essere fissata tra il 4 ed il 10 agosto e la sentenza arriverà il giorno stesso già accompagnata dal dispositivo“.