Palermo, l’attacco non ingrana: i numeri offensivi sono da metà classifica
Il Palermo si conferma una squadra solida, organizzata ed equilibrata. Inzaghi ha restituito compattezza e certezze al reparto difensivo, con un gruppo che riesce a esaltarsi proprio nei momenti di difficoltà.
Restano però ampi margini di crescita nella fase offensiva: se è vero che in Italia spesso a vincere è chi subisce meno gol, una certa sterilità sotto porta potrebbe rappresentare un limite nel lungo periodo. I dieci gol realizzati finora sono bastati per conquistare il secondo posto in solitaria, ma le statistiche d’attacco restano da squadra di metà classifica.
Tanto costruisce, poco concretizza
La statistica degli xG (gol attesi) resta sempre un parametro relativo – lo scorso anno il Palermo chiuse comunque tra le migliori in questa voce – ma offre un’indicazione utile sulla produzione offensiva. In questa stagione, la squadra di Inzaghi è distante dai vertici, con un dato solo nella media rispetto alla ‘capolista’ Cesena. Un segnale chiaro: i rosanero, soprattutto in alcune partite come quelle contro Venezia e Modena, hanno mostrato un indice di pericolosità offensiva piuttosto basso.
Il Palermo non brilla nemmeno nella finalizzazione. La squadra di Inzaghi costruisce, ma spesso non concretizza quanto produce. I rosanero arrivano con buona frequenza al tiro, ma senza l’efficacia necessaria per trasformare le occasioni in gol. Manca anche un pizzico di coraggio: se il dato delle conclusioni in porta è tra i migliori della categoria (terzo posto), il numero complessivo di tiri resta invece nella media.
La qualità delle opportunità non manca: i rosa calciano mediamente da una distanza più ravvicinata rispetto a tutte le altre squadre, dimostrando di saper arrivare in area con continuità e costruire situazioni potenzialmente pericolose. Tuttavia, il volume offensivo non si traduce con la stessa efficacia in gol. Quando la squadra riesce a calciare, la percentuale di realizzazione resta contenuta, con poco più di un gol ogni undici tiri.
Brunori ancora a secco, Palumbo non si accende
Stanno mancando i gol di attaccanti e calciatori offensivi. A parte Pohjanpalo, autore finora di quattro reti, l’unico a essersi sbloccato è Le Douaron, che ha segnato contro il Bari. Anche in questa statistica il Palermo resta a metà classifica: le squadre più prolifiche in termini di gol degli attaccanti sono Modena ed Empoli, con nove marcature ciascuna.
Ci si aspettava un contributo maggiore da Brunori, ancora a secco: nella sua esperienza in rosanero non era mai successo che rimanesse senza gol nelle prime otto giornate di campionato. Palumbo, pur non essendo un vero e proprio attaccante, dovrebbe essere il giocatore in grado di innescare le punte, ma anche lui non è ancora entrato pienamente nei meccanismi offensivi. Dopo un avvio di stagione complicato, l’ex Modena ha ritrovato brillantezza atletica, ma ora serve un salto di qualità negli ultimi 30 metri, la zona in cui può davvero fare la differenza.
Il nuovo equilibrio passa dall’attacco
I dati offensivi mostrano che il Palermo ha ampi margini di miglioramento. Due anni fa, la squadra di Corini partì forte, segnando molti gol ma subendone altrettanti: quando la vena realizzativa si affievolì, emersero i problemi difensivi.
Inzaghi vuole evitare lo stesso errore. Prima ha consolidato la difesa, ora è necessario migliorare l’attacco, senza però compromettere tirare troppo la coperta. La parola chiave resta ‘equilibrio’, la vera forza di questo Palermo.

In questa squadra manca chi innesta in modo decente gli attaccanti, manca chi sa fare girare sapientemente il pallone.
I tifosi lo vedono e lo sanno, ma anche quest’anno non è stata risolta questa lacuna.
Ranocchia fa parzialmente questo, ma alla fine, per la sua scarsa dinamicità e compassatezza, risulta spesso falloso e non preciso.
Gli altri sono mediani. E’ tutt’altro che piacevole vedere centrocampisti avversari abili nel dribbling nel possesso palla nella dinamicità metterci sotto di brutto. Mettici che Palumbo non ha ingranato bene e Brunori pure e la situazione è questa. Ma è un gatto che si morde la coda questa situazione. Pojampalo fa tenerezza per come si sbatte e per i palloni spesso non decenti che gli arrivano. All’inizio del mercato sembrava che erano interessati ad Esposito, che ha le doti che mancano a centrocampo a questo Palermo, invece poi si sarà deciso di puntare su quelli attuali. Ma secondo me qui ne servirebbero altri ancora, oltre Esposito, di centrocampisti dal piede buono.
Statistiche che offrono lo spunto per una analisi (ed essendo io analista calcistico….)…I dati riportati nell’articolo possono essere interpretati come sintomatici di due problemi principali che incidono sulla qualità ed efficacia della fase offensiva:
1) In generale, un problema di costruzione del gioco;
2) Più specificamente, un problema di precisione dei singoli giocatori, visto che, come riporta l’articolo, il Palermo mediamente da una distanza più ravvicinata rispetto a tutte le altre squadre ma segna poco.
Causa principale del primo problema: manca un giocatore che sappia svolgere efficacemente il ruolo di regista. L’ultimo giocatore di quel tipo che abbiamo avuto in rosa è stato Stulac, che purtroppo arrivò a Palermo atleticamente finito, per cui in fase di interdizione/difensiva era deleterio.
Ranocchia non è quel tipo di giocatore. Ripeto per l’ennesima volta che per me, tra quelli in rosa, quello che può fare meglio il regista è Palumbo. Sta cosa per cui Palumbo può “davvero” fare la differenza solo negli ultimi 30 metri è una idea di Inzaghi, non verità divina. Ogni allenatore ha le sue fisse, e questa fissa per me impedisce ad Inzaghi di sperimentare soluzioni tattiche alternative che potrebbero anche risolvere il secondo problema, quello della scarsa precisione dei singoli giocatori.
E qua torniamo al modulo. Concludiamo molto da vicino ma siamo poco precisi? Dipende pure chi conclude da vicino o come si arriva a concludere da vicino. Entrambe le cose dipendono molto dal modulo. Il 3421 è un modulo che allontana dalla porta non solo Brunori, ma pure Le Douaron, che da quando è a Palermo ha fatto vedere le migliori cose come unica punta (l’anno scorso, nel periodo di Novembre-Dicembre, prima che arrivasse Poja). Alternative:
352 – Per me il miglior modulo possibile, che aiuterebbe pure a nascondere le gravi lacunosità e ristrettezze della rosa. Palumbo cc centrale/regista Brunori o Le Douaron seconde punte.
3412 – Palumbo cc centrale/regista, Ranocchia trequartista, davanti Poja e Brunori/Le Douaron.
Ritengo che entrambi i moduli siano preferibili al 3421, con Brunori – Le Douaron fare i “finti trequartisti” e risultanti puntualmente né carne né pesce.
Non ci voleva “l’analista”: bastava un semplice tifoso scarso di calcio per capire che non riusciamo a costruire gioco, che manca un regista (io sono 4 anni che lo scrivo) e che si fa fatica a metterla dentro…
I moduli non c’entrano nulla: c’entrano i giocatori modesti che abbiamo.
Quanto a Palumbo, che per me resta e resterà un flop (da ma stra-annunciato, insieme a Gyasi), non ha mai giocato regista: quindi non c’entrano le convinzioni di Inzaghi, c’entra la sua storia personale.
Farlo giocare regista – come Ranocchia e tutti gli altri – sarebbe l’ennesima scommessa: ma ormai il Palermo targato City Group sembra – da anni – una sala Bet&Win…
Ps neanche Stulac è stato mai un vero regista…
E’ inutile che scrivi papelli perchè sei tutto tranne che un analista calcistico..palumbo è un trequartista ..mettiti il cuore e il cervello in pace
Ma l’Analista sa, diversamente da te, che Palumbo ha giocato regista per metà della sua carriera. Te l’ho già detto: non sei il Gattopardo ma Ippolito. +++++ ++++++ +++++++ ++++++++++++++++++++
Mi sarebbe bastato Castagnetti caro Valerio che dopo aver fatto volare la Cremonese oggi sta guidando alla grande il Cesena. Esposito costa, pare tre o quattro milioni . Sarebbe un’ottimo investimento però anche per i prossimi anni. Tocca alla proprietà come dico sempre decidere il da farsi. Attendiamo però anche che Palumbo mostri le sue qualità.
Di Brunori infine abbiamo detto più volte. È un forte centravanti che sta adattandosi quale rifinitore con enormi difficoltà. Non ha le caratteristiche e si vede . Inoltre ho l’impressione che via via si stia un po’ spegnendo .
Parisi, ma allora non siamo più @da punteggio record, da promozione diretta”, ecc. ecc? Ohibò…
ma lei oltre a non capire e a dimostrare una stupidità da punteggio record non riesce neanche a leggere e ad articolare un pensiero sereno, è veramente triste, si curi, vada via da qui se ne è capace. Divorato dalla presunzione, accecato dal livore, ma che cazzo di vita è? (gm)