Lopez: “Nel calcio in un attimo tutto può cambiare, non bisogna mollare”

Diego Lopez

Una sconfitta che sa di condanna quella contro il Cagliari: come in un film già visto, gli uomini di Rastelli abbattono in rimonta il Palermo che proprio tra le mura amiche del Renzo Barbera ha perso non solo l’ennesima chance fondamentale ma, probabilmente, anche l’ultimo treno per la salvezza.

I rosanero non vincono da ben 7 gare, una situazione catastrofica per una squadra che partita dopo partita si gioca una fetta importante di campionato, la stessa squadra che settimana dopo settimana, però, dimostra, palesemente di non essere in grado, ne’ tecnicamente ne’ fisicamente, di poter approfittare delle difficoltà dell’Empoli che dopo i 30 punti raccolti nel girone di andata è stato ingoiato dal vortice della crisi, quella crisi che ha permesso al Palermo di sperare.

Adesso, però, non c’è più tempo per sperare. Questo, è il momento di fare i fatti, il momento di giocare con testa e cuore: “Manca ancora qualche partita prima della fine del campionato, ma oggi – sottolinea Lopez intervistato dalla Rai -, abbiamo perso una grande possibilità per fare risultato. Siamo partiti bene, abbiamo trovato il gol e quasi il secondo, ma siamo usciti male dagli spogliatoi, come al solito, perché ci è capitato anche contro Torino e Udinese: è difficile da spiegare perché accade. Abbiamo preso subito il secondo gol e lì è stata una grande mazzata”.

La debolezza mentale incide, probabilmente, più della debolezza fisica ma nonostante ciò la squadra continua a sperare e Diego Lopez, nella consueta conferenza stampa post gara, spinge l’organico a non mollare: “La partita è stata fatta da uomini, però nel secondo tempo abbiamo subito questo crollo mentale. Il fatto di prendere gol non significa non essere uomini, il crollo mentale è causato dalla nostra debolezza. Subito dopo il pareggio abbiamo perso concentrazione, e questo non va bene. Questa sconfitta è amara da digerire, il tempo è sempre meno ma dobbiamo continuare a guardare in casa nostra, senza pensare alle altre. Bisogna trovare una squadra e andare avanti con una squadra, non dobbiamo pensare all’anno prossimo, perchè la stagione non è ancora finita e nel calcio in un attimo tutto può cambiare. Anche se la situazione è difficile non bisogna mollare”.

“I ragazzi sono molto delusi, li abbiamo visti anche sul campo a fine gara. Il loro umore – conclude il tecnico uruguaiano – è molto negativo”.

 


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