“Arrostute”, risotto e l’amore dei familiari: la Pasquetta del Palermo

FOTO PUGLIA / PEPE

Pasqua e Pasquetta ai tempi del Covid-19, anche per il Palermo. Salvatore Geraci, sulle pagine del Corriere dello Sport, racconta come i giocatori rosanero hanno passato queste feste.

Sforzini, per esempio, ha fatto pervenire al figlio Marcello, sei anni, una maglia del Palermo, un album completo delle figurine e una foto con messaggio: “Lontani ma vicini”, ravvivata da un cuore. Pergolizzi ha pranzato con il fratello che abita nella stessa villetta a schiera. Sempre in contatto con moglie e figli che vivono ad Ascoli.

Felici, Lucca, Vaccaro e Ferrante hanno deciso per il barbecue, alternandosi alla griglia, un pò tutti. Per Langella, Peretti, e Fallani pranzo a base di risotto, preparato da Langella che, fra tutti, è il più “stellato”, in quanto il padre, Salvatore, gestisce una pizzeria in pieno centro a Pisa. Con Doda, che vive in un monolocale accanto, ospite gradito. Tutti sempre in linea con i consigli dello staff rosanero, non si deve esagerare.

Per i palermitani, invece, il conforto di mogli, madri e fidanzate: Accardi, per tradizione familiare, non disdegna i fornelli; e Crivello, figlio dell’ex macellaio di Mondello, ha scelto minuziosamente i tagli di carne da arrostire.

A nessuno è mancato l’affetto dei parenti, anche se lontani. Soprattutto per i giovani rosanero, sono stati giorni di videochiamate. “Mattia sta bene – spiega papà Fallani – . Non nego che una certa preoccupazione ci sia ma lo vediamo in buone mani ed è sotto controllo”.

“Questa esperienza ha cambiato mio figlio – racconta mamma Peretti – . I ragazzi hanno capito il significato di soffrire e arrangiarsi per dare uno scopo ai loro ideali”.

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