Bouy si presenta: “Sono in un grande club, penso a dare il massimo”

Per completare il centrocampo il Palermo ha acquistato Ouasim Bouy, centrale classe 1993 di proprietà della Juventus. Un colpo a sorpresa dei rosa, un giocatore di qualità che ancora cerca il salto di qualità dopo un inizio di carriera tortuoso, ricco di prestiti in squadre minori. Per Bouy sarà la prima esperienza in Serie A, ed ha dimostrato tutta la sua felicità per questa avventura: “Mi aspetto un’esperienza positiva – ha dichiarato l’olandese di origine marocchina – per questo sono venuto qui. Il Palermo è un grande club, con tanta storia. Sono orgoglioso di aver avuto la fiducia del Palermo, sono felice e contento. Dal primo momento ho sentito l’affetto della squadra, sento di essere a casa”.

Bouy è un centrocampista di corsa, come confermato dallo stesso in conferenza stampa: “Io sono un mancino di corsa, ho visione del gioco e cerco di fare gol da centrocampista. La squadra ha fame, vuole fare bene e l’ho visto nella sfida contro l’Inter. Questo è positivo. I miei modelli sono Pirlo e Gerrard. Alla fine, però, si seguono alcuni modelli ma poi alla fine bisogna fare il proprio meglio per sé stesso e per i compagni. Posso giocare sia da regista che da mezzala, dipende da dove mi vuole mettere in campo il mister. In Olanda ho fatto entrambi i ruoli, addirittura ho giocato da trequartista”.

Idee chiare per il giocatore che ha avuto un primo contatto positivo con la squadra: “Con Lazaar, Aleesami e Quaison ho avuto il primo contatto. Dopo il primo allenamento siamo andati tutti a cena insieme, questo è positivo. Mi piacciono gli allenamenti di Ballardini, pieni di corsa e uso della palla. Bruno Henrique e Diamanti? Sono giocatori d qualità”.

La condizione già c’è, e Bouy è pronto a scendere in campo contro il Napoli: “Io sto bene, devo solo dare il massimo. Poi deciderà il mister. C’erano altre squadre su di me ma il progetto del Palermo mi ha convinto. Bisogna sempre credere di fare gol dipende dal ruolo dove giocherò. Per ora penso di fare bene per la squadra, non penso al singolo. Bisogna essere uniti come squadra, i gol poi arriveranno da sé”.


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