Baldini: “Il Palermo non deve farsi travolgere dagli episodi. Somma…”

FOTO PEPE / PUGLIA

Parola d’ordine: non farsi travolgere dagli episodi. Silvio Baldini interviene in conferenza stampa alla vigilia del match di Campobasso (prima partita esterna dopo due match interni) e torna a evidenziare l’aspetto psicologico oltre che tattico, chiedendo al Palermo di imparare a gestire i momenti di difficoltà e – di conseguenza – gestire bene la partita aggredendo sempre l’avversario. Sul fronte della formazione, invece, Baldini non si nasconde: Somma e Odjer saranno titolari.

 

ORE 11.46 – “Se il settimo posto mi preoccupa? Preoccuparmi dopo tre partite secondo me è eccessivo, altrimenti dovrei cambiare mestiere. Se uno si preoccupa subito poi non riesce a trasmettere le sensazioni migliori alla squadra. Ci sono ancora tante partite. Semmai mi devo preoccupare di capire come mai siamo passati da un ottimo primo tempo all’affanno del secondo. Mi preoccupo di capire il perché di questi cali. Ma l’idea che mi sono fatto è semplice. I ragazzi si sono fatti travolgere dall’episodio negativo e la squadra si è smarrita: è bastato questo episodio per farci venire addosso l’angoscia di non fare il risultato e quando capita poi lo paghi. Anzi: alle volte si perde; noi almeno abbiamo pareggiato”.

ORE 11.50 – “Doda ha avuto un problema distorsivo ieri e non è recuperabile. Dall’Oglio invece ha un ematoma che non è regredito: voleva stare con i compagni ma con il Messina di fatto non era disponibile. Purtroppo il dolore si è fatto troppo forte anche nell’allenamento di venerdì. Il Campobasso? L’avversario va aggredito. Non giocheranno di rimessa. Se tu dai occasioni di ripartire agli avversari, rischi sempre”.

ORE 11.53 – “Sul fronte dell’autostima, bisogna allenarla focalizzandoti sulla prestazione più che sul risultato (che dipende da vari fattori). E per prestazione intendo dare le cose che servono alla squadra e darle con fiducia. Devi sentirti libero e voglioso: ad esempio, ci possiamo anche spogliare in mezzo alla strada, ma devi avere la fame di dimostrare chi sei. Se iniziare a trovare piccoli appigli per giustificare le cose negative, non avrai mai autostima”.

ORE 11.56 – Sul mental coach: “La prima cosa che ho fatto quando sono stato chiamato è aver fatto notare che la squadra si smarriva in quelle partite che sembravano più facili sulla carta. Ci può stare ma non può essere una scusante. Non devi aver paura di dimostrare chi sei. E in questo senso il lavoro del mental coach diventa importante; con i ragazzi ha già un bel rapporto e spiega ai ragazzi cosa fare e su cosa focalizzarsi. I problemi ti devono mettere nella condizione di trovare la soluzione, non andare in difficoltà”.

ORE 11.57 – “Somma? Si è allenato benissimo, sicuramente giocherà. Glielo ho già detto. Ha dimostrato grande professionalità e voglia: Lancini è squalificato e tocca a lui. Sono convinto che farà una grande prestazione”.

ORE 11.59 – “Leader in campo come Santana lo scorso anno? Purtroppo Santana quest’anno non c’è, si capisce che ha carisma ed è innamorato del gioco. Un grande sostegno. Ma detto questo la squadra deve comportarsi come nel primo tempo contro il Messina: deve metterci il cuore e non farsi condizionare dagli episodi, rimanere compatta. Odjer? Anche lui giocherà dal primo minuto. Al posto di chi ancora non lo so ma giocherà: ha sempre dimostrato di avere voglia e di essere presente. Il modulo? Quando riusciamo a fare la manovra fluida, le occasioni arrivano. I moduli nel corso degli anni li ho provati tutti. Ma non è tanto il modulo ma lo spirito che ti fa realizzare grandi cose e tante situazioni da gol”.

ORE 12.03 – “Sia chiaro: non mi sento un professore di calcio, uno che ha un concetto di calcio. La caratteristica semmai che voglio dare alla squadra bisogna essere organizzati e veloci per andare a far gol. Tutti vorremmo ovviamente che l’amarezza di mercoledì non ci fosse stata. Faccio un esempio: una volta la Juventus di Platini vinceva il derby 2-0 e poi venne rimontato 2-3 in 5 minuti. Anche i campioni hanno i blackout: è troppo facile dire vinco 2-0 mi copro; ma il calcio non è questo. Ci sono sempre gli episodi. Il problema è che il Palermo (in quei 20 minuti) è passato dal giocare in 20 metri al giocare in 40 metri. Non siamo stati corti e aggressivi, pronti sull’uno contro uno. Non siamo riusciti a fare quello che sappiamo fare. Il calcio è fatto di tanti episodi”.

ORE 12.06 – “Troppo corti ed esposti sulle corsie laterali? In effetti è vero: l’altra sera è successo. É chiaro che se tu ti metti a zona male poi è inutile stare in 40 metri, dove c’è la palla ci deve essere qualcuno a impedire la ripartenza. Sul gol preso da calcio d’angolo… può succedere. Difesa? Certamente marcheremo i più bravi. Per quanto riguarda gli altri, invece, preferisco giocarmela sullo spazio e non sull’uomo”.

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11 thoughts on “Baldini: “Il Palermo non deve farsi travolgere dagli episodi. Somma…”

  1. Nell’occasione del secondo gol del Messina c’erano 7 giocatori rosanero nella propria area di rigore che facevano le belle statuine!!

      1. Non è la mia professione come, del resto, la mia non era una critica ma la constatazione che in questa serie C non sta per adesso vincendo chi meglio gioca a calcio ma chi sa portare a casa il risultato. Ovviamente e sinceramente.

  2. Il campobasso dentro casa ha fatto solo 1 vittoria su 11 partite, con 20 gol subiti. Domani vedremo se il Palermo é una squadra oppure se il campionato é giá finito..

  3. Promemoria per i tifosi palermitani in trasferta domani:
    Chi va a campobasso rispetti la tifoseria molisana, con cui c’era una bella amicizia negli anni ottanta (tra gli smoked head e gli altri gruppi di campobasso da una parte e commandos, indians, eagles, brigate, vecchia guardia e warriors dall’altra).
    Ancora oggi sono rimasti stima e rispetto reciproco (all’andata gli ultrà del campobasso sono stati ospitati prima della partita nella sede della curva nord inferiore).

    1. Non mi sembra che i tifosi rosanero vadano in trasferta per fare i teppisti … certe raccomandazioni falle ad altri.

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