Caso plusvalenze, il Chievo non ci sta: “Agito secondo le regole”

Entro venti giorni si celebrerà il processo sportivo nei confronti di Chievo e Cesena per il caso delle plusvalenze fittizie, ampiamente discusso in questi giorni. Vi sono 15 operazione di compravendita sospette con 30 calciatori coinvolti e plusvalenze sospette con cartellini gonfiati fino al 9000%.

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I presidenti dei due club, Campedelli e Lugaresi, sono stati deferiti così come le due società (per responsabilità diretta) e adesso si attende una punizione: più probabile una richiesta di pesante penalizzazione in classifica piuttosto che di una retrocessione (ammesso che il Cesena si salvi dal fallimento).

Il Chievo però non ci sta e tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale giustifica le proprie azioni: “Ribadiamo con fermezza di sentirci estranei a ogni contestazione ricevuta dalla Procura Federale della FIGC, avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali”.

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Il presidente clivense, Luca Campedelli è sicuro della sua innocenza: “Abbiamo rispettato le regole e lo dimostreremo. La società ripone la massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva e si riserva di agire in tutte le sedi competenti per difendere l’immagine del club”.

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