Catania, Ferraù: “Il debito si aggira tra i 55 e 60 milioni. Tacopina…”

L’avvocato Giovanni Ferraù, tornato presidente del CdA della Sigi (proprietaria del Catania), è stato intervistato durante la trasmissione televisiva Corner, in onda su Telecolor, e ha fatto il punto della situazione sulla trattativa con Joe Tacopina.

“La trattativa con Tacopina va avanti giorno dopo giorno, a piccoli passi ma concreti – afferma – . L’assemblea dei soci è andata molto bene, abbiamo avuto un’unanimità di votazioni in favore della continuazione della trattativa con Tacopina, abbiamo affrontato le tre singole proposte illustrate per mezzo dell’avv. Arena. C’è stata all’unisono la volontà di concludere l’affare e capire quale potrebbe essere la soluzione migliore. Una buona fetta di soci gradirebbe rimanere in questa meravigliosa avventura iniziata il 23 luglio“.

“Il debito è noto, così come gli impegni per abbatterlo – forse dimezzarlo – sono già in atto. L’avvocato Augello ha già compiuto vari passi in avanti per definire la questione con i creditori. Tacopina ha il diritto e dovere di partecipare a questa definizione transattiva con l’auspicio di abbattere un debito arrivato a questo punto per affari conclusi in epoche non troppo lontane in maniera forse poco avveduta. Il debito si aggira tra i 55 e 60 milioni“, continua Ferraù.

Ferraù parla anche delle questioni riguardanti la squadra: “Quando il ritorno al ‘Massimino’? L’1 novembre giocheremo sicuramente a Lentini, spero che si possa tornare contro il Bisceglie. La risposta ultima la daranno i tecnici che si sono occupati del manto erboso. Preferiamo aspettare magari una settimana in più. L’appello del Catania contro il -4? È fondato, quanto meno dovrebbero riconoscerci almeno il -2… ma andrebbe cancellata l’intera penalizzazione a nostro avviso”.

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5 thoughts on “Catania, Ferraù: “Il debito si aggira tra i 55 e 60 milioni. Tacopina…”

  1. Il Palermo è fallito per non aver pagato la fideiussione di 800 mila euro per l’iscrizione al campionato di serie B..

      1. Sempre per 800 mila euro di fideiussione, se il Palermo si iscriveva poi bastava vendere qualche giocatore per sistemare un po i bilanci e andare avanti in attesa di qualcuno, come hanno fatto a catania, a quest’ora il Palermo poteva essere in serie B che è sempre meglio di stare in serie C.

    1. A quanto detto, è fallito per non aver pagato 6,99€ per sottoscrivere una PEC con cui mandare la sedicente fidejussione…

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