Cattani: “Ecco come ho portato Dybala a Palermo”

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Luca Cattani, ex direttore sportivo del Palermo, dalle colonne di Tuttosport racconta i retroscena sul passaggio di Paulo Dybala dall’Instituto de Cordoba al Palermo: “Stavamo chiudendo l’acquisto di Vazquez col Belgrano, in Argentina, e a tavola c’era anche il presidente dell’Instituto de Cordoba. Senza mollare il capretto, di cui è ghiottissimo, Juan Carlos Barrera ci disse: “Prendete Vazquez? Bravi, ma io ne ho uno più forte. Molto più forte di lui…”. Allora gli risposi che saremmo senz’altro andati a vederlo anche se, onestamente, in quel momento eravamo tesi più per la conclusione dell’altro affare che per la curiosità di un altro attaccante. Quel ragazzino, naturalmente, era Dybala: lo guardammo quatto volte, ma già dopo la prima con Zamparini avevamo deciso di prenderlo”. La concorrenza, ovviamente, non poteva che essere agguerrita: “Oltre a noi c’erano l’Inter, il Napoli e soprattutto il Porto – dichiara Cattani – ma il presidente sembrava intenzionato a non cedere il suo gioiellino. Il nostro merito non è certo quello di essere arrivati prima o di avere avuto chissà quale intuizione: si vedeva che era forte. Abbiamo avuto, piuttosto, costanza e perseveranza: ricordo che portai Barrera a Palermo da Zamparini, nel maggio del 2012, quasi di peso. E loro due, lì, si misero d’accordo. Fummo anche aiutati dalla circostanza che in quel periodo stava esplodendo Ocampos e le attenzioni dei grandi club erano tutte su di lui. Così noi potemmo lavorare sotto traccia…“.


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