Chi è Paola Egonu, la portabandiera olimpica ai Giochi di Tokyo 2020
Rappresentante di tutti gli atleti a cinque cerchi. É questo il ruolo scelto alle Olimpiadi di Tokyo per Paola Egonu, superstar della pallavolo italiana e mondiale, selezionata dal Cio (attraverso il Coni) come una dei 6 portabandiera olimpici: coloro che sono designati a portare la bandiera olimpica nella cerimonia d’apertura dei Giochi. Ma chi è Paola Egonu? Quale è la sua storia?
Paola Ogechi Egonu nasce a Cittadella (provincia di Padova) il 18 dicembre 1998 da genitori di origine nigeriana: nonostante sia nata in Italia, in virtù delle leggi italiane ottiene la cittadinanza solo a 14 anni, a seguito del rilascio del passaporto al padre. Sin da giovanissima pratica la pallavolo proprio nella cittadina veneta, ma il momento cruciale della carriera arriva nella stagione 2013-14, quando viene tesserata dal Club Italia (squadra della federazione Italia Pallavolo): vi resta per 4 anni, giocando una stagione in B1, una in A2 e altre due in Serie A1.
Già si parla nell’ambiente pallavolistico delle sue straordinarie doti, soprattutto in attacco: Egonu dimostra subito grinta, personalità e soprattutto potenza, sia nei colpi di attacco che nella elevazione. Paola oggi è alta 1,93m e in elevazione raggiunge i 3,44m; la potenza dei suoi attacchi è spesso irresistibile. Ne sa qualcosa l’allora San Casciano (oggi Firenze) contro cui Egonu nel campionato 16/17 segna 46 punti in una partita, record assoluto per la Serie A1 femminile (lo ritoccherà nel 2020/21, con 47 punti nella gara 1 delle finali scudetto).
Nel 2017/18 approda per la prima volta in un club vero e proprio, nella Agil Novara: con le piemontesi vincerà due supercoppe italiane, due Coppe Italia e la Champions 18/19. Poi il passaggio all’Imoco Conegliano con cui vince altre due supercoppe italiane e due coppa Italia, ma anche un Mondiale per Club (nel 2019). La sua consacrazione definitiva a livello di club arriva nella stagione post lockdown: nel 2020/21 vince il suo primo scudetto e fa doppietta con un’altra Champions League.
In maniera inesorabile, diventa un punto di riferimento anche in Nazionale: nel 2015 vince l’oro mondiale under 18 e trascina anche l’under 20 al bronzo. A Rio 2016 viene convocata – a soli 17 anni – ma per l’Italia è una spedizione fallimentare (azzurre fuori nei gironi) Nel 2017 è argento al World Grand Prix con la nazionale maggiore, mentre nel 2018 arriva a un passo dal diventare campionessa del mondo (Italia sconfitta in finale contro la Serbia in Giappone). Nel 2019 è bronzo agli Europei.
Oggi Paola Egonu è un personaggio a tutto tondo: campionessa e atleta devastante in campo; ragazza sincera ed estroversa fuori; seguitissima sui social dai giovani e sempre pronta a raccontare senza filtri e schemi preconcetti il suo modo di essere. E ora anche portabandiera olimpica.