Da Topolinia a Palermo: SuperPippo Inzaghi prepara i 'superpoteri' per trascinare i rosa in A ​​

Da Topolinia a Palermo: SuperPippo Inzaghi prepara i ‘superpoteri’ per trascinare i rosa in A

Cappellino verde, mantello rosso, costume attillato e… due dentoni in bella vista. Così si presenta Superpippo, l’alter ego supereroico di Pippo (Goofy) nella vasta galassia Disney. Nato come parodia bonaria dei supereroi americani, Superpippo fa la sua comparsa per la prima volta nei fumetti negli anni ’60, grazie alla geniale penna di Guido Martina e ai disegni di Giovan Battista Carpi. A differenza dei superuomini infallibili dei comics statunitensi, lui è un eroe buffo, stralunato, ma dotato di un coraggio incrollabile e di un cuore enorme.

La trasformazione avviene grazie a una manciata di noccioline speciali che gli conferiscono forza sovrumana. Basta addentarne una per trasformare il distratto e impacciato Pippo in un combattente del crimine (e dell’assurdo), pronto a difendere Topolinia da ogni sorta di minaccia. E sebbene le sue imprese siano spesso accompagnate da pasticci esilaranti, il risultato, in un modo o nell’altro, è sempre quello giusto: il male viene sconfitto.

Un nome, mille acrobazie

Nel suo modo maldestro e improbabile di salvare il mondo, Superpippo riesce a essere straordinariamente efficace. Proprio come Filippo Inzaghi, che del soprannome “Superpippo” ha fatto un marchio di fabbrica sin dai tempi in cui bucava le reti con il Milan e la Nazionale. Perché se c’è una cosa che ha accomunato il personaggio Disney al centravanti campione del mondo è la capacità di sorprendere, anche quando nessuno ci avrebbe scommesso.


Il soprannome nasce nei primi anni Duemila, quando Inzaghi, considerato da molti “tecnicamente limitato”, metteva comunque a segno gol decisivi con movimenti chirurgici, tempismo implacabile e un’istintività quasi surreale. Non era raro sentir dire che “non tocca un pallone per tutta la partita, ma poi segna e decide il match”. Come Superpippo, sembrava sbucare fuori dal nulla per risolvere la situazione all’ultimo istante.

Da goleador a condottiero

Col tempo, “Superpippo” ha smesso i panni da bomber per indossare quelli da allenatore, mantenendo però intatto quello spirito risolutivo e carismatico che lo ha sempre accompagnato. Ora la chiamata del Palermo, una piazza ambiziosa e affamata di riscatto.

Non è solo questione di nome: per i tifosi, Inzaghi incarna davvero l’archetipo dell’eroe. L’allenatore che arriva quando tutto sembra perduto, che sa infiammare lo spogliatoio, caricarsi sulle spalle il gruppo e provare l’impresa. Il suo arrivo in rosanero, in un momento di transizione, è stato accolto alla grande. Di un nuovo Superpippo, stavolta in carne e ossa.

Superpippo, ieri e oggi

C’è una strana poesia nel fatto che un personaggio nato per far ridere, e un calciatore spesso sottovalutato, abbiano finito per rappresentare – ciascuno a modo suo – l’idea dell’eroe popolare: non perfetto, non lucido, ma tremendamente efficace. Superpippo, che vola sopra Topolinia, e Superpippo, che vola in area piccola anticipando tutti.

Ora Filippo Inzaghi è pronto a indossare un nuovo costume: quello dell’allenatore del Palermo. Con l’obiettivo di portare la squadra più in alto possibile. Magari con qualche acrobazia imprevista, qualche rimonta impossibile, e quel misto di determinazione e incoscienza che è il vero superpotere dei suoi alter ego, a fumetti e non.

LEGGI ANCHE

PALERMO, INZAGHI È IL NUOVO ALLENATORE

CHI È FILIPPO INZAGHI

2 thoughts on “Da Topolinia a Palermo: SuperPippo Inzaghi prepara i ‘superpoteri’ per trascinare i rosa in A

    1. Uno che ha vinto 3 campionati di B non potrà che smascherare (se così sarà) le mancanze di società e squadra. Forza superpippo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *