Dragotto: “Pronta una cordata di imprenditori palermitani”

Un gruppo di imprenditori palermitani per il nuovo Palermo, rappresentati da Tommaso Dragotto. Queste le intenzioni del proprietario di Sicily by Car, che in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport esce allo scoperto sulle prospettive relative al bando pubblico per il nuovo corso rosanero: “In molti mi hanno chiesto di farlo e posso dire che una cordata ci sarà”.

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Intervistato da Fabrizio Vitale afferma: “Ho un amore esagerato per questa città e faccio tanto per Palermo, in passato sono anche sponsor. E posso dire che il danno fatto è pauroso; mi sento coinvolto da cittadino, una cosa del genere non dovrebbe accadere a una città come Palermo. Sono in trattativa con due-tre soggetti seri per partecipare al bando, anche se non ho buoni rapporti con Orlando. Non voglio creare problemi: sto lavorando ad una cordata ma non è necessario che io sia in prima fila. Al 90% sarà fatta da imprenditori palermitani. Le adesioni? Ne parlerò appena avremo raggiunto la certezza sui soldi, ma penso che per iniziare ci vogliano almeno di 10 milioni per arrivare in Serie C, qualcosa in più per arrivare in Serie B (in totale 20 milioni). A me interessa solo comporla, poi posso anche contribuire in altra forma. L’obiettivo è restituire il Palermo ai palermitani”.

Dragotto però non vuole metterla sin da subito come una gara con Mirri: “Va soltanto lodato per quello che ho fatto e sta facendo. Ho apprezzato il coraggio suo e della sua famiglia e apprezzo che si sta dando da fare in prima persona. Per tutto questo penso penso sarà lui il favorito“.  Ma in merito al bando avverte: “Limitazioni ai soggetti già proprietari di club? Davanti a un soggetto con forti garanzie, non vedo come si possa esprimere parere contrario. L’ideale sarebbe una proprietà che abbia il 75% a partecipazione palermitana e il 25% di imprenditori già impegnati. Sono d’accordo invece sull’azionariato popolare: la città deve tornare protagonista”.

Poi parla anche di Albanese: “Mi aveva chiesto di partecipare e in un primo momento avevo detto sì, ma poi è diventato talmente evidente che i soldi dei Tuttolomondo non c’erano e mi sono tirato indietro. Ma doveva esserlo anche Albanese, che adesso è sparito dalla circolazione. Ma questo è un problema che deve affrontare con la sua coscienza, ha fatto una figura davvero ridicola. I Tuttolomondo? Che fossero dei millantatori sono stato il primo a sostenerlo pubblicamente: hanno annunciato di querelarmi e io li sto ancora aspettando, ma credo che a breve saranno sotto il giudizio della Procura perché la società andrà in fallimento. Che non ci fosse la capienza finanziaria era chiaro”.

E sulle prospettive relative ad una candidatura a sindaco dice: “Non ho bisogno del Palermo per candidarmi. In tutti gli aeroporti d’Italia ci sono le mie foto. Se poi la città, vorrà che ci sia qualcuno che gestisca il Comune di Palermo in maniera manageriale… allora potrei pensarci”.

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25 thoughts on “Dragotto: “Pronta una cordata di imprenditori palermitani”

  1. In sostanza il Palermo è ambito solo da imprenditori locali, gente che non ha nemmeno i soldi per andare in serie B.
    Non lo vuole nessuno neanche a 0 euro, questa è una cosa tristissima.

    1. si vede che segui intensamente le vicende della squadra rosanero . Ma perche’ non te ne vai al mare invece di perdere tempo a scrivere ste ………….( lascio immaginare ai lettori )

  2. Il Sig Dragotto può fare i suoi passi ma se no ricordo male il bando obbliga il investimenti per i prossimi 3 anni e no ricavo. …….insomma se avete la pila partecipate altrimenti continuate a fare quello che sapete fare.

  3. Ho l’impressione che Mirri e Dragotto investiranno con il 75%delle quote,il restante finirà in mano a Ferrero,che in seguito diventerà il proprietario,ceduta la Samp….

  4. Dragotto è arrogante e presuntuoso devo anche dire che una volta gli scrissi una raccomandata a.r.anche in quel caso non si è degnato di rispondere volevo comunicargli che la stessa lettera la manadai ad Agnelli a Torino mi ha risposto in carta pergamenata!!!per uno che vuole fare il sindaco……dovrebbe imparare a comunicare di più è rimasto un troppo antico!!devo dire che la sua campagna sulle pagine domenicali di Gds la ho apprezzata e condivisa da anni su tutti i giornali cittadini mando le stesse lettere per segnalare il livello di sporcizia e arretratezza per colpa di Orlando!!a cominciare dalle rotonde dalla segnaletica stradale dai semafori ecc prìncipi minimi di civiltà!!anche su Tuttolomondo avevo detto che aveva ragione e la pensavo come lui anche se su questo giornale qualcuno poco furbo aveva detto che dragotto si occupava di macchine e quindi non poteva sapere………in questo senso bravo dragotto!!poi se vuole rivedere la mia lettera e chiamarmi per una chiacchierata sono a disposizione

  5. Il Palermo è talmente una piazza importante che se gestita con investimenti adeguati garantirebbe profitti e redditività. Ma gli imprenditori che hanno queste capacità di investimento certo non si trovano facilmente e meno che mai tra gli imprenditori siciliani. Quindi se passa l’idea di accontentarsi perché così vince la sicilianità è così svilente per il potenziale che ha il Palermo che sarebbe una negativa e inutile esperienza e ritarderebbe la riallocazione adeguata della squadra e della città ( 5 città italiana superiore perfino a Genova che ha due squadre in serie A ) . Quindi bisogna dare spazio ad Imprenditori con grandi capitali da investire altrimenti sarà un limbo eterno. Poi sentire le notizie che squadrette di provincia stanno raccogliendo diggià il patrimonio calcistico del decuius Palermo è svilente e provocatorio nei confronti del tantissimi tifosi in Italia e all’estero che i colori rosanero hanno .

  6. Comprendo che gestire la serie B o serie A ha un costo , gestire la serie D diventa più accessibile- Ma prima non si sono visti mai imprenditori locali ora invece c’è la fila- Gatto ci cova?

  7. Le foto di dragotto saranno un tutte le foto degli aeroporti, ma sinceramente come mirri lo sto conoscendo solo grazie al Palermo calcio. Considerato che è ultra ottantenne non mi pare esatto che il Palermo ne tanto meno la città possano cominciare da lui

  8. Di questi fantomatici imprenditori, visti i precedenti, gradiremmo conoscere, oltre i nomi, la reale possibilità finanziaria e possibilmente anche la fedina penale…

  9. Scusa direttore, che fine a fatto Foschi????? Perché non intervistarlo? Così apprendiamo cosa a da dire ai tifosi Palermitani. Grazie Direttore anticipatamente.

  10. Mi auguro, per il bene di questa squadra, che l’imprenditoria palermitana stia alla larga dal nuovo progetto. Questa è gente che, con tutto il rispetto, può ambire al massimo a fare la spola tra C e B. Servono capitali importanti.

  11. foschi è una delusione totale, prima gli inglesi sono persone serie, poi racconta la storiella che glielo ha strappato per metterlo nelle mani della de angeli che tanto aveva quattro compratori e in un mese si chiudeva. poi le tratative con york e dopo che quella vende improvvisamente ad arkus quando lui sino a poche ore prima diceva di non sapere chi fossero se ne esce che è contento della nuova proprietà . Ora non parla più come i vari albanese e macaione.
    Per me è complice di zamparini, se teneva alla piazza non si prestava a queste cessioni ridicole e vuotava il sacco perchè lui le cose non può non saperle.

  12. Il Lecce con una cordata di imprenditori locali è andato in serie A senza spendere cifre folli, serve competenza e passione.

  13. il palermitano , specialmente chi si professa tifoso palermitano, è per buna parte gente ignorante . Da domani 12 Luglio si aprira’ ufficialmente il bando del Sindaco e vedrete quante richieste ci saranno , le migliori quelle che non si conosceranno

  14. Dragotto sono sempre francesco quello che ti ha inviato la Raccomandata e al quale non hai risposto se vuoi chiedi pure la mia mail a stadionews e ci parliamo!

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