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El Kaoutari a tutto tondo: “L’Europa? Dobbiamo provarci, Lazaar mi ha consigliato il Palermo. E sulla nazionale…”

Non poteva desiderare esordio migliore Abdelhamid El Kaoutari. Il suo gol allo scadere contro il Genoa, in occasione della 1a giornata del campionato di Serie A Tim 2015/2016, ha regalato la vittoria ai rosanero di Giuseppe Iachini. Prelevato a titolo definitivo dal Montpellier in questa sessione di calciomercato, il difensore marocchino ha già convinto tutti a suon di ottime prestazioni. Il match-winner di Palermo-Genoa, in un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, si è raccontato a tutto tondo tra famiglia e carriera.

PALERMO – “Anche Monaco e Bordeaux avevano contattato il mio agente, ma i rosanero mi hanno prospettato il progetto più concreto. Lasciare il Montpellier non è stato comunque facile. In Francia ho segnato un gol in otto anni perché nessuno mi ha mai chiesto di propormi in area sui calci piazzati”.

ZAMPARINI – “Ancora è presto per poter dire che impressione mi abbia fatto, ci ho parlato solo due minuti prima della gara di Udine. Chi mi ha consigliato Palermo? Mi ha parlato bene dell’Italia Benatia e poi Lazaar mi ha detto che qui a Palermo è gestito tutto come in una famiglia, come succedeva nella mia ex squadra, il Montpellier. Questo aspetto mi ha colpito molto”.


IACHINI – “In Serie A si lavora molto di più sulla tattica rispetto alla Francia. Il tecnico che avevo al Montpellier era bravo, ma qui a Palermo sembra un altro mondo. Iachini parla molto velocemente, infatti Lazaar mi aiuta con la traduzione ed anche il vice di Iachini (Beppe Carillo, ndr) che conosce un po’ di francese”.

IDOLI – “Io mi ispiro a Laurent Blanc: tutti conoscono Zidane e Evra, sono i più popolari, ma io mi rifaccio al difensore adesso sulla panchina del Paris Saint-Germain.
Non conoscevo quasi nessuno di loro, ma ho percepito subito come il livello generale fosse elevato. Vazquez, Rigoni, Quaison, Cassini, Trajkovski e ovviamente Gilardino spiccano su tutti”.

EUROPA – “Mi piacerebbe che arrivassimo tra i primi cinque e so che possiamo farcela. Dobbiamo provarci e lavorare al massimo, io sono una persona ambiziosa”.

NAZIONALE – “Non sono a venuto a Palermo per essere convocato in Nazionale, non c’è un buon feeling tra me ed il ct del Marocco. E’ una questione caratteriale, per giocarci dovrebbe esserci un nuovo commissario tecnico. Fino all’Under 19 ho giocato in Francia, poi ho fatto una scelta di cuore e ho optato per il Marocco”.

GILARDINO – “Dopo il gol mio e di Rigoni adesso direi che tocca ad un attaccante, le nostre punte sono forti“. Gilardino? Per lui sarà semplice andare in rete. Nel 2006 è divenuto Campione del Mondo, battendo la Francia: di quella partita ricordo anche la testata di Zidane a Materazzi”..

FAMIGLIA – “A chi ho dedicato quel gol? La famiglia per me è tutto, con loro ho un rapporto viscerale. Ho trovato casa a Mondello, presto mi raggiungeranno mia moglie e i miei figli. Spesso torno nel quartiere dove sono cresciuto per fare solidarietà. Da piccolo avevo iniziato a fare boxe, poi ho conosciuto Brizini, grande amico di Blanc e Zidane, e sono arrivato al Montpellier”.

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