Embalo: “Undici mesi solo ad allenarmi, ho inseguito il mio sogno”

Carlos Embalo, esterno offensivo del Palermo, intervistato dal Giornale di Sicilia ha parlato dei primi passi mossi da calciatore in Africa: “La prima scuola calcio era ad un centinaio di chilometri da casa, per arrivarci dovevo aspettare che qualcuno mi desse un passaggio con un camion e con un auto. E quando tornato a casa, esausto, spesso non trovavo niente da mangiare. La seconda era più vicina, per arrivarci bastava mezz’ora. Per andare all’Etoile Lusitana (Senegal), affrontavamo un viaggio interminabile dove eravamo stipati in una specie di Panda: da Biassau a Dakar dodici ore con temperature vicini ai cinquanta gradi e senza aria condizionata. Per undici mesi rimasi solo ad allenarmi, volevo tornarmene a casa come avevano fatto gli altri miei amici, ma mia madre mi disse che ormai ero uomo e che dovevo inseguire il mio sogno. Piansi tante volte, però non scappai e giocai anche il primo torneo in Europa”.


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