Ex rosa, Biava: “Difesa a 3 o a 4? Vi dico la mia, ecco cosa cambia”

Il Palermo di Guillermo Barros Schelotto continua a lavorare per preparare la sfida contro l’Udinese: il modulo di partenza sarà il 4-3-3. Nel Palermo di Guidolin, Giuseppe Biava giocava in una difesa a 4, nel Genoa sempre a 3, nella Lazio e nell’Atalanta in entrambi i modi. In un’intervista rilasciata al ‘Giornale di Sicilia’, l’ex difensore rosanero ha parlato del modulo che adotterà il tencico argentino: “Cosa cambierà con il nuovo modulo? Poco- osserva l’ex rosanero, che punta a iniziare la carriera di tecnico a livello giovanile – se i calciatori sapranno essere duttili. Per giocare a 3 bisogna avere giocatori adatti, con il centrale che sappia sganciarsi da libero e gli altri due elementi veloci, aggressivi e bravi nell’anticipo. Penso che i meccanismi della retroguardia a 4 siano più semplici da spiegare e da applicare, con ognuno dei difensori che deve soprattutto tenere la posizione. C’è un però naturalmente. A 4, se gli esterni hanno spiccate caratteristiche offensive (e potrebbe essere il caso del Palemro con Lazaar e Morganella), un ruolo importante lo giocano i centrocampisti. Nella mia Lazio Ledesma era bravissimo ad arretrare e, se serviva, a giocarmi accanto. La squadra deve essere complessivamente equilibrata. Solo Nesta e Thiago Silva al top, non perdevano un uno contro uno, negli altri casi ogni reparto deve contribuire a non prendere gol”.


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