False cittadinanze per 300 brasiliani, spunta Bruno Henrique: il comunicato del Palermo

Rischia di scatenarsi una nuova bufera sul mondo del calcio. I Carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) hanno arrestato il responsabile dell’ufficio di Stato civile di un Comune del napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative. Dietro compenso ben 300 cittadini brasiliani, tra cui alcuni calciatori, hanno ottenuto la cittadinanza italiana in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla legge e aggirando i vincoli di tesseramento. Tra i giocatori coinvolti ci sarebbe, oltre a Boschila del Monaco, anche il centrocampista del Palermo Bruno Henrique.

In merito a tale questione, ecco la riposta del Palermo attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale: “In riferimento a quanto pubblicato oggi da alcuni Organi di Informazione sul presunto coinvolgimento del calciatore Corsini Bruno Henrique in un’indagine della Procura di Nola riguardante l’emissione di false pratiche per ottenere la cittadinanza italiana, l’U.S. Città di Palermo comunica di essere totalmente estranea ai fatti citati, di non conoscere i termini della vicenda e di non avere avuto alcun rapporto con i soggetti coinvolti nell’inchiesta. Il calciatore in oggetto, che al momento dell’acquisto godeva già dello status di cittadino italiano, non mancherà di fare chiarezza nelle sedi opportune in merito alla propria posizione qualora fosse confermato il suo coinvolgimento nell’indagine”.

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