Il Catania: “Chiediamo alla FIGC la sospensione degli stipendi”
La crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus sta colpendo anche il mondo del calcio e tante società in difficoltà stanno facendo fatica. Tra queste c’è anche il Catania, che con una nota ha dichiarato di non poter provvedere al pagamento tempestivo degli ultimi stipendi e chiede alla FIGC la sospensione.
Ecco la nota:
“Con riferimento alla scadenza degli adempimenti di cui all’articolo 85 delle Norme Organizzative Interne della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ed in particolare alle prescrizioni relative agli emolumenti dovuti per il quarto bimestre in favore dei tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati, il Calcio Catania rende noto di aver rappresentato al Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, alla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche ed alla Lega Italiana Calcio Professionistico, ieri, l’impossibilità di provvedere al pagamento tempestivo. Il Calcio Catania comunica di aver contestualmente richiesto la sospensione di tali adempimenti, sottolineando l’immediatezza e la logicità di un simile provvedimento d’urgenza alla luce delle numerose e coerenti disposizioni, governative e delle autorità calcistiche, che riconoscono l’emergenza economica del sistema. Si evidenzia, nella nostra missiva, la generalizzata sospensione di termini processuali, civili, penali, amministrativi, fiscali, tributari, previdenziali ed assicurativi espressamente garantita alle associazioni e società sportive ed ai soggetti che gestiscono stadi, impianti e centri sportivi, palestre, piscine, club e strutture per danza, fitness e culturismo. Si ritiene pertanto non solo frutto di interpretazione estensiva delle stesse disposizioni ma anche naturalmente logica, e coerente allo spirito normativo, l’associazione del concetto di “forza maggiore” al caso dell’impossibilità addotta dal Calcio Catania, che non può al momento ricavare introiti fondamentali dalle attività complementari suddette, svolte da società controllate, stante l’improvvisa e doverosa chiusura di tutte le proprie attività commerciali aperte al pubblico (palestre, piscine, centro benessere, bar, Catania Point, Centro medico di riabilitazione e fisioterapia, alberghi, foresterie e servizi di mensa). Si completi un quadro di totale ed oggettiva preclusione del fattore produttivo necessario per la corresponsione degli emolumenti, ricordando che la mancata disputa delle competizioni sportive (ultima gara interna disputata domenica 1° marzo) ed il mancato svolgimento di qualsiasi attività non hanno più consentito di sommare alcun nuovo introito per effetto di incassi e proventi da sponsorizzazioni e pubblicità. Il perdurare della situazione di difficoltà generale ha impedito ulteriori interventi da parte dei soci di riferimento. Pertanto, il Calcio Catania attende con fiducia l’accoglimento della richiesta formulata”.
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ma finiscila. Tutte le azinde devono garantire i propri dipendenti gli stipendi e proprio le società di calcio vogliono essere garantiti?
Sono daccordo invece in una mutualità da parte dei giocatori miliardari che dovrebbero ridursi le proprie competenze a favore dei giocatori delle leghe inferiori ma non chiedere che sia lo stato che deve pagare i tuoi giocatori con i soldi dei cittadini. Ma non ti vergogni? invece di spendere i soldi per comprarti le partite come hai fatto ( sono tue confessioni e si riferiscono a sentenze definitive) pensa a amministrare in maniera virtuosa le tue aziende. Un po di….dignità….dai