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Il Palermo chiude il 2025… al comando: ma solo il pubblico, per ora, è da serie A

Per la prima volta dopo diverso tempo il Palermo chiude un anno guardando al prossimo con maggiore fiducia: mai come in questa stagione il club rosanero si sente pronto a fare il grande passo verso la Serie A. Il 2025, sotto questo aspetto, può essere considerato come l’anno più impegnativo, con delle scelte precise e degli sforzi economici non indifferenti da parte della proprietà.

2025 in crescendo, Palermo 1° nell’anno solare

I numeri danno l’immagine di un Palermo in crescita. Nel 2025, i rosanero sono primi nella particolare classifica dell’anno solare, con 61 punti conquistati in 36 gare (nel 2024 furono appena 48 in 39 partite). Si tratta ovviamente di una graduatoria che non tiene conto delle squadre che sono state promosse in Serie A a maggio e quelle che sono retrocesse in B e che hanno iniziato a fare punti ad agosto. I rosa sono a pari punti con il Frosinone e di poco avanti a Cesena e Catanzaro.

Lo score è stato di 17 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte (60 gol fatti e 37 subiti). Quel che può far ben sperare è che tutte queste statistiche, dal numero di punti fino a quello delle vittorie sono in netto aumento rispetto all’anno precedente, segnale inequivocabile che qualcosa sia cambiato.



Nel 2025 scelte da “Serie A”

Il 2025 è stato l’anno in cui il City Group ha deciso di minimizzare il tasso di rischio nelle scelte e puntare su profili certi. Basti pensare che l’anno si è aperto con l’esonero di De Sanctis e con l’arrivo di Carlo Osti, profilo navigato. A gennaio di quest’anno sono arrivati Pohjanpalo, Magnani e Audero (poi non confermato a fine stagione per l’ingaggio eccessivo), in estate si è rinforzata la rosa con gli arrivi dalla Serie A di Bani, Gyasi, Augello e Joronen tra gli altri.

In più, sono arrivati a Palermo l’allenatore vincente della scorsa Serie B, Filippo Inzaghi, reduce dalla promozione con il Pisa, e il miglior centrocampista della categoria, Antonio Palumbo, reduce da una stagione super a Modena. Il 2025 può e deve essere l’ultimo anno di transizione del City Group a Palermo: sono ormai sette le sessioni di calciomercato consecutive nelle quali la proprietà arabo-inglese ha investito diversi milioni di euro per rinforzare la squadra e per raggiungere la Serie A.

Le macchie: Dionisi e i playoff

Che le cose migliori del 2025 si siano viste nella parte finale dell’anno appare evidente: se si escludono gli arrivi di Pohjanpalo e Magnani, i primi mesi di questo periodo sono stati altamente negativi. Il Palermo guidato da un Dionisi mai saldamente al comando del gruppo riuscì ad arrivare con difficoltà ai playoff, qualificandosi da settimi, cosa che non permise ai rosa di giocare il turno preliminare al “Renzo Barbera”. Ne segui una partita inadeguata a Castellammare di Stabia con conseguente eliminazione immediata.

E’ stato come se tutte le componenti in causa, calciatori, allenatore e dirigenza non vedessero l’ora di mettere fine a una stagione nata già storta con il caso Brunori e con la scarsa incidenza da parte di Dionisi, che a un certo punto era stato anche esonerato ma che è poi rimasto per mancanza di alternative.

L’intervista rilasciata da Alberto Galassi alla vigilia dei playoff contro la Juve Stabia, fu un tentativo (non riuscito) di galvanizzare l’ambiente. Il membro del CdA del Palermo e del City Group suonò la carica parlando di stagione in linea con gli obiettivi ed esaltando allenatore e giocatori, dicendosi sicuro che i rosa sarebbero andati in fondo negli spareggi. Dichiarazioni che evaporarono presto.

La scossa di Inzaghi

L’anno del Palermo si è chiuso in crescendo: i rosanero guidati da Inzaghi sono al quarto posto, a 4 punti dal secondo posto che varrebbe la promozione diretta. C’è chi si sarebbe aspettato qualcosa in più ma il club rosa ha pagato a caro prezzo quella striscia di quattro partite in cui ha rimediato tre sconfitte. La successiva ripresa e l’equilibrio del campionato fanno sì che il ritardo è ancora recuperabile. Si tratta comunque del miglior avvio di stagione da quando il City Group è in Sicilia. 

E che il Palermo sia cresciuto lo confermano i tifosi: il Palermo chiude la prima parte della stagione con un dato clamoroso della media spettatori per le partite al “Barbera”: 29.041 paganti a partita, compresi gli abbonati. Numeri, quelli sì, da serie A.

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5 thoughts on “Il Palermo chiude il 2025… al comando: ma solo il pubblico, per ora, è da serie A

  1. I risultati dell’ultimo mese e mezzo hanno dato entusiasmo, ma se non s’interviene in maniera importante a gennaio con profili da serie A la squadra rosanero non andrà oltre i play off.

  2. Ampliando la prospettiva, gli oltre 29.000 spettatori medi porrebbero il Palermo all’ottavo posto in Serie A, mentre in serie B siamo al comando per distacco in quanto la seconda (Sampdoria) ha una media di circa 23.000 spettatori e le successive (Cesena, Bari, Modena e Frosinone) viaggiano su valori medi di poco superiori ai 10.000. A questo si aggiunga che i dati di bilancio affermano che gli incassi da merchandising, che provengono sempre da noi tifosi, sono in crescita costante. Posso dire che noi tifosi stiamo facendo la nostra parte e che forse meritiamo qualcosa in più?
    PS: E’ notizia di oggi che il Manchester City prenderà a Gennaio Antoine Semenyo del Bournemouth pagando una clausola di rescissione di 75 milioni di euro.

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