Il Venezia all'attacco: "A Bari errore o torto fatto di proposito? Non resteremo in silenzio"

“Ci viene chiesto di rispettare il sistema, e in cambio chiediamo solo che il sistema faccia altrettanto”. A a dirlo è il presidente del Venezia Duncan Niederauer, che dopo aver invocato chiarimenti sul fronte arbitrale dopo la partita di Bari alimenta ancora la polemica con una durissima lettera aperta.

Nel testo – pubblicato da “Trivenetogoal” – Niederauerer alza i toni: “Tutti commettiamo errori – io ne ho commessi molti e li riconosco. L’arbitro e il responsabile del VAR hanno commesso un errore a Bari mercoledì sera, o ci hanno fatto un torto di proposito – solo loro lo possono sapere. Ma non ammettere nessuna delle due cose è un insulto al Venezia FC, alla proprietà, ai nostri giocatori, ai nostri tecnici, ai nostri tifosi e al gioco del calcio. […] Mercoledì sera è stata la più evidente dimostrazione di un’ingiustizia, ma non l’unica. Siamo rimasti in silenzio, ma questo serve solo a legittimare un sistema che non è al servizio dei suoi componenti in modo equo e corretto, quindi non possiamo più rimanere in silenzio”.

E aggiunge: “Noi tutti dobbiamo assumerci la responsabilità dei nostri errori, e dovrebbero farlo anche la lega e gli arbitri. Tutti commettono degli errori, altrimenti non saremmo umani. Ammettere le proprie mancanze non è un segno di debolezza, ma di forza.
Se osiamo chiedere informazioni sull’iniquità del giudizio, l’arbitro ci dice di moderare i toni? Non abbiamo diritto almeno a una spiegazione? Tutti noi abbiamo visto lo stesso video che hanno visto l’arbitro e il responsabile del VAR. Cosa non hanno visto che tutti gli altri hanno visto? Ci viene chiesto di esporre le nostre rimostranze tramite i canali istituzionali, ma non ne esce mai nulla di concreto e le cose non sembrano cambiare”-