Juventus, esonerato Allegri: decisione anticipata dopo la finale di Coppa Italia

Max Allegri sorride soddisfatto seduto in panchina - foto ANSA - StadioNews.it

Max Allegri sorride soddisfatto seduto in panchina - foto ANSA - StadioNews.it

Massimiliano Allegri non è più l’allenatore della Juventus: il tecnico è stato esonerato poco meno di 48 ore dopo i fatti che lo hanno riguardato in prima persona dopo la vittoria della Coppa Italia.

Allegri dopo il fischio finale ha perso la testa: si è in ordine scagliato contro la squadra degli arbitri, inoltre avrebbe aggredito verbalmente il direttore di TuttoSport Guido Vaciago, avrebbe distrutto un set di luci televisive e si sarebbe scagliato contro una procuratrice federale. In più non ha nascosto i dissapori con il ds juventino Giuntoli, che avrebbe invitato ad andare via nel corso dei festeggiamenti. Il giudice sportivo lo aveva punito con due giornate di squalifica.

Allegri viene esonerato dopo tre anni deludenti: dal suo ritorno il bottino è di una sola Coppa Italia vinta, poi tante delusioni con una squadra che mai (a parte la prima metà della stagione in corso) è stata in lotta per lo Scudetto. Bruciano ancora le eliminazioni ai gironi di Champions e la sconfitta contro il modesto Maccabi Haifa e l’eliminazione alla semifinale di Europa League contro il Siviglia della passata stagione.

IL COMUNICATO

La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia. La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri.


4 thoughts on “Juventus, esonerato Allegri: decisione anticipata dopo la finale di Coppa Italia

  1. Non è neanche un allenatore, è una specie di sopravvalutato gestore di risorse umane, tanto è vero che quando c’è stato bisogno di rifare la squadra ha fatto pena…

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