Karel Zeman: “L’ACR Messina non può essere un’accozzaglia di stelle”

Karel Zeman si presenta. Il nuovo tecnico dell’ACR Messina ha parlato ai giornalisti di come vuole plasmare la formazione peloritana e tentare la risalita in classifica, nel segno del 4-3-3, un autentico marchio di fabbrica di casa Zeman, ma anche di una profonda rifondazione.

“La squadra – afferma – andrà rifatta perché per come la vedo io è un po’ troppo vecchia. C’è da correre di più e alcuni per limiti atletici non lo possono fare, anche se sono grandi calciatori. Ci vorrà tempo, ma gli abbonati e i tifosi meritano uno spettacolo più idoneo. Con il lavoro potremo migliorare e fare qualcosa di buono. La squadra c’è ma sicuramente c’è da correre molto di più”.

E su Coralli dice: “Non si discutono i giocatori presi uno per uno, ma il loro adattamento a una squadra che deve macinare chilometri, piuttosto che essere un’accozzaglia di stelle. Se alcuni di loro riescono a essere utili è un discorso, viceversa non faranno al caso nostro. È un gruppo poco consapevole della propria forza rispetto alle individualità. Abbastanza timido ma voglioso di lavorare”.

Parole forti e amare in merito al padre Zdenek, ex allenatore del Messina 31 anni fa: “La sua storia la conoscete. Quando era a Messina ancora era un allenatore libero. Poi è stato inquisito e quindi la sua carriera è terminata nel 1998, quando si è permesso da persona onesta di accusare chi non lo era. Fa piacere però che il suo nome resti caro alla gente”.

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