Liverani sulla morte della (ex) moglie: “Per lei avrei anche lasciato il calcio”

Fabio Liverani racconta chi era Federica Frangipane, la sua ex moglie (ma che d’istinto Liverani chiama ancora moglie) morta pochi giorni fa a 46 anni per un cancro. L’allenatore, in un’intervista al “Corriere”, ripercorre il loro rapporto, nato a soli 13 anni.

“Mia moglie era forte –  dice Liverani – ha combattuto fino alla fine. Mia moglie non c’è più. Dire oggi che la mia ex era una donna dolce e di grande carattere può dare l’impressione del solito cliché: parlar bene di chi non c’è più. Invece, Federica era proprio così. L’ho conosciuta ragazzina, aveva 13 anni, ed è stata una storia bella, bellissima. Anche quando tra di noi le cose hanno cominciato a non funzionare più”.

“Poco prima che si ammalasse – racconta il tecnico – sono cominciate le incomprensioni. E la crisi definitiva del nostro matrimonio. La prima diagnosi non era terribile: un meningioma, un cancro al cervello di natura benigna. È stata operata una prima volta, poi è ricomparso ancora e ha subito il secondo intervento. Fino alla terza operazione, a quel punto non era più un male da poter combattere. Lei ha creduto di potercela fare fino a sei mesi fa. Sorrideva e lottava. Federica voleva vivere, per i nostri figli. Federica era la vita”.

“Se ho mai pensato di lasciare il calcio? Per Federica ero pronto a sacrificare tutto. Lei non me lo ha permesso. Avrei dato la mia vita se fosse servito a salvarla. Aveva ancora tanto da dare. I suoi desideri in punto di morte sono stati per gli altri. Di Federica mi resta la sua bontà, il suo sorriso. Resta anche l’affetto che il mondo del calcio sta dimostrando alla mia famiglia. È un mondo visto come privilegiato e basta. Invece ho scoperto sentimenti autentici. Veri. Sono qui a Cagliari ad allenare i miei ragazzi. Mi aiuta”.

 


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