Mantova, ultima chiamata per Possanzini: con l’Avellino è decisiva
Il Mantova si gioca una fetta importante della sua stagione e il destino del proprio allenatore. Davide Possanzini, reduce da quattro sconfitte consecutive – l’ultima per 2 – 1 a Castellammare contro la Juve Stabia – siederà ancora sulla panchina biancorossa ad Avellino, ma sarà davvero l’ultima chance.
La società ha deciso di non intervenire nell’immediato, complice il calendario fitto, ma la trasferta in Irpinia sarà il bivio definitivo: senza un risultato positivo, la sorte del tecnico marchigiano apparirebbe segnata.
Il presidente Filippo Piccoli, che aveva già rinnovato la fiducia a Possanzini dopo il pesante ko interno contro il Frosinone, ha scelto di concedere un’ulteriore opportunità. Una decisione dettata anche dalla reazione mostrata a Castellammare, dove il Mantova, pur sotto di due reti dopo appena venti minuti, ha provato fino alla fine a rientrare in partita, trovando il gol solo nei minuti di recupero. Un segnale di orgoglio, ma ancora insufficiente a cancellare le fragilità che hanno caratterizzato l’avvio di stagione.
Una crisi che viene da lontano
Il problema principale resta la facilità con cui la squadra concede reti nelle fasi iniziali. Nelle ultime quattro gare i biancorossi si sono trovati subito sotto: a Chiavari dopo 7 minuti, col Modena dopo appena 1, con il Frosinone già 0-3 al 22’. Un trend che mette la squadra costantemente in salita e che rivela limiti sia tattici che mentali.
Possanzini dovrà intervenire non solo sull’organizzazione difensiva, ma anche sul piano motivazionale, per ridare sicurezza a un gruppo apparso fragile. Il Mantova ha mostrato orgoglio e determinazione, ma ora non basterà più: contro l’Avellino sarà necessario trasformare lo spirito di reazione in punti concreti. Altrimenti, il cambio in panchina diventerà inevitabile.
