“Mbare… mi vede preoccupato?” La domanda di Tuttolomondo “sbarca” a Catania

(gm) Da qualche ora viene tirata in ballo, anche sui social, l’ipotesi di un interessamento di Salvatore Tuttolomondo alle sorti future del Catania, l’uomo che è rimasto col “cerino acceso” nella tristissima vicenda del Palermo che si è conclusa solo sul piano sportivo ma non ancora su quello giudiziario. Riportiamo le voci, con il dovuto corredo di norme di diritto calcistico, solo per rasserenare l’ambiente di Catania che si ritrova davanti un film di seconda visione: prima Follieri, adesso Tuttolomondo… Fermate la giostra finchè c’è tempo. Spero (per la verità sono certo) che tutto venga derubricato in “boutade”, per il bene del Catania, il cui delicato futuro passa attraverso trattative di ben altro spessore.

Tuttolomondo pensa al Catania? Dopo la mancata iscrizione del Palermo alla Serie B e la sua esclusione dai campionati professionistici, il numero uno della Arkus Network si sarebbe nuovamente fatto avanti nel mondo del calcio, puntando al club etneo. “Repubblica Palermo” riporta che il direttore finanziario di Arkus avrebbe chiesto informazioni negli ambienti romani, per entrare in contatto diretto con Finaria (la holding di Pulvirenti che controlla il Calcio Catania) e veicolare una manifestazione di interesse.

Il quotidiano stesso però sottolinea come l’epilogo “inglorioso” di pochi mesi fa al Palermo potrebbe rappresentare un precedente non in linea col requisito dell’onorabilità oggi richiesto dalla Figc, che nel novembre scorso ha aggiornato e reso ancora più stringenti i requisiti necessari per acquisire quote societarie dal 10% in su.

Oltre al rispetto della normativa sul fronte dei precedenti penali “gli Acquirenti devono, inoltre, dichiarare – di non aver ricoperto, negli ultimi cinque anni, il ruolo di socio e/o di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC”.  E se ad acquisire tali quote è una società neo-costituita, i requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria dovranno essere soddisfatti da tutti i soggetti che costituiscono la nuova società e anche “dai soggetti che detengano il controllo delle persone giuridiche”.

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