Miccoli è nel carcere di Rovigo: “Vuole stare lontano da tutti”

Adesso Fabrizio Miccoli ha varcato la soglia del carcere di Rovigo. Lo ha fatto presentandosi spontaneamente, accompagnato dal proprio legale Antonio Savoia, nella struttura per scontare la pena di 3 anni e 6 mesi.

Come ha dichiarato il suo avvocato, l’ex attaccante ha preferito scontare la pena in un carcere lontano da Lecce, sua città natale, poiché “vuole stare il più possibile lontano da tutti e tutto”. Il legale riferisce inoltre che il suo assistito sta “pagando qualcosa che non ha commesso“.

Ho cercato tante volte di scusarmi con la famiglia Falcone senza però riuscirci“. Afferma Miccoli nelle parole riportate da Repubblica. “Ho cercato di rimediare organizzando una partita del cuore per Falcone, e poi facendo tanta beneficenza durante la pandemia, ma non è bastato”. Ha concluso. L’ex calciatore del Palermo è stato condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso e la Cassazione ha rigettato l’ultimo ricorso.

Miccoli è accusato di avere commissionato al figlio del boss della Kalsa, Mauro Lauricella, il compito di recuperare 12mila euro dal titolare della discoteca Paparazzi Andrea Graffagnini. Sarebbe stato l’ex fisioterapista del Palermo, Giorgio Gasparini, a chiedere aiuto all’ex stella di Palermo e Benfica.

LEGGI ANCHE

VASARI: “MICCOLI E’ STATO IGNORANTE MA I DELINQUENTI SONO ALTRI”

15 thoughts on “Miccoli è nel carcere di Rovigo: “Vuole stare lontano da tutti”

  1. Condanna ridicola, non si fosse trattato di Miccoli avrebbero archiviato i caso.
    In ingenuo magari un po sbruffone sicuramente poco colto probabilmente superficiale, ma lui in carcere e imafiosi veri i ladri i violenti ai domiciliari ….. Italia repubblica delle banane

  2. Qui il mondo gira al contrario,stolcheresti che uccidono vengono messi fuori, assassini sono ai domiciliari, per quanto non voglio giustificare quello che Miccoli ha fatto la misura carceraria mi sembra veramente esagerata

    1. Ma che ha fatto Miccoli? Ha fatto quello che più o meno facciamo tutti in questa città fatta da un’enorme “zona grigia”: ho un problema, ora vedo con chi posso parlare, chiamo quello che conosce quell’altro magari ci va a parlare lui, fammi sto favore, una mano lava l’altra…ecc…ecc….
      Anche il posteggiatore, tecnicamente, commette il reato di estorsione aggravata da metodo mafioso, però il caffè glielo offriamo tutti, moralisti e non.

      1. infatti la città è immersa nel tessuto mafioso.
        dal posteggiatore a chi cerca gente che possa “aiutare”.
        non ti rendi conto che anche questa è mafia?
        non capisci che facendo finta di nulla sei colluso?

  3. Miccoli ha sbagliato ed è giusto che paghi, ma diciamo la verità questa sentenza così pesante è frutto delle dichiarazioni ingiuriose su Falcone

  4. Forza ragazzo. Immagino il terribile momento in cui hai dovuto lasciare i tuoi cari. Tre anni e mezzo sono tanti, forse troppi. Da oggi coraggio.

  5. Condanna troppo, troppo, pesante! Ha certamente sbagliato ma, cosi, per me e’ davero troppo!. Coraggio capitano!

    1. Anche tu fai venire i brividi, ogni volta che scrivi quanto vuoi bene al tuo caro pregiudicato friulano. Dov’è la differenza? Doppia morale? Un grande classico.

  6. Incredibile, spero che Miccoli riesca a superare questo momento, anche a me sembra una condanna troppo pesante.

  7. Ma il truffaldino che ha subito la tentata estorsione alla fine lo ha pagato il suo debito? Ah vero i truffaldini debitori sono tutelati dallo stato. Non è un post a favore di Miccoli comunque.

  8. Francamente, non conoscendo gli atti, non so cosa dire. Posso solo scrivere che mi sembra una sentenza esemplare, nel senso che ha voluto colpire duro, al di là dei 3 anni e con le aggravanti. Ne esce fuori un immagine di punizione esagerata. Questo ragazzo, qualunque putta nata abbia fatto, non mi pare un delinquente da 3,5 anni di carcere. Forza Fabrizio!!!

  9. Probabilmente, per come tanti hanno scritto, paga in realtà le ingiurie contro Falcone (forse era pur brillo oppure fatto), ma sono certo che non ha capito la gravità di quel che faceva. Un personaggio pubblico è un’ottima pubblicità per una magistratura travagliata e logorata dalle correnti interne e dalle battaglie gerarchiche. Una magistratura poco serena, quella dei nostri tempi, assente quando dovrebbe esserci , tollerante nei confronti dei forti e rigida, inflessibile, nei confronti dei deboli. Non mi pronuncio sulle frasi offensive nei confronti di Falcone, ma il contesto della cultura mafiosa ed omertosa che cammina per le nostre strade e che tutti respiriamo e conduciamo senza che neanche ce ne accorgiamo (non solo in Sicilia ma in tutto il paese) esprimendola finanche nei piccoli gesti, nelle piccole cose, è un’attenuante e non un’aggravante per chi, come Fabrizio Miccoli, ci si è trovato dentro, perduto nel delirio dell’onnipotenza che attrae, inganna e condanna molto più dell’ingiusta giustizia. Tra la colpa ed il dolo v’è immensa distanza e differenza; Falcone e Borsellino l’avrebbero rilevata subito e, probabilmente, nel confrontare la vicenda con la collusione politica-mafiosa che li ha uccisi, si sarebbero fatti, o si stanno facendo, una bella e fragorosa risata.

  10. assassini stupratori e lestofanti? agli arresti domiciliari. Fabrizio Miccoli invece è un pericoloso delinquente, va tenuto in galera. Ok far giustizia, ma questa non è giustizia equa responsabile e adeguata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *