Miccoli, chiesto il rinvio a giudizio per estorsione

Chiesto il processo per Fabrizio Miccoli. Per l’ex capitano del Palermo, come riportato da Il Giornale di Sicilia, è stato chiesto il rinvio a giudizio. L’ipotesi dell’imputazione è quella di estorsione aggravata dall’agevolazione di Cosa Nostra e del metodo mafioso. In particolare, l’ex attaccante avrebbe indotto un meccanismo estorsivo ai danni di Andrea Graffagnini, giovane imprenditore, costretto a pagare due dei 12 mila euro ‘richiesti’ grazie all’intervento di Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa. L’impreditore ha sempre negato di dover tale cifra ad un ex fisioterapista del Palermo, Giorgio Gasparini, che aveva rilevato le sue quote della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine. Gasparini è stato segnalato a Miccoli da un altro giocatore, Piero Accardi, e per aiutarlo l’ex giocatore avrebbe chiesto l’intervento  del giovane capocosca, all’epoca latitante. Il comportamento dell’ex giocatore rosanero è considerato come  ‘ condotta istigatoria dell’azione criminale’. Miccoli comunicava con Lauricella jr. tramite sms e chiamate, ‘non poteva non sapere’ dei metodi utilizzati per il recupero crediti e dell’aggressione all’imprenditore Graffagnini, convocato poi ad una riunione alla Kalsa.

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