Mihajlovic: “Col Palermo ci vuole la stessa grinta delle ultime gare”

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Palermo, valevole per l’ottava giornata del campionato di Serie A TIM 2016/2017, in programma domani sera alle ore 20:45 allo stadio “Renzo Barbera”.

“Se noi vogliamo lottare per andare in Europa dobbiamo migliorare il nostro rendimento fuoricasa. In casa contro le big abbiamo dimostrato di saper fare bene, dobbiamo migliorare la continuità in trasferta. Quest’anno è più difficile andare in coppa perché oltre alle solite squadre ci sono anche Genoa, Fiorentina, Sassuolo, Lazio. Tutte le squadre sono pericolose, anche le meno blasonate. Quello che mi interessa più della tattica è mantenere la stessa voglia, grinta e determinazione che ci hanno permesso di fare bene. Nella sosta avrei preferito avere tutto il gruppo a disposizione, ma abbiamo lavorato bene. Le partite dopo le soste sono sempre difficili perché tutti ora si aspettano di vedere il Torino visto con Roma e Fiorentina”.

Su Nestorovski: “Per me non è una sorpresa. Anche l’anno scorso ha segnato tanti gol in Croazia. Il Palermo ha anche tanti buoni giocatori. Posavec è un buon portiere, per esempio”.

Su Barreca: “Non so se Barreca poteva essere già pronto lo scorso anno. Io l’ho messo in campo dopo l’infortunio di Molinaro e lui sta facendo bene”.

Sul reparto offensivo: “Ora avremo a disposizione il tridente titolare, ma anche senza Adem Boyè e Martinez hanno fatto molto bene. Sono contento di aver recuperato Adem e Iago che è in un bel periodo di forma”.

Sul modulo: “Il nostro modulo è 4-3-3, poi possiamo usare anche il 4-2-4 o il 4-3-2-1, dipende da come va la gara, se dobbiamo recuperare o gestire. Con i giocatori che abbiamo a disposizione il 4-3-3 è quello che più si adatta”.

Su Belotti e Hart: “Sono due giocatori importanti che hanno fatto bene con le loro nazionali. Queste partite possono solo aver fatto bene a loro come fiducia e motivazioni. Domani saranno tutti e due titolari. A 22 anni Belotti è uno dei più forti che ho allenato insieme a Niang e pochi altri, ma alleno da troppi pochi anni perché questo sia un vero complimento”


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