Il Napoli si arrende al City: ko a testa alta (2 – 4) / LE PAGELLE

NAPOLI – MANCHESTER CITY 2 – 4

Marcatori: 21′ p.t. Insigne (N), 34′ p.t. Otamendi (M), 2′ s.t. Stones (M), 15′ s.t. rig. Jorginho (N), 23′ s.t. Aguero (M), 45′ s.t. Sterling (M)

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Il Napoli esce dal San Paolo pesantemente sconfitto (2 – 4), ma a testa alta: il risultato non fa fede ad una prestazione maiuscola del Napoli che per più di un’ora ha tenuto testa a quella che, probabilmente, è la miglior squadra d’Europa in questo momento. La qualificazione agli ottavi adesso è quasi un miraggio: allo Shakhtar (secondo) servirà un punto in 2 partite per ipotecare il passaggio del turno.

A differenza di quanto successo nel match d’andata, inizio perfetto per il Napoli che gioca una prima mezz’ora di grandissimo calcio sotto tutti i punti di vista. Manchester City schiacciato ed incapace di uscire dalla propria metà campo: non una cosa da tutti in questo momento. La squadra di Guardiola però trova il pareggio con un pizzico di fortuna, su calcio piazzato, sfruttando un’indecisione di Reina.

Tutto un altro City nella ripresa: il Manchester è abile a mettere a nudo i punti deboli della squadra partenopea che subisce il secondo gol su calcio piazzato della serata. Il Napoli non si arrende e prende in mano il “pallino” del gioco, conquistando il calcio di rigore (terzo in due partite contro il City) poi trasformato da Jorginho. La squadra di Sarri si sbilancia in avanti per cercare la vittoria ed ecco la beffa: prateria lasciata ai Citizens che non hanno difficoltà a trafiggere Reina in contropiede con Aguero. Possesso palla ipnotico del City, che nasconde la palla al Napoli negli ultimi 10 minuti.

NAPOLI (4-3-3): Reina 5; Hysaj 5,5, Albiol 5,5, Koulibaly 5,5, Ghoulam 6,5 (dal 28′ p.t. Maggio 5); Allan 6 (dal 29′ s.t. Rog s.v.), Jorginho 6,5 (dal 36′ s.t. Ounas s.v.), Hamsik 5; Callejon 6,5, Mertens 6,5, Insigne 7.

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson 6; Danilo 5, Stones 7, Otamendi 7, Delph 6,5; De Bruyne 6,5, Fernandinho 6,5, Gundogan 6 (dal 24′ s.t. Silva 6); Sané 6,5, Aguero 6 (dal 29′ s.t. Silva B. 6), Sterling 7.

Reina: ennesima indecisione di questo travagliato inizio di stagione. Lo spagnolo conferma di essere l’anello debole della squadra partenopea.

Hysaj: costretto (dall’infortunio di Ghoulam) a invertire la propria fascia di competenza. Viene sovrastato da Otamendi in occasione dell’1-1: ma non poteva fare di più.

Albiol: prima il grande salvataggio su Sterling, poi l’amnesia in marcatura su Stones e dopo ancora il rigore guadagnato. Non una serata come le altre…

Koulibaly: annulla Aguero per un’ora di gioco, poi è complice, insieme ai compagni, del “suicidio” collettivo che porta al gol del 2-3.

Ghoulam: se il Napoli riesce a mettere sotto il City nella prima mezz’ora è anche e soprattutto merito suo. Lascia il campo per un problema al ginocchio: tifosi napoletani in ansia.

Allan: prezioso schermo davanti alla difesa, fa valere la propria fisicità su De Bruyne in mezzo al campo, limitandolo il più possibile.

Jorginho: solito lavoro sporco, svolto non al massimo delle proprie possibilità, viste le doti indiscutibili degli avversari. Freddo nel trasformare il rigore del 2-2.

Hamsik: continua il periodo nero del capitano del Napoli. Mai incisivo, mai in partita: la notizia è che, questa volta, riesce a giocare tutti e 90 i minuti.

Callejon: primo tempo da fantasma, secondo da assoluto protagonista. Entra in tutte le azioni pericolose del Napoli: che peccato per quell’occasione gigantesca di fronte ad Ederson.

Mertens: come già successo nel match d’andata, soffre la grande fisicità dei due centrali avversari, non trovando mai la conclusione verso la porta. Suo però, l’assist per lo splendido gol di Insigne.

Insigne: “Lorenzo il Magnifico” miete l’ennesima vittima illustra della sua carriera, centrando anche una traversa nel secondo tempo. Umilia Danilo nel confronto diretto sulla fascia sinistra: qualità e consapevolezza, per un giocatore che, nel suo ruolo, ha pochi eguali.

Maggio: entra a freddo in un momento molto delicato, ma, in fin dei conti, risulta decisivo (in negativo) per la sua squadra. Insieme ad Albiol, si dimentica di marcare Stones libero di colpire di testa e trafiggere Reina per la seconda volta.


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