Palermo, da Lucca a Saraniti, Broh e Corrado: come brillano gli ex

A Palermo male, se non malissimo. Nelle loro nuove squadre invece punti fermi e trascinatori. Gli ex calciatori del Palermo, “venduti” nella scorsa sessione di mercato, stanno quasi tutti avendo un grande inizio di stagione, tra chi si trova primo in classifica in Serie C, ma anche chi ha fatto il salto di categoria.

Si è già parlato molto di Lorenzo Lucca: l’attaccante ha raggiunto la notorietà a livello nazionale per via delle sue grandi prestazioni con il Pisa, con il quale ha segnato 6 gol, trovandosi in vetta alla Serie B e alla classifica marcatori. Nota non indifferente l’esordio in Nazionale U21, con la quale registra 3 presenze e 1 gol. Inutile dilungarsi più di tanto.

Jeremie Broh è sicuramente il calciatore che più sta stupendo: titolarissimo al Sudtirol, l’ex Palermo ha avuto due giornate di tempo per adattarsi a inizio stagione e non ha poi più abbandonato la titolarità, ripagando la fiducia e segnando anche 3 gol. E come se non bastasse, il suo Sudtirol è primo in classifica in solitaria nel girone A di Serie C e una partita in meno.

Chi insegue? La Feralpisalò di Niccolò Corrado. A Palermo gli infortuni hanno tenuto il terzino lontano dal campo e anche le pochissime volte (sette) in cui è entrato in campo ha deluso, spingendo la dirigenza rosanero a non rinnovare il prestito dall’Inter, puntando su un calciatore sulla carta più pronto per la categoria come Giron. Alla Feralpi 9 presenze da titolare sulle 11 partite di campionato e secondo posto conquistato, battendo il favoritissimo Padova nell’ultima uscita stagionale.

Più note, perché più vicine al Palermo, le situazioni di Saraniti e Kanoute: l’attaccante palermitano è stato autore di un buon inizio di stagione, che lo ha portato a segnare 4 reti in campionato (le stesse di Brunori e Soleri), trascinando il Taranto – del quale è leader indiscusso – al momentaneo terzo posto (oltre che a battere il Palermo stesso alla 3a giornata, segnando anche un gol).

Quello del senegalese Kanoute è invece l’unico inizio di stagione anonimo, o forse addirittura deludente: con l’Avellino un feeling che fatica a decollare. Partito titolare indiscusso, con tutti i minuti giocati nelle prime 4 partite, per Kanoute sono iniziati i problemi fisici e gli infortuni che lo hanno costretto a giocare solamente 88 minuti totali nelle restanti 7 gare. Con il Catania il ritorno da titolare, che però lo ha visto protagonista in negativo con un’espulsione. Squalifica scontata nel match contro la Paganese, sarà a disposizione per Palermo – Avellino. Giocherà?

Una menzione anche per Mattia Fallani, che però non ha cambiato il suo “destino” lasciando Palermo: il portiere classe 2001, che è stato per due anni il secondo di Pelagotti, ha collezionato solamente una presenza con il Grosseto, nel match di Coppa Italia Serie C perso 2 – 0 in casa del Pescara. La sua squadra lotta per la salvezza nel girone B di Serie C.

Infine ci sono Palazzi e Martin, i due insieme a Lucca che hanno cambiato categoria. Il primo, che con il Palermo non ha fatto particolarmente bene se non per qualche prestazione da difensore centrale (prima in emergenza, poi per scelta), ha fatto il salto in alto, è andato in Serie B, all’Alessandria: sarà una casualità ma da quando il centrocampista ha iniziato a giocare il club piemontese ha collezionato 7 punti in 4 partite, nelle prime 5 gare i punti erano zero.

Il francese Martin, che a Palermo aveva lasciato il segno soprattutto per la sua stagione da protagonista in Serie D, è tornato tra i dilettanti insieme a Giovanni Ricciardo, il “bomber” palermitano della serie D. I due sono compagni al Casale, quarto in classifica nel girone A, a -5 dal 1° posto, ma con una partita in meno.


5 thoughts on “Palermo, da Lucca a Saraniti, Broh e Corrado: come brillano gli ex

  1. ho letto questo articolo per vedere se alla fine sarebbero state fatte delle considerazioni, perché altrimenti non mi sarei potuto spiegare come a noi tifosi sarebbero potute interessare le sorti di saraniti broh e corrado. e invece no, è solo l’elenco delle loro magnifiche gesta. fatemi capire, ci siete affezionati?

  2. Francesco è informazione e come tale giusta da riportare. Tra l’altro fa capire sicuramente che Boscaglia e Filippi che non han saputo valorizzarli

  3. ciao Valerio, non sono d’accordo. o meglio sono d’accordo sul fatto che i giocatori per un motivo o per un altro non siano stati valorizzati, ma questo succede in tutte le squadre, anche in quelle più forti. i giocatori devono adattarsi a compagni, allenatore, società ed altre mille cose, non c’è niente di strano, alcuni diventano brocchi, altri campioni. e quindi? per me articoli del genere sono un modo di appioppare indirettamente altre colpe alla società in un momento in cui bisognerebbe fare esattamente l’opposto.

  4. Di tutti quelli menzionati rimpiango soltanto Broh che dava fisicità e tecnica al centrocambo e visto che è giovane ha margini di crescita

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