Riscossione Sicilia risponde a Zamparini: “Pura demagogia”

Nella giornata di ieri il presidente del Palermo Maurizio Zamparini tramite una lettera aperta ha attaccato l’operato di Riscossione Sicilia e dell’Agenzia delle Entrate per il pignoramento di 200 mila euro per debiti pregressi.

Non si è fatta attendere la risposta da parte di Riscossione Sicilia che attraverso il suo amministratore unico, Antonio Fiumefreddo, in un’intervista rilasciata a LiveSicilia ha così risposto al patron della società di Viale del Fante: Noi siamo pienamente disponibili a incontrare la società. Io stesso sono pronto a vedere Zamparini o i suoi collaboratori anche domani, per cercare la soluzione adatta. Però è singolare che si faccia una dichiarazione pubblica di quel tipo quando invece esistono le sedi adatte per discutere un contenzioso. Perché Zamparini non è venuto da noi, invece di pubblicare quella lettera?”.

Fiumefreddo precisa l’azione effettuata sul conto a cui fa riferimento il presidente Zamparini:“Se Zamparini pensa che quel pagamento non è dovuto, non possiamo essere noi a dirlo, ma un giudice tributario. Che una cifra così irrisoria per una società così importante possa addirittura causarne la chiusura, mi sembra improbabile. Anche perché nel conto cui fa riferimento Zamparini abbiamo trovato appena duemila euro. Quindi non abbiamo materialmente potuto pignorare la somma prevista”.

L’amministratore unico, non ci sta e non crede al danno di immagine al Palermo Calcio: “Questa è pura demagogia. Il danno di immagine alla società? Se c’è un incendio, la colpa non è mica dei Vigili del fuoco che vanno a spegnerlo”.

 

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